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Visualizzazione dei post da dicembre, 2024

Il nostro potere

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di Marina Zinzani “La realtà si divide in cose soggette al nostro potere e cose non soggette al nostro potere”. (Epitteto) La cedevolezza di fronte a certi eventi non è sempre segno di fallimento o di paura. È piuttosto il prendere atto che le cose accadono, e la nostra infinita piccolezza non può fare molto. 

Dalla mattina

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di Liana Monti Molto tempo io investo Con ogni minimo pretesto Per scrivere poesia In qualsiasi forma sia Sorge spontanea quasi dal nulla Portando un’emozione che mi culla O la creo per formare una rima speciale In qualche composizione originale

Coppodè

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(Angelo Perrone) Lo chiamano quartiere, ma non lo è, almeno a considerare le dimensioni di Roma. Il nome lo deve al suo inventore, l’architetto Gino, che ebbe l’idea e fu incaricato di realizzarla. Lo fece a inizio secolo, l’altro ovviamente, e così nacque la maggior parte di quei villini nel quartiere Trieste.

Il passato che non torna

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di Marina Zinzani “Le occasioni dell’amore”, film francese che ha la regia di Stéphane Brizé, è la storia di due persone che si ritrovano dopo 15 anni, in una cittadina della Bretagna. Lei, Alice, è andata a vivere lì dopo essersi sposata, ha una famiglia in apparenza felice, un marito che la ama e una figlia.

Le serie televisive

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di Laura Maria Di Forti Una volta esistevano gli sceneggiati. Romanzi di scrittori famosi, da quelli di casa nostra ai russi e agli inglesi, venivano sceneggiati in quattro, sei, otto puntate rigorosamente trasmesse una a settimana. L’attesa, d’obbligo, era forzatamente digerita dall’intera famiglia che, a dirla tutta, non aveva alternative: esisteva un solo canale.

Belve

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di Laura Maria Di Forti Ultimamente mi sono appassionata alla trasmissione “Belve” di Francesca Fagnani. Un personaggio più o meno noto, più o meno bravo nel destare la curiosità popolare, viene intervistato dalla giornalista che utilizza frasi pronunciate dal malcapitato e brani di interviste precedenti, e viene interrogato su vicende private o sulla carriera.

Le ore di Natale

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di Laura Maria Di Forti Natale è ormai così vicino che si contano le ore e non più i giorni. Roma è angustiata dal traffico, tragitti di venti minuti in auto diventano maratone da un'ora e mezza. Tutti sono impazziti, si dimenano per gli ultimi regali da acquistare, i visi sono stravolti, i negozi affollati, le file lunghissime.

La porta aperta

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di Marina Zinzani “Le opinioni e i problemi degli altri possono essere contagiosi. Non auto sabotarti assumendo involontariamente atteggiamenti negativi e controproducenti attraverso i tuoi amici.” (Epitteto) Le relazioni umane sono complesse, fatte di porte comunicanti. Il capo che arriva di cattivo umore la mattina crea nervosismo e ansia fra i suoi dipendenti; almeno uno di quelli, forse il più sensibile, si porterà a casa la sera quella vibrazione fatta di pensieri negativi, di recriminazioni rimaste silenziose sul lavoro, si porterà a casa la frustrazione.

L'influenza degli altri

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di Marina Zinzani “Non sprecare il tuo tempo in cose che non sono sotto il tuo controllo.” (Epitteto) Ci sono persone che dipendono da noi, legate in modo diretto o in modo più sottile. I nostri umori si trasformano in malesseri anche fisici, o perlomeno psicologici, offuscando le giornate. Non si vede più un giorno di sole, l’opportunità che può esserci in un mattino da riempire con cose interessanti. 

La politica e la ricerca del bene comune

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(a.p.) Le dimissioni del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, hanno creato un’agitazione inconsueta. Sono le conseguenze possibili del gesto ad animare il dibattito. E a limitarlo. Ci sarà una discesa in politica dell’uomo che finora ha guidato la macchina del fisco? La chiave per leggere la decisione è quella, adottata in tanti altri casi, degli effetti, temuti o auspicati. Stavolta il riferimento è all’area centrista, È questo il motivo per cui la discussione si concentra (e purtroppo si esaurisce) sul tema della ricerca del possibile “federatore”. Si cerca qualcuno di buona volontà che voglia e sappia mettere d’accordo le tante voci stridenti. Si dà per scontata la dissonanza tra i soggetti; così l’unica cosa è sforzarsi di tenere a bada le rivalità e far convivere protagonismi accesi, dato che è impossibile un sentire comune.  La ricerca di questo soggetto è predominante, alterna nomi e ipotesi secondo i momenti. Fin qui si era pensato a Giuseppe Sala, i...

