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Visualizzazione dei post da ottobre, 2025

🎭 La stagione delle maschere: Il paradosso di un borgo che prestava il volto

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(a.p.)     ▪️ Nel borgo, dove la luce del giorno si ritira presto e le ombre si fanno lunghe, esiste un’usanza antica: prestare il volto ad altri. L'antica usanza di prestare il volto ad altri Quando l’aria si fa più fredda, ogni abitante indossa una maschera prima usata da altri. C'è l'uomo che lavora sui numeri, ma al calar delle nebbie calza il volto del saltimbanco, e dispensa allegria. C’è la guardiana, inflessibile, che si copre con l’effigie del sognatore e si aggira tra le vie con passi leggeri. Non lo fanno per divertimento, ma per necessità. Credono che il loro vero volto sia troppo esposto o troppo scomodo per l'ultima parte dell'anno. Hanno il permesso di recitare una parte che il loro ruolo non consente.

🧱 Stop al ponte, attaccare l'arbitro per non contare i falli

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(a.p.)     ▪️ La frenata al progetto del ponte sullo stretto, imposta dal mancato visto di legittimità della Corte dei Conti, ha provocato l'innalzamento di un muro retorico: l'accusa di "invasione di campo". Anziché affrontare i rilievi contabili, dimostrandone l’infondatezza, il controllato accusa il controllore, pretendendo così di rovesciare l'onere della prova. Una trappola. ⚖️ Il confine costituzionale Di fronte a un atto di controllo, spetterebbe a chi accusa di invasione dimostrare che l'organo giudiziario ha agito ultra vires.

Nordio: la verità di Garlasco, scaduta come il latte

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(a.p.)     ▪️Quando il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, interviene sul delitto di Garlasco con la enunciazione lapidaria – «A volte bisogna arrendersi, lasciamo la verità agli storici» – l'effetto è quello di un deus ex machina che decide, dall'alto dello scranno, di chiudere il sipario anzitempo su una vicenda complessa. È un coup de théâtre che solleva la questione dello stile istituzionale e dei caratteri che l'azione di un Guardasigilli dovrebbe avere. 🤫 Il "Silent Manager" e l'eclissi della postura istituzionale Il punto di partenza è il metodo, o la sua sorprendente deviazione. Il ministro della Giustizia, per definizione, è il "Silent Manager" delle garanzie e dell'organizzazione del sistema, il grande manutentore degli ingranaggi della giustizia.  Il suo compito è assicurare che i tribunali funzionino, che le riforme procedano e che le risorse siano adeguate, non quello di dispensare consigli d’ufficio sui fascicoli aperti, anche...

Giustizia: misurare il vento, ignorare il naufragio

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(a.p.)     ▪️L'Italia assiste a un paradosso crudele. La Giustizia, data per spacciata dalla retorica degli "scansafatiche", ha compiuto un miracolo: ha superato in anticipo gli obiettivi PNRR sull'arretrato, riducendo le cause civili del 95% e quelle penali del 25%. Questo risultato non è magia, ma il sacrificio silenzioso di uomini e donne che lottano in un sistema sull'orlo del collasso. 🔥 Il fuoco di paglia delle statistiche e la crisi di personale Questa performance è un drammatico fuoco di paglia. L’ingranaggio non è lubrificato; è logorato dalla negligenza. Immaginate un ospedale a cui mancano 1.800 medici (17% della forza vitale) e a cui hanno tagliato il 40% degli infermieri. Questo è il nostro tribunale. Le iscrizioni civili aumentano, i processi affondano nell'oblio dei rinvii infiniti. La Giustizia non è in stallo: è in apnea, sommersa da fascicoli, e i cittadini vedono gli anni della loro vita rubati dall'inerzia. 💧 Risorse zero: il governo ...

La vita rinasce nei colori caldi del Foliage

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( Marina Zinzani)     ▪️ Si rimane assenti per tanto tempo, anni, anni passati in cose che non si ricordano, oblio del nostro essere. Un giorno ci si accorge della trasformazione delle foglie, i caldi colori autunnali, il rosso, il giallo, il marrone, il verde, tinte che accendono lo sguardo, tanta bellezza tutta insieme e dolce, delicata armonia. La vita che si trasforma, nei nostri occhi ora presenti. (Fonte WAI-Italy)

🛡️ Chi ti difenderà domani?

