mercoledì 8 gennaio 2020

Se son rose fioriranno

di Laura Maria Di Forti
(Presentazione di Angelo Perrone)

(ap) Il proverbio di oggi: “Se son rose fioriranno”. Conta la buona sorte? Oppure serve anche l’ingegno?
La tradizione popolare italiana si è sempre espressa con proverbi e modi di dire, rimasti poi nella memoria comune. Oltre le apparenze, non sono una ingenua semplificazione della realtà con cui ci confrontiamo ogni giorno. Molto di più, uno sforzo per riflettere e capire. E magari scovare il bandolo della matassa.
Interpretano sentimenti diffusi, traducono in poche battute concetti complicati, tramandano una saggezza solo apparentemente spicciola, qualche volta sono persino di aiuto per suggerirci le mosse opportune. Ci hanno consolato, ammonito, contrariato. Ce ne siamo serviti per affrontare momenti difficili e uscire da situazioni scabrose.

Un cuore d’oro e d’argento ho legato,
l’ho legato ad un filo di seta color del cielo.
L’ho fatto per ricordare il mio amore per te,
per te, tesoro mio,
che forse nemmeno mi vedi,
nemmeno conosci il mio nome.
E mentre tu sorridi,
del mio tormento ignaro e del mio palpito,
e senza conoscere il mio dolore vivi,
io continuo il mio cammino e sogno.
Domani forse, se la fortuna mi sarà compagna,
tu mi guarderai e, come le rose sbocciano in primavera,
nel tuo cuore per me nascerà il desiderio.

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