Un mondo d'amore

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di Liana Monti Distruggere? No, proteggere! Eliminare è facile Ma terribile. Basta una sola parola Detta al momento ideale Per innescare la trappola Con conseguenza letale. Invece di pretendere E a tutti i costi voler vincere E diffondere continuo terrore Sarebbe meglio darsi da fare Per potere generare Un mondo dove regna l’Amore.

In difesa della Costituzione

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(Angelo Perrone. Riprendiamo il documento conclusivo, frutto di unanime condivisione e di sentito impegno civile, in nome del senso profondo della giustizia nel nostro Paese.) Un applauso corale dei circa 700 presenti all’assemblea generale straordinaria dell’Associazione nazionale magistrati segna l’approvazione della mozione sulla riforma costituzionale per la separazione delle carriere dei magistrati. Una riforma su cui l’Anm “esprime un giudizio fortemente negativo” perché “non è una riforma della giustizia, che non sarà né più veloce né più giusta, ma una riforma della magistratura che produrrà solo effetti negativi per i cittadini”. 

Parole che vibrano

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di Maria Cristina Capitoni Sale su dietro il palato  dalla gola aperta  fino alla radice del naso  quella parola senza alcun significato  la vedo vibrare dietro gli occhi chiusi fra la mente e il buio ha un suono familiare  che non ho dimenticato.

Il problema dell'altro

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di Marina Zinzani “Se qualcuno ti fa del male, ricorda che è lui ad avere un problema, non tu.” (Epitteto) Se una persona trova normale ferirne un’altra, con un’azione, una frase, un atteggiamento, dovrebbe guardarsi allo specchio.  Il prendersela con un’altra persona, in modo gratuito, suggerisce il torbido, l’essere vigliacchi, perfino il sottile piacere nel vedere la sofferenza altrui.

Giubileo, e il corno d'ariete

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di Laura Maria Di Forti Roma è abituata ai pellegrini. Da sempre essi sono, almeno in parte, l’anima della città. Nel Medioevo scendevano dai vari paesi europei, ma talvolta giungevano anche dall’Africa e dall’Asia, per venerare i luoghi di culto, il sepolcro di Pietro e le sacre reliquie e meritare il Paradiso. Erano viaggi che duravano mesi, se non addirittura anni.

Il dono della vita

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di Marina Zinzani “Non dire mai di una cosa: “L’ho perduta”, ma “L’ho restituita”. Tuo figlio è morto? È stato restituito. Tua moglie è morta? È stata restituita. Il tuo campo ti è stato tolto? Anch’esso è stato restituito. (...) Per tutto il tempo in cui questi beni ti sono dati, prenditene cura come se non appartenessero a te, come fanno i viaggiatori in una locanda.” (Epitteto)

Il tempo che rimane

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di Marina Zinzani Pedro Almodovar ci regala un film diverso dai precedenti. “La stanza accanto” è un viaggio dentro un’amicizia e dentro la scelta terribile di una donna.  Il film, vincitore del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, racconta di due amiche, Martha ed Ingrid, che si ritrovano dopo anni. Martha, malata terminale di un tumore, chiede ad Ingrid di passare con lei i suoi ultimi giorni. 

Roma, tra cantieri e vitalità

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di Laura Maria Di Forti Roma è un cantiere a cielo aperto. Il centro storico è invaso da impalcature, divieti di accesso non solo per gli autoveicoli ma anche per i pedoni. Insomma è tutto recintato, vietato, proibito, è tutto sottosopra, provvisorio, in attesa. Di cosa? del giubileo.  Roma vuole mostrarsi più bella, ripulita, accudita. Come non mai. Ma perché danno tanto fastidio queste impalcature?

Presentare il libro

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La magia dell’incontro di Liana Monti Sono stata alla presentazione di un nuovo romanzo. Un’area apposita era stata predisposta per questo evento all’interno di una libreria. Sedie poste in fila per ospitare i partecipanti e di fronte due sedie destinate una all’autore e l’altra a colui che lo avrebbe presentato e intervistato.

Natale vicino

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di Laura Maria di Forti Natale è alle porte. Tutte le città sono ormai sommerse da articoli natalizi, addobbi e strenne, alberi veri e finti da decorare, lunghe file di lucine con cui far risplendere le case. Mi guardo attorno e cerco in ogni modo di godere della presenza di tutto l’ambaradan di palle colorate e fili dorati, vasi con stelle di Natale rosse o bianche, candele profumate di arancia e cannella e puntali dorati da mettere sull’albero.