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(a.p.)     ▪️ Quando si parla di indipendenza della magistratura, non si tratta di un principio astratto o di una questione che riguarda solo gli addetti ai lavori. È una garanzia concreta che tocca la vita di ognuno di noi, in situazioni che possono capitare a chiunque. 💼 La tutela del lavoratore Pensiamo a un lavoratore licenziato senza motivo valido. Senza una magistratura indipendente, il datore di lavoro potrebbe contare su pressioni esterne per influenzare il giudice, rendendo vana la tutela dei diritti del dipendente.  🏡 Contro l'abuso e il potere economico Oppure immaginiamo una famiglia che subisce un abuso edilizio: un vicino che costruisce illegalmente, bloccando l’ingresso altrui o occupando spazi comuni. Senza una giustizia autonoma, chi ha più potere economico o relazioni influenti potrebbe far chiudere un occhio alle autorità.  💸 Giustizia per i piccoli imprenditori Un altro esempio è quello di un piccolo imprenditore truffato da un fornitore d...

Il Karma non non colpisce: chiudere la porta al male ricevuto

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( Marina Zinzani)  ▪️ Si incontrano nella vita persone che ci hanno fatto dei torti. Sono persone che hanno ferito, deliberatamente e non per caso. Persone furbe che non pagano. Chi ferisce non paga mai Una nazione ha conosciuto gli orrori di una dittatura. Persone che hanno agito con metodo verso vittime innocenti, provocandone la morte, delle torture, inaudite sofferenze. Persone che non hanno pagato. Dittatori che sono morti in tardissima età nel loro letto. Un ragazzo andava a scuola e gli piaceva studiare, aveva dei progetti, dei sogni. Si impegnava perché da grande avrebbe seguito la strada che desiderava, una costruzione fatta giorno per giorno. Poi dei bulli l’hanno preso di mira. Dei bulli senza un vero volto, un nome preciso, cose da ragazzi che ci sono sempre state, ha liquidato qualcuno. E lui era sensibile. Troppo. Come se essere sensibile fosse una colpa. Il ragazzo con dei sogni si è ucciso un giorno. E i suoi torturatori non hanno pagato. Mai. Hanno fatto vite norma...

Il movimento del mare e l'illusione della velocità: il moto come eterno procedere

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( Vele al vento di Pippo Rizzo, 1925) (a.p.) ▪️Il vento non era un suono, ma una lama che tagliava il mare. Le onde, piani di lapislazzuli e indaco, incastrati l'uno nell'altro. Al centro, tre sagome scure fendevano l'energia blu. Le barche erano creature fatte di linee spezzate e slancio puro. Le loro vele, triangoli di giallo vivo e ocra caldo, erano tessuti non di tela, ma di pura luce. Ogni segmento di vela sembrava irradiare un calore, catturando l'energia del giorno e proiettandola contro il freddo mare. Era un'esplosione di colori e dinamismo. Il mondo, smontato in precedenza, è ricostruito più vero, più intenso. Non si guarda una regata, si sente la velocità: il moto, vinta l'illusione effimera, diventa il principio stesso della traversata. I piani sfrecciano, si intersecano, testimoniando un viaggio incessante, un eterno procedere che il vento non può intrappolare.

I figli degli altri: l'amore dato non è mai vano, tra maternità mancata ed equilibrio ritrovato

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( Marina Zinzani)  ▪️ Qualche sera fa è stato trasmesso dalla Rai un film delicato ed intenso, “I figli degli altri” (disponibile anche su Raiplay). Un film che tocca il tema della maternità mancata con rara sensibilità.  Rachel e il velo della maternità mancata Una donna, Rachel, ha una relazione con un uomo separato che ha una bambina. Lei è un’insegnante, è in mezzo ai ragazzi, e non ha avuto figli. Ne vorrebbe uno ora ma, data l’età, sa che il tempo stringe e che ha poche possibilità.  Nel frattempo si lega moltissimo alla figlia del compagno. La segue, le sta vicino, le vuole bene. Una nuova famiglia. Anche se Rachel vorrebbe averne uno suo, di figlio. Il quadretto famigliare allargato potrebbe andare bene, ma il compagno piano piano si allontana. E con lui, inevitabilmente, la piccola a cui Rachel si era tanto affezionata.  L’essere madre, per questa donna, probabilmente non sarà possibile, non ha più una relazione. Ma ci sono forse anche altri modi per essere ...

