giovedì 19 novembre 2020

Magie nelle mani

Piccole e grandi cose: le forme della creatività

di Marina Zinzani

Liberare la mente dalle tensioni. Creare piccoli capolavori, cose magnifiche o semplicemente cose utili. Regalare, con quello che di benefico comporta. Il donare dà benessere, è un gesto d’amore, di affetto, qualcosa che riscalda il cuore.
Non permettere che entrino altri pensieri, l’attenzione è su ciò che si sta facendo. Avere sotto gli occhi, continuamente, un colore, con il misterioso benessere che questo comporta, colore come nutrimento per la vista e non solo.
Pensare di non farcela e invece arrivare imperterriti alla fine. Ed essere soddisfatti del risultato. La creazione sconfina continuamente, prima c’era un limite che sembrava già difficile da realizzare, ma oggi quel limite si può superare, e anche domani ci sarà una nuova sfida, piacevole, da vincere sicuramente.
Raccogliere i pensieri, addomesticarli, renderli quieti come un gatto mansueto sulle ginocchia. La mente si sofferma ora su una cosa, ora sull’altra, forse con il sottofondo di una televisione bassa che non dà fastidio, i pensieri diventano placidi, tutto è calmo.
Un ritaglio di tempo per se stessi, in una sorta di elogio della lentezza, come dopo un bagno caldo quando  ci si rannicchia sul divano. L’esplorare il web e vederne le infinite potenzialità: la creatività è aiutata, nutrita, amplificata, condivisa. Si entra dentro Alice nel Paese delle Meraviglie, trovando amiche potenziali che non si conosceranno mai, ma che regalano i loro consigli, distribuiscono i risultati del loro talento.
Andare dritti alla meta, con nuove idee da raccogliere lungo la strada. Il tempo passa tenue, non ci sono nubi all’orizzonte. Piccolo spazio e grande respiro, dopo tanto correre. La geometria, i numeri che servono nella creazione, come chi costruiva cattedrali, qui bastano le mani per creare qualcosa di piccolo, per sé.
Tutto questo ci regala la passione del fare lavori all’uncinetto e a maglia. In questo periodo di obbligo a restare in casa, in questa privazione che si sente, si può riprendere questi antichi lavori, un gomitolo di lana diventa un’altra dimensione del correre e del rammarico a non uscire.
Può diventare un momento prezioso di ritrovata armonia con noi stessi. Creare qualcosa da regalare, scambiarsi consigli con le amiche, mostrare orgogliose il lavoro finale. Una piccola zattera che può rendere migliore questo essere in mezzo al mare, con la paura delle onde alte.

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