Rosa

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di Liana Monti Gli regalò una rosa Con un biglietto Scritto di getto Con energia silenziosa. Aveva foglie verdi E spine pungenti Come lame taglienti Sui loro ricordi. Una goccia di sangue Dal foglio assorbita Come il dolore nella vita.

Lampi di cielo

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di Maria Cristina Capitoni Da quel posto  vedevo palazzi  incorniciare un cielo  rimasto solo ci torno spesso  e non so perché  non è un ricordo confuso  ma un preciso momento  in un tempo più ampio di leggerezza interrotta dal cemento.

Vivere bene

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di Marina Zinzani “Qualsiasi persona capace di farti arrabbiare diventa tuo padrone; egli può farti arrabbiare solo quando tu permetti a te stesso di essere disturbato da lui.” (Epitteto) Vivere bene è stare lontani dai cattivi pensieri, dalle cattive persone, da chi giudica senza conoscere, da chi non ha nessuna reale apertura verso l’altro, alimentando la solitudine, tante solitudini.

Un'altra visione

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di Marina Zinzani “Non sono gli eventi a turbarci, ma le opinioni che abbiamo su di essi”.  (Epitteto) Il pensiero di Epitteto, che non sono gli eventi ma il nostro punto di vista sugli eventi ad essere determinante, è semplice. Almeno in apparenza. In realtà ha una miriade di sfumature, che porta in primo piano il pensiero stoico. È come se il nostro punto di vista avesse un enorme potere: quello di elaborare un evento dandogli il significato che noi decidiamo di dargli, positivo o negativo.

La rottamazione delle persone, idea perversa della politica

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(a.p.) ▪️ Il declino dei 5Stelle riflette il vizio dell’origine, e rappresenta la metafora perfetta delle difficoltà della politica di fronte alle sfide del tempo.  È forte, in un travaglio che dura da tempo paralizzando il movimento, il simbolismo della crisi della politica. È facile riconoscere l’inadeguatezza e l’incapacità di fronte alle sfide più urgenti, a cominciare dal cambiamento. L’ultima partita di Conte contro il garante e fondatore Grillo ha le sembianze della rivolta (parricida) del nuovo contro il vecchio. Ma dopo il fallimento del populismo fanatico, esiste un percorso e Conte è l’alternativa?  La politica ha un’eccessiva impronta personale a discapito delle idealità. La rivalità tra i due sarebbe fisiologica se contenuta nei limiti della competizione dialettica, ma qui trasmoda nell’istrionismo umorale del comico Grillo da un lato e nell’imbarazzante personalismo narcisistico di Conte dall’altro. Ora è proprio questo che caratterizza il nuovo corso del mo...

Voci

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di Liana Monti Una voce gioiosa Al di là della porta E io silenziosa La mente assorta. Avrei voluto bussare Avrei dovuto aprire Mi sono sentita bloccare Avrei voluto sparire. L’impeto di urlare Con la rabbia nel cuore Doveva uscire

Viaggiare

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di Laura Maria Di Forti È su una semplice maglietta di cotone che ho letto una delle frasi più belle sul viaggio: “ Il viaggio è sentirsi a casa cambiando posto, per tornare a casa e sentirsi cambiati .” Ed è vero perché viaggiare significa innanzitutto aprire la nostra mente ma anche il cuore a ciò che ci è sconosciuto e quindi, in un certo senso, a ciò che ci fa paura proprio perché diverso, estraneo, perché è inusuale e fuori dal nostro controllo.

Maschere

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di Laura Maria Di Forti “L'uomo è poco sé stesso quando parla in prima persona. Dategli una maschera e vi dirà la verità” (Oscar Wilde) I social media, ovverossia tutti i siti e le applicazioni che basano la loro esistenza sulla comunicazione e la condivisione di contenuti, immagini, filmati di vita vera o appositamente costruita, sono una ricchezza solo se si riesce ad usarli con parsimonia e con la saggezza di vecchi filosofi.

I racconti della maturità di Anton Čechov

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di Liana Monti   Storie di apparente normale vita quotidiana. Gente che lavora, persone che si sposano, il tempo che passa. Sei racconti, sei storie, sei drammi. Ognuno di essi parte da un contesto in cui le vicende sembrano tranquille. Poi in ognuna il protagonista rivela lentamente il percorso di vita che sta seguendo, i suoi desideri, le speranze, i progetti per il futuro.