martedì 1 dicembre 2020

Natale in sospeso

Questo Natale è sotto scacco del Covid, ma in passato abbiamo affrontato tanti momenti bui

di Cristina Podestà

Si avvicina un Natale che nessuno di noi ha mai vissuto. Incerto, insicuro, lontano dalle persone amate, senza poter festeggiare la nascita di Gesù nelle celebrazioni religiose, senza starsene insieme al caldo con amici in qualche ritrovo casalingo o in un locale e, qualora ci si veda anche per qualche momento, tutto condizionato da schegge di timore che ci limitano azioni e schiettezza di sentimenti.
Questo fatto ci rattrista, ci fa arrabbiare, ci stringe la gola. Nonni lontani da nipoti, figli distanti da genitori, amici con cui era consuetudine scambiare momenti sereni e festosi che non potremo frequentare. Tutto sospeso. 
C’è chi preme per poter fare in modo che tutto sia consentito ma, se pure lo fosse, non sarà certo con animo allegro e spensierato che noi ci avvicineremo a questa ricorrenza, la più bella e importante dell’anno. 
La posta in gioco è tuttavia molto alta. E credo valga la pena sacrificarsi, anche se il prezzo è molto elevato e queste rinunce sono davvero frustranti.
Poi parlo con mia madre e mi racconta di un 23 dicembre in cui lei, piccolissima, scappò in braccio a mia nonna su per le montagne e fu rinchiusa in una grotta per 4 mesi! C’era freddo, non avevano di che cibarsi se non quello che di fortuna capitava! 
Oppure ricordo io stessa un Natale di qualche anno fa in cui mi arrivò, proprio alle 9 di mattina di quel giorno, la notizia della scomparsa di un carissimo cugino molto giovane! O, ancora, il primo Natale senza il mio adorato padre che rendeva quella festa una festa speciale, perché per lui era una ricorrenza particolare e la più importante e si impegnava a renderla a tutti noi un momento di magia! 
Dunque rifletto con minor istinto e più attenzione e mi concedo un momento di serenità. In fin dei conti siamo in casa, al caldo, nulla ci manca, addobberemo le nostre case come di consueto, sulle nostre tavole ci saranno i cibi della tradizione e  questo mostro terribile che ci sta minando l’esistenza e ci ha fatto vivere un anno privandoci di molte cose e persone, dovrà pur andarsene e noi torneremo liberi! 
La nostra vita è in gioco, non dobbiamo farci influenzare dalle abitudini, dobbiamo trascinare fuori dalle parti più nascoste di noi quella forza che nei momenti più brutti ci aiuta sempre a tirare avanti. Dunque coraggio! Dopo ogni notte, anche la più buia, in fin dei conti, sorge sempre il sole. 

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