Miss alla Casa Bianca, la sfilata delle vanità

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(a.p.) ▪️In un’epoca che richiederebbe la lucidità di Machiavelli e l'integrità di Cicerone—con Gaza e l'Ucraina che bruciano—l’America risponde con audacia. La notizia che Donald Trump stia allestendo la sua corte alla Casa Bianca con uno stuolo di collaboratrici , senatrici, procuratrici e ministre, selezionate anche tra ex Miss di concorsi di bellezza farebbe sorridere, se non confermasse un’irrimediabile mancanza di serietà.  L'estetica del potere: miss e serietà obsoleta Mentre la geopolitica affronta i nodi della sopravvivenza, l'unica preoccupazione reale sembra essere l'estetica del potere. La “serietà” è un concetto obsoleto, quasi un fastidio plebeo. L’unica cosa che conta è l’immagine e il tratto trionfale. La sfilata come nuova diplomazia e realpolitik In effetti, perché dibattere sulla competenza dei ministri quando si possono avere assistenti che hanno già dimostrato le loro capacità? L'esperienza nelle sfilate è il nuovo requisito della realpoliti...

Ostaggi liberi a Gaza: la forza, il diritto e la propaganda

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(a.p.) ▪️La liberazione degli ostaggi a Gaza è una tregua attesa, ma non la fine della tragedia. Questo risultato, ottenuto con una violenza devastante, rivela un fallimento ancora più grave: l’abbandono del diritto internazionale come bussola per la convivenza. La strada per una pace duratura non può prescindere dal rispetto dello Stato di diritto, eppure è proprio questo il punto critico della vicenda. ⚖️ Il fallimento del diritto internazionale e la forza Israele ha imposto la sua supremazia con la forza, mirando a indebolire Hamas e i suoi alleati, ma anche a cancellare il sogno di due popoli in due Stati. Il prezzo è stato tragico: oltre 60.000 vittime a Gaza, l’isolamento internazionale e il risveglio di un antisemitismo globale. Ma il vero costo è la legittimità persa: quando si calpesta il diritto internazionale, si perde anche la possibilità di costruire una pace giusta. ❓ Calcolo geopolitico o preoccupazione per il diritto? Le pressioni esterne, come quelle di Trump su Netany...

Il foliage e l'arte di lasciare andare: l'elegia del rosso come spoliazione necessaria

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Racconto breve (a.p.) ▪️Il bosco scelse di vestirsi di fuoco. Non fu un evento traumatico, ma una lenta, calcolata rinuncia. 🔥 La lenta, calcolata rinuncia al verde Per tutta l'estate, le foglie di acero avevano mantenuto un verde ostinato e pragmatico; erano state fabbriche di linfa, scudi contro il sole feroce. Ma con la prima brezza che sapeva di terra fredda, accettarono la scadenza. Il foliage non è rottura; è il suono dolce e raffinato di una trasformazione inevitabile. 🎶 L'elegia silenziosa: un lento addio colorato È un lento addio colorato, che prima illumina e poi lascia andare. Ogni sfumatura, dal giallo pallido del faggio al rosso vinoso della quercia, è una nota in un'elegia silenziosa. Questo atto della natura evoca innumerevoli altri cambiamenti. Ricorda il giorno in cui il vento, non violento, solo deciso, spazzò via un risentimento portato troppo a lungo, lasciando dietro di sé la luce di una nuova comprensione. Ricorda la scelta di chiudere un capitolo di...

La confessione di un ex direttore: mi scusi signora giulia se i numeri uccidono le persone

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( Marina Zinzani)  ▪️ ( a.p.) Lettera immaginaria, accorata e tardiva, di scuse da parte di un ex direttore a una sua ex dipendente, licenziata per motivi di riduzione dei costi. Testo partecipante al Festival delle Lettere di Milano 2025 nella sezione “Lettera a una donna – CGIL”) Gentile signora Giulia,  provo a scriverle questa lettera, un po’ per rimediare a qualcosa che ho fatto, mio malgrado, un po’ perché con l’andare del tempo, degli anni, le cose si comprendono meglio. Il ricordo di un lunedì e la mitezza Ricordo quella mattina, era lunedì, ed io avevo passato tutto il week-end cercando le parole giuste, quelle che avrei usato per lei e per altre due sue colleghe. Ricordo che la convocai nel mio ufficio, e lei arrivò, sorridente e timorosa, con quella certa ansia che si prova quando si viene convocati da un superiore. Quello che ero io in quel momento.  Ricordo il colore della sua giacca, era bordeaux, aveva sotto una maglia a righe e portava i jeans. Aveva anche...

