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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

Voce di poeta

Fluttuante, impalpabile, effimera: così virtuosa di Bianca Mannu Una folla di io sono i poeti. Una folla sparsa e persa dentro chiuse stanze su spianate di carte su telecanali a bordo di velieri nominali di virtuali scaffali di doleances di minimali gioie di virtuose paranoie.

Il dio della solitudine

di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole.

Magia

La finzione che diventa realtà di Maria Cristina Capitoni È quando la finzione pare vera o meglio, la privata visione si fa adulta ed obbediente che la magia si compie l’ambiente circostante risponde a tono vibrando col pensiero nel presente.

Maradona, dio imperfetto

L’entusiasmo, il rimpianto, le critiche: il personaggio Diego Maradona di Marina Zinzani Le mani che abbracciano il pallone d’oro, il suo avvicinarsi all’Olimpo: essere un semidio, o un dio riconosciuto, in grado di regalare emozioni e felicità da una cornucopia magica. Questo ha rappresentato Maradona per molti, quelli che oggi, nella sua precoce morte, lo piangono. Quelli che ricordano momenti di entusiasmo mai più provato. Gioia assoluta allora. Gioia velata dalle lacrime ora.

La compagnia del ricordo

Il dialogo ininterrotto con una persona cara di Cristina Podestà Un solo fermo immagine mi resta di te. Una primavera giovane, un pomeriggio insieme, intenso e unico. Poi altri momenti sempre belli e particolarmente coinvolgenti.  Non so come mai ma, ultimamente, ti ricordo spesso. Sarà l’età che avanza, sarà la nostalgia degli anni più belli, sarà quel che sarà, ma ti penso.

Il viaggio della vita

Le tappe, le sorprese, gli ostacoli: il percorso che appassiona di Cristina Podestà La vita è un viaggio. Più lungo o più corto, migliore o difficile, semplice o molto complesso. Ma è un viaggio. Incontri tanta gente, alcuna importante, altra di passaggio, che non si ferma ma ti sfiora. Qualcuno lascia un segno indelebile, qualcun altro non lo ricorderai nemmeno.

25 novembre

Contro la violenza sulle donne di Marina Zinzani Prima che tu sia quella sbagliata quella che non doveva andare che non doveva uscire a quell’ora che non doveva fidarsi e tantomeno dare confidenza prima che tu sia quella che dipingono parole come pennelli appuntiti pieni di catrame prima che tu sia quella che doveva pensare

Ricercare

Guardarsi intorno e scoprire qualcosa di importante: il filo che ci guida di Marina Zinzani Sperare, cercare, trovare. In queste tre parole si può riassumere molto della vita, un viaggio proteso verso qualcosa che dia un senso, o un’emozione, o una situazione più stabile.

Retrogusto

La voce oltre le parole di Giorgia Deidda Mi cucio sulla lingua qualcosa che assomigli a fiato di zucchero e cinnamomo,
 che estingua la voce dentro 
le grida d’aiuto. Tutto quanto incombe come verità assoluta: come vita che diventa 
e si rifugia.

Sogni

Il ritorno alla normalità delle piccole cose di Laura Maria Di Forti Stanotte ho sognato un abbraccio. Forte e delicato insieme. Un abbraccio che sa di casa, di profumo di pane caldo, che odora di buono, colorato di rose e di tulipani. Un abbraccio delicato ma travolgente, leggero e morbido, soffice come panna montata, dolce come miele selvatico ma forte come l’eroe magnifico e saldo nella sua armatura e splendente nella sua bellezza.

Il dio del sospetto

di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole.

Tempi amari

La condizione che ci fa temere il contatto con il mondo esterno di Laura Maria Di Forti Tempi amari. Visi ritrosi, quasi enigmatici e persino inafferrabili per sfuggire la paura, sguardi furtivi di chi sfida il male che potrebbe colpire, perfido dardo nel buio della sorte e dado buttato a caso, gettato con noncuranza, senza nozioni di cultura, età, beffardo cancellino di sospiri, di vite che avrebbero ancora potuto essere salde, vicine ai cari nei giorni di sempre.

