mercoledì 15 aprile 2020

Famula empia

La domenica con i suoi riti e i suoi obblighi. A servizio balordo di scopa e stracci? L’abbaglio di trascurare l’ozio

di Bianca Mannu

Non la domenica di tutti -
ma la domenica che mi si annuncia
tale fin dal giorno prima
salendo a sbuffi la sommità dell’alba
mi volta le spalle dal principio
e m’inganna con sogni clandestini
Senza badare a me
allarga le sue vesti
e procede con palpebre pesanti - pigramente -
indecisa sul destro e sul sinistro - oscilla sulla
sfoglia del mezzodì.
Come non fossi già sua connivente
le addebito l’inganno
e le faccio le pulci sull’abbigliamento
Che sia in vestaglia di nuvole
o in spolvero adeguato al vento -
che si presenti in lacrime
o sguaiatamente succinta
per crogiolarsi al sole -
io le dichiaro assoluta indifferenza
e mi fingo massaia al lunedì
Ed è così che la consumo
a suon di scopa e stracci
facendo la spola
tra lo scompiglio delle stanze
e le pertinenze di sgombro
dedotte dal balcone
- Guarda - mi dice - cosa fa la gente!
Io - senza guardare -
mi figuro ciò che già sapevo.
-M..beh?- le faccio.-
Io non son «la gente».
E tu per me
sei solo effetto d’un quoziente
E intanto che vinta - in sudore -
consumo  in perdita la rissa
contro polvere e sporcizia -
mi sorprendo a calcolare
con l’algoritmo dell’addizione algebrica
il profitto scaldato
nella presunzione
E lì conosco
il  madornale abbaglio!
Quante domeniche d’intelligente ozio
ho strangolato
stringendo il mio bavaglio?
Ma è davvero solo mio - lo sbaglio?

Nessun commento:

Posta un commento