María Corina Machado, il Nobel per la pace e la resistenza non violenta in Venezuela

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(a.p.) ▪️Il Nobel per la pace 2025 a María Corina Machado è insieme un riconoscimento personale e un grido di allarme contro la crescente deriva autoritaria.  In un'epoca segnata dalla crisi dei valori democratici, la sua vittoria illumina l'idealismo delle lotte per la libertà contro l’aggressività del potere. Súmate: la nascita della resistenza civica Ingegnere formatasi anche a Yale, Machado avrebbe potuto scegliere una carriera tranquilla, ma nel 1998 fondò Súmate, un'organizzazione non governativa dedicata alla promozione della partecipazione civica e della democrazia in Venezuela. Da quel momento, la sua vita è stata una sequenza di scelte coraggiose. È stata il volto della campagna per il referendum contro Hugo Chávez, raccogliendo 3,4 milioni di firme. Questa esperienza le è valsa il Premio internazionale per la democrazia, ma ha scatenato un’ondata di minacce da parte del regime. La sua è una resistenza di gesti concreti e di sacrifici. 🩸 Il simbolo della resisten...

Carlo Nordio e la polemica sullo "strazio delle norme": crisi dello stile istituzionale

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(a.p.) ▪️La frase del ministro della Giustizia Carlo Nordio, « Dai giudici strazio delle norme », pronunciata nel contesto del diniego dell'autorizzazione a procedere contro sé stesso, Piantedosi e Mantovano nel caso Almasri, denota una singolare carica polemica. 💥 Lo strazio delle norme: un linguaggio violento Un termine così violento come «strazio» per descrivere quella che è per lui un'interpretazione giuridica errata tradisce mancanza di misura istituzionale: sono parole sorprendenti per la più alta carica del dicastero. Nordio eleva il disaccordo sulla valutazione dei giudici ad accusa di distruzione della legge, un linguaggio emotivo e viscerale che deraglia dai binari del confronto tecnico-legale in una vicenda che oltretutto lo riguarda personalmente. Ideologia e compromesso istituzionale Questo stile aggressivo è manifestazione di astio e di pregiudizi di lunga data. La critica non è circoscritta al merito del provvedimento, ma si innesta in una narrazione di scontro ...

Il risveglio in cucina: minuti di silenzio e il rituale del caffè prima del mondo

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( Marina Zinzani)  ▪️ Il risveglio del mattino, silenzio in cucina, guardare fuori, aprire la finestra e respirare l’aria fresca: quei minuti prima che tutto inizi si accompagnano ad una solitudine piacevole, necessaria.  Il rituale del caffè. Il preparare la colazione. La televisione spenta. Nessuna notizia è ancora entrata, provocando in qualche modo pensieri, reazioni emotive: un nuovo femminicidio, venti di guerra che non si attenuano. Si è da soli, in quei minuti di silenzio.  Il caffè sorseggiato. Pensieri per la giornata. Le cose da fare. Uno spazio dove il silenzio è vita, l’assaporare una quiete che dura pochi minuti, perché poi la casa si anima. È tutto un correre, poco dopo. O un fare delle cose, assorbiti da un flusso continuo, spesso fatto di doveri e incombenze. Ma prima, in cucina, guardando dalla finestra, si riesce a vedere il tetto della casa di fronte, a starsene con i propri pensieri tenui, ancora sonnolenti, vaganti nell’aria. (Foto: Il rituale del ri...

