mercoledì 4 dicembre 2024

Viaggiare

di Laura Maria Di Forti

È su una semplice maglietta di cotone che ho letto una delle frasi più belle sul viaggio: “Il viaggio è sentirsi a casa cambiando posto, per tornare a casa e sentirsi cambiati.”
Ed è vero perché viaggiare significa innanzitutto aprire la nostra mente ma anche il cuore a ciò che ci è sconosciuto e quindi, in un certo senso, a ciò che ci fa paura proprio perché diverso, estraneo, perché è inusuale e fuori dal nostro controllo.
Le abitudini ci danno sicurezza, vedere gli stessi luoghi e le stesse persone è per noi rassicurante. Il diverso da noi, l’inaspettato e tutto ciò che non conosciamo, ci rende sospettosi ma, e qui sta il bello, non sempre la paura ha una sua ragion d’essere.
Un tempo era molto più difficile immaginare persone e luoghi diversi dalla nostra cultura e dalla nostra sfera di controllo, ora i mezzi di comunicazione hanno enormemente rimpicciolito il mondo, ce lo hanno fatto conoscere, ci hanno mostrato zone che la nostra fantasia neanche immaginerebbe.
L’importante, quando si viaggia, è avere il cuore pronto alla meraviglia e la mente aperta all’ignoto che poi, a ben vedere, non sempre è oscuro o minaccioso: il più delle volte, anzi, esso è portento, qualcosa di prezioso, ci incita a cambiare prospettiva e a guardare con gli occhi di un bambino, cioè con stupore, incanto, con la consapevolezza che, tornando a casa, saremo cambiati, saremo migliori perché la conoscenza è sempre un arricchimento.

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