Il dio del rimpianto

di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole.

Un sorriso di questi tempi

Nella stagione devastata dalla pandemia, il bisogno di rinascere di Cristina Podestà Quando arriva la sera, fai il resoconto delle ore, dei tuoi minuti spesi bene o male. Fai il riassunto delle tue mosse, ripercorri con la mente i tuoi movimenti, vai a ripescare ogni minima azione compiuta.

Non solo carta

Anche durante la pandemia, un libro per essere altrove di Laura Maria Di Forti Vorrei un libro. Lo vorrei per distrarmi. Un libro mi farebbe evadere come evade un prigioniero dalla sua cella angusta e desolante. Un libro mi aprirebbe le porte di altri mondi, diversi e inconsueti, magnifici anche, e appaganti, mondi fiabeschi e romantici dove mostri e perfidi ingannatori vengono sconfitti e dove la giustizia e l’amore trionfano sempre.

Il dio della sottomissione

di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.

Il dio del successo

di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei.

Magie nelle mani

Piccole e grandi cose: le forme della creatività di Marina Zinzani Liberare la mente dalle tensioni. Creare piccoli capolavori, cose magnifiche o semplicemente cose utili. Regalare, con quello che di benefico comporta. Il donare dà benessere, è un gesto d’amore, di affetto, qualcosa che riscalda il cuore.

Senza luce

La notte vuota di senso, dimentica della vita trascorsa, refrattaria al sogno di Bianca Mannu La mia notte dimentica del giorno mi scioglie dalla vita mi emancipa in un niente beota Crepitii d’ossa – la cieca rivolta del corpo alla ruggine dei giunti – mi scaraventano intera in un grigiore d’alba

Marcel Proust: la lente in cerca del mistero

Marcel Proust L’ordito della vita nelle mani del più acuto degli osservatori di Bianca Mannu Marcel Proust! Niente si può raccontare oggi, senza averlo almeno un po' accolto, insieme con D'Annunzio, Svevo, dentro la nostra ambita intelligenza e coscienza letteraria. A molti lettori impazienti, innamorati della velocità cinematografica, Proust risulta noioso e ampolloso, oltre che snob.

America: una prova per le democrazie liberali

Il sistema americano ha mostrato fragilità e forza: la “resistenza” rispetto all’anomalia Trump e a svolte autoritarie dipende dai “contrappesi” costituzionali, in politica e nella società civile ( Angelo Perrone ) Il rito laico delle elezioni, alla base della democrazia, è contestato in America dallo stesso presidente in carica nella sua legittimità, con un flusso incalzante di accuse: brogli, soppressione di schede, irregolarità varie. Nonostante questo, l’America sembra farcela a superare una delle prove più difficili della sua storia: evitare il precipizio verso il quale è stata sospinta dalla spregiudicatezza di Donald Trump. La transizione sino al 20 gennaio, data dell’insediamento del nuovo presidente eletto Joe Biden, sarà incandescente, e potrebbe esserci una sequenza di manovre destabilizzanti.

Il dio della fortuna

di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.

In ombra

L’aria che si respira nella piazza del paese d i Giorgia Deidda C’è nel mezzo del paese 
una processione sfatta di volti umani senza occhi, e camminano
 come dei lumini accesi 
senza essere accesi,
 figure stolte in ombra
 al cui passaggio mi sembra di tremare tutta, assenza di empatia.

All'origine dei desideri

Come nascono i desideri? Stimoli esterni e capacità di risposta individuale di Luigi Campagner Il paradigma al cospetto del quale si trova l’uomo contemporaneo è presente nella Parabola dei talenti (Matteo 25,14-30) che si conclude con una frase famosa: “A chi ha, sarà dato”. Possiamo riproporla in questo modo: “A chi ha fatto esperienza di soddisfazione, sarà dato di farne di nuove”.