Fiore di loto: la metafora della resilienza e la forza di rialzarsi dal fango

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( Marina Zinzani)  ▪️ Le radici nell’acqua torbida, nel fango, e l’aprirsi in tutto il suo splendore verso il sole: il fiore di loto fa pensare alla resilienza, alla rinascita, alla forza che incontra la bellezza. Fa pensare a delle situazioni, a delle persone: chi è caduto, pensando di non potersi più rialzare. Chi ha subito, tacendo. Chi ha sentito un destino avverso, che pensava di non poter cambiare. Ma un giorno, un giorno qualcosa si è mosso. Dall’acqua torbida, simile a quella in cui stanno le radici del fiore di loto, è nato un pensiero diverso, si è incanalata la rabbia, si è concepita una possibilità da esplorare, mentre un brivido percorreva il corpo e la mente: il brivido di un raggio di sole. Cercato disperatamente, da sempre. Raccolto.  E quel guardare oltre, oltre la propria esistenza del momento, oltre i problemi e i limiti, ha fatto sbocciare qualcosa. Una possibilità da esplorare e incoraggiare. Una possibilità che può aprirsi come un fiore stupendo. Il cuore...

Immunità Ilaria Salis: il Parlamento europeo difende lo Stato di diritto contro l'Ungheria

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(a.p.) ▪️Il voto del parlamento europeo, che ha confermato l'immunità parlamentare di Ilaria Salis, respingendo (seppur per un solo voto: 306 a favore, 305 contrari, 17 astenuti) la richiesta delle autorità ungheresi di procedere nei suoi confronti, trascende il caso specifico. Questa decisione non è un atto di protezione individuale. È piuttosto il riconoscimento della supremazia dello Stato di diritto; un atto di fede nella legge e nei principi fondamentali dell'Unione Europea. 🇭🇺 Il segnale forte alla deriva ungherese Il parlamento europeo ha lanciato un segnale: la condizione del diritto in Ungheria è precaria, e il sospetto che l'azione giudiziaria sia motivata da ragioni politiche e non strettamente penali non poteva essere ignorata. Le condizioni di detenzione subite da Salis e il contesto politico-giudiziario ungherese avevano sollevato seri dubbi sull'imparzialità del processo. L'autorevolezza giuridica è necessaria per garantire un processo equo e rispet...

Le prime luci: il risveglio prima dell'alba e il peso della routine operaia

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Racconto breve (a.p.) ▪️Matteo si svegliava sempre prima dell’alba. Non per scelta. La sveglia non suonava mai: il suo corpo conosceva l’ora, come un vecchio orologio a pendolo. Si alzava nel buio, le dita che cercavano la lampada sul comodino. La luce gialla, fioca, disegnava ombre lunghe sulle pareti. Si vestiva in silenzio, per non svegliare Elena, che dormiva ancora. A volte, si fermava un istante a guardarla. Il suo respiro regolare, il viso rilassato, gli davano l’illusione che tutto potesse ancora andare bene. 🌫️ L'aria umida e il peso invisibile Usciva di casa quando il cielo era solo un accenno di grigio, l’aria umida e pesante. Le strade erano deserte, i lampioni ancora accesi. Camminava fino alla fermata dell’autobus, le mani in tasca, il collo del giubbotto alzato contro il freddo. Pensava al lavoro che lo aspettava, a volte si chiedeva se anche loro, i colleghi, si svegliassero con quel peso, la sensazione di essere inghiottiti da qualcosa di invisibile. Sull’autobus,...

7 ottobre 2023: la violenza nel kibbutz e la memoria della terra senza frutto

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(a.p.) ▪️Nelle comunità del kibbutz, la vita è sempre stata scandita dai ritmi della terra, un'esistenza costruita su valori di cooperazione, lavoro agricolo e cura reciproca. Le loro giornate: il sole che sorge sui campi di agrumi e cotone, i bambini che giocano liberi tra le case, le voci calme degli agricoltori che raccolgono i frutti del loro impegno. Sono luoghi nati da un ideale di pace e innocenza, dove la sicurezza era data dalla vicinanza e dal sogno di una società egalitaria. Il 7 ottobre 2023, la violenza ha fatto irruzione in questi villaggi, trasformando le fattorie in luoghi di orrore e portando via persone che non avevano altra colpa se non quella di vivere. Oggi, ricordando il kibbutz come era e come doveva rimanere – un simbolo di speranza e dedizione – onoriamo la memoria di tutte le vittime dell'eccidio, riaffermando che la vita costruita sulla cura e la solidarietà non dovrebbe mai essere sopraffatta dall'odio. E proprio questo ricordo, pur nel dolore, r...

