di Marina Zinzani
“Qualsiasi persona capace di farti arrabbiare diventa tuo padrone; egli può farti arrabbiare solo quando tu permetti a te stesso di essere disturbato da lui.” (Epitteto)
Vivere bene è stare lontani dai cattivi pensieri, dalle cattive persone, da chi giudica senza conoscere, da chi non ha nessuna reale apertura verso l’altro, alimentando la solitudine, tante solitudini.
Vivere bene è uscire da un luogo oscuro, o fatto di luci apparenti, da una situazione che porta via la linfa, piano piano, lasciando solo, alla fine, un sottile vuoto.
Vivere bene è raccogliere: sentire che l’attenzione data alla nostra anima dà i suoi frutti.
Vivere bene è ringraziare: quello che la vita di buono ci ha dato, le persone che ci ha fatto incontrare e che ci hanno donato qualcosa, i nostri sogni realizzati, anche se in parte. Anche il ringraziare per i nostri fallimenti, i nostri errori e i sogni spezzati, perché siamo sopravvissuti e siamo ancora vivi dentro, ed abbiamo sviluppato la forza.
Vivere bene è il patto segreto con noi stessi: io ci sono, dice la nostra anima, e noi l’ascoltiamo, amica magica che non ci tradirà mai.
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