(Introduzione a Maria Cristina Capitoni).
L'inganno della mente
Questi versi ci ricordano che la nostra mente è un palcoscenico perennemente attivo. Solo nel "sonno profondo" questo teatro viene smantellato. L'autrice usa metafore potenti per descrivere la fine dell'affanno quotidiano, indicando nel silenzio l'unica vera forma di rilascio della mente. Tuttavia, l'uso della parola "potenza" nel finale suggerisce che l'inganno del mondo vigile non sparisce, ma attende solo il risveglio per tornare in atto.
La sospensione del teatro interiore
(Maria Cristina Capitoni) ▪️
Solo nel sonno profondo
la mente riposa
ritira il teatro
zittisce gli attori
rilascia lo spazio
al silenzio
finisce l’affanno
ritorna in potenza
l’inganno.

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