di Marina Zinzani
(Commento di Angelo Perrone)
(ap) È dedicato a
padre Daniele Badiali, da Faenza, questo racconto.
Il terrore attraversa
il nostro tempo, fa strage di vite innocenti, violenta le anime di tanti, e
insieme rapina il diritto ad una esistenza serena ed operosa. Non solo a Parigi
e Bruxelles, ma in tante parti del mondo. Ovunque l’uomo è barbaramente ucciso, perseguitato,
umiliato od offeso. Pone interrogativi che lasciano sgomenti e rimangono senza
risposte. Come è possibile? Cosa spinge l’uomo (perché anche i terroristi lo
sono, nonostante tutto) al male atroce, assurdo, intollerabile, incomprensibile
per la mente umana?