Il dio della rinuncia

di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.

Sole di novembre

Il calore dei gesti al tempo del Covid di Cristina Podestà Il sole filtra tra gli alberi, mi ferisce la vista a sinistra. È un sole di novembre, non bollente ma rassicurante. È un sole che porta speranza, una fiducia un po’ forzata, ma alla quale voglio lasciarmi andare.  In questo mondo che ha preso una brutta piega, che non avremmo mai immaginato, che ha fatto affiorare il peggio di sé, io voglio vedere una volta tanto il buono! Non potrà andar male per sempre, non dovrà vincere tutto il brutto che adesso impera.

Il dio dell'invidia

di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.

Paure

Timori: della fragilità e dell’intransigenza di Maria Cristina Capitoni Di gente impaurita e sempre all’erta rigorosa quando serve ma non sempre che seleziona aspetti con troppa cura di questa gente ho più paura individui racchiusi e distanti che ho incontrato spesso frequentandomi.



Non una sventura

Essere donna, la capacità di rialzarsi e sorridere alla vita di Cristina Podestà Essere una donna, nei secoli e millenni, è sempre stata una sventura. Sottomessa al padre o ai fratelli prima, al marito poi, la donna non ha mai goduto di alcun diritto o privilegio. Si è abituata a mettersi da parte anche se non dovrebbe, perché ricca di virtù.

Crepuscolo

L’appartenenza al mondo di mezzo di Giorgia Deidda La foschia, la bruma, il crepuscolo; appartenevo segretamente a loro, fitta e piatta. L'oscurità mi costrinse ad andare via, ma il grano continuava ad ondeggiare.

Creazione

L’assenza di cose troppo lontane di Giorgia Deidda Fare della propria esistenza un miracolo ambulante, una separazione, una prigionia, una rottura una gravidanza e riconciliazione che vengono assorbite e concentrate, circoscritte. Tutti gli interessi di vita, più che i miei stessi interessi, erano un'unione di miserie - non siete forse per me più che i miei stessi interessi, e anche più della vita -

Il dio dell'intolleranza

di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.

Errori alimentano la protesta Covid

Proteste, perché la seconda ondata Covid era prevedibile. I sussidi sono indispensabili, ma serve un futuro più sostenibile (Angelo Perrone) La crescita dei contagi Covid ha imposto misure che pensavamo d’esserci lasciati alle spalle. Era inevitabile dopo gli errori e i ritardi dei mesi scorsi. Così siamo al lockdown parziale e chissà se servirà a breve una terapia d’urto come quella del marzo scorso. Non siamo ad un piano di rilancio dell’economia, come ci auguravamo dopo la fine d’estate. Ancora una volta il governo, in affanno ed a tentoni di fronte all’emergenza, è costretto a interventi tampone per limitare i danni, e far fronte al disagio delle categorie costrette a chiudere le attività.

Asilo

Il pulsare del cuore che riporta alla fanciullezza di Bianca Mannu Voglio posare sul tuo petto il capo perché non si dà più ospite contrada. E l’ombra mia più fresca è quella che i frastagli costella, quietamente, delle tue socchiuse ciglia, chine sopra la mia ingarbugliata fronte.

Il dio della nostalgia

di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei.

Il dio della speranza

di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.

Fin lì, l'affetto

Le figure che hanno lasciato un segno in noi: la nostalgia di oggi di Cristina Podestà Mi manca ogni giorno di più. Il mio professore di un tempo. Paolo Brondi. In questa ripresa del virus, sento un vuoto “scritturale”, una carenza di condivisione di pensieri e riflessioni, l’assenza di uno sprazzo di fiducia che sempre sapeva infondere con la sua analisi critica e saggia delle circostanze e del momento storico, senza alcuna pretesa di sapere ma con il realismo di chi conosce e sa.

