(Angelo Perrone) Il Nobel per la pace 2025 a María Corina Machado è insieme un riconoscimento personale e un grido di allarme contro la crescente deriva autoritaria. In un'epoca segnata dalla crisi dei valori democratici, la sua vittoria illumina l'idealismo delle lotte per la libertà contro l’aggressività del potere.
Ingegnere formatasi anche a Yale, Machado avrebbe potuto scegliere una carriera tranquilla, ma nel 1998 fondò Súmate, un'organizzazione non governativa dedicata alla promozione della partecipazione civica e della democrazia in Venezuela. Da quel momento, la sua vita è stata una sequenza di scelte coraggiose.
È stata il volto della campagna per il referendum contro Hugo Chávez, raccogliendo 3,4 milioni di firme. Questa esperienza le è valsa il Premio internazionale per la democrazia, ma ha scatenato un’ondata di minacce da parte del regime.
La sua è una resistenza di gesti concreti e di sacrifici.
Nel 2014, durante una protesta pacifica a Caracas, fu colpita al volto dalle forze di sicurezza, riportando una frattura. Nonostante il sangue, continuò a parlare alla folla, trasformando l'episodio in un simbolo della resistenza non violenta e della brutalità del regime di Maduro.
Nello stesso anno, le autorità venezuelane le sequestrarono il passaporto, imprigionandola di fatto nel suo stesso paese. "Non lascerò il Venezuela finché non sarà libero", dichiarò, scegliendo l'isolamento e il rischio personale pur di rimanere al suo posto.
Nonostante fosse la candidata più popolare, nel 2024 Machado fu estromessa dalle elezioni presidenziali con l’accusa infondata di "corruzione". La sua risposta fu l'organizzazione di primarie clandestine nell'ottobre 2023, nelle quali trionfò con 2,3 milioni di voti, dimostrando la tenacia del popolo venezuelano.
Il Nobel per la pace, in questo senso, trasforma la sua battaglia in un simbolo universale di resistenza etica. La sua storia si allinea a quella di Nelson Mandela (Sud Africa) e Aung San Suu Kyi (Myanmar, ex Birmania): una lotta ostinata e non violenta per le elezioni libere e lo Stato di diritto, portata avanti senza cedere al potere.
Il suo messaggio denuncia la strumentalizzazione da parte della politica e la sottomissione della giustizia, fenomeni che minacciano la democrazia in tutto il mondo. La pace, come insegna la vicenda di Machado, non è semplice assenza di guerra, ma giustizia, libertà e rispetto dei diritti umani.