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⛺ Da brivido: la prima notte in tenda tra cervi, stelle e mistero dello Stelvio

(Introduzione a Valeria Giovannini). L’autrice ci regala un suggestivo racconto della sua prima notte in tenda ad alta quota. Un'avventura nata per amore di suo figlio che si trasforma in un'esperienza primordiale e intensa, dominata dai suoni atavici dei cervi e dall'inquietudine della natura selvaggia.

🌌 La promessa sconsiderata a 1600 Metri

(Valeria Giovannini) ▪️ Mai dormito in tenda in vita mia. Mio figlio vuole passare una notte avventurosa e cosa non si fa per i figli? Così, a 1600 metri di altitudine, nel prato di un maso sperduto in mezzo a boschi nei pressi dello Stelvio e lontano da tutto, lo accontento. È pure il suo compleanno. Mio figlio e io, sua complice sconsiderata, sotto un cielo di stelle.
🦌 I bramiti dei cervi: suoni atavici e il mistero dell'esistenza
Così, in una notte di luna piena, ho sentito, a più riprese, i bramiti dei cervi. Da brivido. Le loro voci sembrano provenire da un'altra dimensione. Dalle profondità abissali della natura più selvaggia. Suoni atavici e primitivi, di mondi lontanissimi e dimenticati. Mondi improvvisamente riaffiorati alla superficie del tempo. Dal sottosuolo della memoria, collettiva. A scuotere le nostre piccole vite. L'illusione di ogni certezza. Di fronte al mistero dell'esistenza.

🐻 Rumori sinistri e la paura incosciente

Poi i campanacci, più rassicuranti, delle mucche in lontananza. L'incredibile aria fresca, rigenerante corpo e spirito. Ma anche rumori sinistri di animali, molti animali e soprattutto molto vicini... Li sentivo correre lungo il sentiero e fermarsi di scatto di fronte alla tenda. Oggetto a loro sconosciuto. Battevo le mani, sperando si dileguassero. E mi sono sentita una madre incosciente. Con il dubbio se prenderlo in braccio e fuggire in casa. Mi sembrava di essere in un libro di Cormac McCarthy. La notte avventurosa. Ah, eccome! Avrei giurato che al calar della notte, avrebbe rinunciato a dormire fuori. Invece è crollato dal sonno subito. Come non succede mai. E ha dormito come un ghiro. Io no.

🌄 L'aurora e la divergenza delle avventure

Una piccola pazzia. Ne è valsa la pena. L'abbraccio con la natura. Il tramonto della luna piena. La brezza notturna. È finalmente le prime luci. Migliaia di uccellini cinguettanti tutt'attorno. L'aurora sul Cedevale in diretta. E mio figlio continuava a dormire profondamente. Ignaro di tutto quello che accadeva intorno. Al risveglio, a giorno fatto, ha avuto il coraggio di dirmi che non è stata una notte avventurosa. E pensare che invece io ho vissuto la sensazione di aver visitato qualche antica tribù del Paleolitico.

Commenti

  1. È stato detto che in tutti esiste una piccola scintilla di follia che non si deve perdere. Valeria dimostra di averla custodita e ravvivata nell'amore per il figlio.

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