Mani in alto: la flottiglia, la non violenza e la violazione della legge del mare

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(a.p.) ▪️La foto apre un sipario. Ci sono loro, gli attivisti della Flottiglia, seduti o accalcati in un angusto scafo. Qualcuno sorride appena. Le loro mani sono in aria. Nessun pugno, nessuna pietra, nessuna bandiera minacciosa. Solo il gesto della resa, il contrario di ciò che il mondo si aspetta in uno scontro: non la forza che resiste, ma la forza che si sottrae. E poi ci sono gli altri, fuori campo o appena accennati. Sono lì per applicare l'arbitrio della forza, per ristabilire l'ordine, al prezzo della violazione della legge del mare. Possono farlo, abbordare un convoglio pacifico ed inerme, applicano la nuova giurisdizione, la legge che vale solo fino a un certo punto, così predica il ministro Tajani. C'è ironia in quella scena. Gli attivisti sono a mani vuote perché il loro carico non è fatto per la battaglia. Ciò che portano è pensato per aggiungere, non per togliere. La sensazione si accompagna ad un fondo di melanconia, vedere la gentilezza equiparata al terror...

Flottiglia: l'arbitrio della forza e la negazione del dovere di tutela

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(a.p.) ▪️Immaginate un filo di seta, sottile, eppure tenace. È resistente, a condizione che non venga tirato troppo. Nell’abbordaggio alla Flottiglia in viaggio umanitario verso Gaza, il filo esile della legge è stato strappato. La vicenda della Flotilla Global Sumud, che ha coinvolto cittadini italiani in acque internazionali, si è trasformata in un duplice trauma giuridico: un atto di forza esterno contro il diritto di navigazione e un’ignavia interna che ha negato il dovere di tutela.  ♦️  Intercettazione israeliana illegale Il primo strappo è stato causato dall'azione di forza di Israele, l'abbordaggio di navi inermi cariche di aiuti in acque internazionali. Questo atto costituisce una palese violazione del diritto internazionale e della libertà dei mari. L'azione contro un convoglio civile e umanitario, con a bordo cittadini pacifici impegnati in una missione umanitaria, ha reso concretamente drammatica la violazione del diritto, in quanto diretta contro la natura paci...

Beatrice Venezi: quando il volto oscura la bacchetta d'artista

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(a.p.) ▪️La recente nomina di Beatrice Venezi a direttore d’orchestra del Teatro La Fenice di Venezia ha sollevato un dibattito che va oltre la semplice scelta artistica . Al centro, non ci sono solo le note e le partiture, ma il curriculum della persona chiamata a ricoprire un ruolo di tale responsabilità. Sono stati sollevati dubbi sull’adeguatezza del profilo, sulla coerenza tra le esperienze pregresse e le competenze richieste per guidare un’orchestra di livello internazionale. Un curriculum, insomma, che sembra lasciare più domande che risposte. A complicare il quadro, poi, c’è il contorno politico e mediatico che inevitabilmente accompagna ogni decisione di rilievo, non solo in virtù di attacchi preconcetti. Venezi, personaggio pubblico noto anche per la sua immagine curata e per essere testimonial di una marca di prodotti per capelli, rischia di vedere la propria figura ridotta a un semplice “volto” piuttosto che essere considerata come artista. I riflettori illuminano i capelli...

Garlasco, la magistratura si guarda allo specchio, la politica guarda altrove

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(a.p.) ▪️Si tende a vedere le professioni come blocchi omogenei: "magistrati", "avvocati", "politici", "giornalisti". Categorie, non individui. Se la magistratura fosse un gruppo che si spalleggia, perché mai la Procura di Brescia si metterebbe ad accusare di corruzione un collega, l'ex procuratore Mario Venditti che per primo si occupò del delitto infinito di Garlasco? ⚖️ Magistratura: anticorpi e auto-correzione La vicenda dell’assassinio di Chiara Poggi, che ha già un colpevole ma forse ne ha anche un altro, insieme o al posto del primo, registra un nuovo capitolo, di cui è impossibile e sbagliato prevedere l’esito. Però la notizia fa riflettere. Qui, non è la politica che attacca i giudici; è la magistratura che mostra anticorpi, risorse per correggere gli errori, se ci sono stati e se qualcuno ha sbagliato. Eppure, proprio adesso ci viene presentata come urgenza assoluta la separazione delle carriere. Per risolvere il “dramma” di quello ...