Ritorno

L a mente libera dalle falsità di Maria Cristina Capitoni Poi finalmente l’anima si spoglia di ciò che non è vero così la mente non ricorda più ma torna col pensiero alla sorgente svanisce l’esistenza nel frattempo rimane solo il filo a sostenerne il senso.

Vienna non spaventarti

Una città offesa dal terrorismo, ma non piegata di Cristina Podestà Un solitario pensiero fa capolino, si insinua pian piano poi, più forte, si fa strada nella mente, si fa largo a gomitate nella testa, e arriva a far da padrone appropriandosi di tutta me stessa.

Il dio della guarigione

di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei.  Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole.

Catene

L’amore, oltre le brutture in cui sprofondiamo di Giorgia Deidda Non c'è amore se non chiudo gli occhi, ché le cose più belle avvengono quando non si scorge la bruttura delle cose elastiche, deformate, rinsecchite perché queste catene sono le più molli, più stringono forte più sprofondi nel rigagnolo,

Sprazzi di colore

Garfagnana (foto ap) La malinconia che accompagna questo periodo di Cristina Podestà Come neve cade la tristezza in fondo al cuore in questa giornata uggiosa di novembre. Qua e là saltella un uccellino, forse non ancora partito nei rossi tramonti dei giorni passati. Le foglie a terra hanno stupendi colori che vanno dal giallo intenso a quello più chiaro, striato di verde, oppure ad un arancio molto forte che digrada in varie sfumature di marrone.

Il dio delle passioni

Afrodite di Cnido , Museo nazionale Roma di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.

Seduzione

Oltre l’apparenza, il fascino seducente di ciò che manca di Bianca Mannu Non l'agile piedino dentro il suo stivaletto mi stupì. Non la sua figura di fanciullo invecchiato mi sedusse. Nego che la svelta eleganza del suo passo abbia nutrito la mia ansia.

Balsamo

Verso l’abisso che è in te di Giorgia Deidda Sono gli occhi, quelli da cui traspare l'infinito, la vastità degli astri, l'impalpabile, ignoto etere. Da ogni cosa nasce un'apertura, un paralume verde di vetro mi osserva quando dormo. 

Il dio della verità

La bocca della verità - Roma di Marina Zinzani ( Angelo Perrone ) Cosa rimane oggi degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo, il più alto tra Tessaglia e Macedonia, era spesso coperta di neve, e sotto crescevano cupe foreste, e poi verso valle grandi distese di macchia mediterranea. Nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile e misteriosa agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei, vasto spazio con preziosi porticati e ricchi giardini.

Nebbie

Il velo che nasconde il tuo viso di Giorgia Deidda Libagione di corpi, la mano tende verso il cielo. Non è di ruggine che mi interessa parlare, ma di terreno, bagnato d'acqua sporca e nera di edere che s'inerpicano nel mio ventre, scudo di parole infette e i miei occhi che parlano, acquosi, con una nebbiolina che sfoca il tuo viso, perdutamente ed amaramente mio.

Brividi che passeranno, forse

In cerca di una luce, di questi tempi bui di Cristina Podestà E così resto in attesa, in ascolto, in cerca di una buona notizia. Questo gioco non mi piace, non apprezzo la strana atmosfera di guerra. Tutti contro tutto, tutto contro tutti. Un incubo, pare!

Affidare

Lo slancio che ci spinge verso l’altro di Marina Zinzani Affidare è un donare una parte di noi. Affidare un segreto a qualcuno, che deve ben custodirlo, non rivelarlo a nessuno. E’ una parte importante che si mette nelle mani di un altro, una parte di noi stessi. E’ pericoloso, anche consolante a volte.

Alito di vento

Ombre improvvise nella nebbia di Giorgia Deidda Camminavo per le vie della campagna, curva e in punta di piedi, quando vidi il grano muoversi e agitarsi, sollevare il vento, alzarsi e respirare. Lo vidi muoversi grasso, grosso, come quando si scorge un filo d'ombra nella nebbia.