(Introduzione a Marina Zinzani) Il Natale non è solo luci e festa; è il momento dell’anno in cui il bilancio tra chi c'è e chi è andato via si fa più netto. In questo commento al pezzo di Angelo Perrone, “Addobbi di festa, e l’emozione di quel senso di vuoto”, Marina Zinzani esplora il tema della sopravvivenza emotiva, trasformando il vuoto delle assenze in una nuova consapevolezza per chi resta.
(Marina Zinzani) ▪️
Sotto i cecchini del destino: il disorientamento delle assenze
Si arriva a fine anno, e in particolare al Natale, in una dimensione che unisce la festa alla malinconia. Il ritrovarsi in famiglia, o con amici, e in sottofondo l’assenza. Anche quest’anno qualcuno ci ha lasciati, anche in modo imprevisto, non aveva l’età perché questo accadesse e niente lasciava presagire ad un’evenienza simile.Il tema dell’assenza porta la commozione e la crudeltà, il disorientamento. Ci si sente come sotto i cecchini di Sarajevo. Ci si sente sopravvissuti. Sopravvissuti a quella che poteva essere una malattia seria, sopravvissuti a qualcosa di pericoloso, a qualcuno che ci ha fatto soffrire.
La lezione dei sopravvissuti: proteggere il proprio centro
I sopravvissuti diventano persone particolari. Imparano che non si deve perdere mai il proprio centro, la propria integrità, che c’è qualcosa di prezioso che non va mai barattato, che va protetto.E gli assenti, quelli che non ci sono più a Natale, dal loro mondo misterioso regalano un nuovo punto di vista: ogni giorno è prezioso, ogni momento è da vivere cercando il meglio, le cose buone.
Il Natale, ponte tra i vivi e i morti
Per chi resta, questo messaggio degli assenti diventa consapevolezza, arricchimento, lotta. E’ la lotta di chi si sente sì sotto i cecchini, natura umana questa, ma ha una vita ancora da vivere e può cercarne particelle di bellezza. Il calore di parole amiche. Un caffè e raccontarsi. Una risata che spazza via la preoccupazione dell’altro.E così il Natale, punto di ritrovo di un anno, che mostra in modo crudele anche i destini, diventa continuazione della vita. Diventa tutto un insieme se si sa leggere, i vivi e i morti, malinconia e calore, perché le leggi del cuore vanno oltre la materia, perché nessuno muore mai veramente, se si continua ad amare.

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