(Introduzione a Giovanna Vannini). Dicembre non è solo l'ultimo mese dell'anno, ma il vero spazio della riflessione e del bilancio. Con una leggerezza quasi poetica, Giovanna Vannini ci invita a guardare l'ultimo scampolo di calendario come un tempo "a parte", dove la lentezza è un lusso, e l'attesa del futuro si mescola alla nostalgia del passato. Un piccolo invito a riscoprire il valore dei giorni tra il Natale e l'inizio del nuovo.
(Giovanna Vannini) ▪️ Va in congedo, smaltisce gli ultimi giorni passando per un nuovo Natale. Dicembre è un mese a parte, da solo sembra fare il calendario. Porta bilanci, porta promesse da lasciare in consegna a gennaio, si ripete. Fedele negli anni, nel tempo, quello di ognuno.
Come ognuno ha, il suo dicembre. Se lo rigira tra le mani, se lo guarda, gli vuol bene o male, oppure lo considera alla stregua degli altri undici. Punti di vista, punti di sentire. Mi piace, lascia spazio per perdersi in lentezza se possibile. I giorni che stanno nel mezzo tra il Natale e la fine dell’anno sono i migliori, creano aspettativa, stanno appunto nel mezzo. Vado a leggermi l’oroscopo, magari mi dice qualcosa da non perdere, qualcosa d'importante, magari mi mette un sorriso, un pensiero, un macché in circolo.

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