sabato 30 marzo 2019

La principessa delle meraviglie

Joan Mirò
Il dialogo di un nonno con la sua nipotina: come trovare la felicità? Le magie che possono aiutare

di Marina Zinzani

“Guarda, guarda in cielo, le vedi le stelle…”
“Devi raccontarmi quella storia, nonno.”
“Quella della principessa che è salita su una stella e guarda il nostro piccolo mondo, ed ogni tanto scende, portando meraviglie?”
“Sì, quella.”
“Cosa vuoi che ti racconti?”
“Parlami delle sue meraviglie, nonno.”

Il soffio dell'amore

Tanti modi per dire: ti amo. E può servire persino il silenzio

di Paolo Brondi

Accade sempre così, un gran mare di malinconia si apre quando un amore finisce. Lo dicono anche i versi di un grande amatore: “E noi che pensiamo la felicità / come un’ascesa, ne avremmo / l’emozione / quasi sconcertante / di quando cosa ch’è felice, cade..” (R. M. Rilke).

martedì 26 marzo 2019

Sul finire dell'estate

Musica, un prato profumato, la magia del tramonto: l’incontro con quella ragazza

di Paolo Brondi

I giovani di allora, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ballavano all’aperto, alle spalle della collina dove c’era una pista da ballo, al canto e alle musiche di Carnevale di Venezia, Ciribiribin, Gelosia, Tango delle rose, Sul bel Danubio blù, La Cumparsita, Tango del mare, Violino tzigano, La Vedova allegra.

Lontano dal cuore

Il rapporto con i sentimenti, le ragioni del cuore

di Maria Cristina Capitoni

Uscii dal cuore
Per necessità
O almeno così mi parve
poiché questo è ciò che dissero
Stanne fuori e non ti pentirai
Mi allontanai appena
Di un secondo

lunedì 25 marzo 2019

E m'incontro


L’immagine dell’acqua che scorre veloce tra erbe e sassi evoca una piacevole sensazione di libertà

di Bianca Mannu

E m’incontro
col canto umido
d’un’acqua giovane
puerilmente spavalda
dell’innocenza fresca
che non conosce
il proprio fine.

domenica 24 marzo 2019

Momenti di rara felicità

Il benessere interiore, l’animo che impara a vibrare di tanti attimi di felicità

di Marina Zinzani

La schiuma della birra sulle labbra
la pizza che sta arrivando in tavola, che profumo
il dolce che promette meraviglie,
le scarpe nuove, eleganza
la musica che non ti aspettavi, armonia pura
l’erba bagnata, il suo profumo, uscire dopo la pioggia

Al tepore della sera

Il misterioso dondolio della vita, tra lucciole e cicale

di Paolo Brondi

Che strana vita, la vita di quell’uomo! Era importante e noto, ma si teneva in disparte: lontano dai traffici dei molti amori e di innumerevoli formali conoscenze. Donava tutto sé stesso alla funzione esercitata, con enorme rispetto dei suoi pazienti che lo attendevano, quotidianamente, nell’ospedale ove era primario.

giovedì 21 marzo 2019

Trascolora la paura

Volare oltre i pensieri, quel bisogno di libertà

di Maria Cristina Capitoni

Piegato al giogo della disciplina
Un tempo stretto
E poi di nuovo in volo
Si cresce a strati
Sovrapposti e disordinati
Fino a che

Insistendo oltre il timore
Cambia anche la frequenza

mercoledì 20 marzo 2019

Dialogo sulle cose da fare

Greta Thunberg
I giovani si ribellano e chiedono conto agli adulti della loro inerzia: perché?

di Marina Zinzani

“Ho voglia di fare una passeggiata oggi, c’è il sole, si sente la primavera.”
“Lo so, è bellissimo questo periodo, gli alberi in fiore, si sente voglia di fare, di andare al mare, di stare in mezzo alla natura, prima che arrivi l’estate, e allora le giornate possono diventare un incubo.”

venerdì 15 marzo 2019

L’arte che salva la vita


Tre amiche in vacanza a Venezia: allegria e incubo

(ap) Esce “Linda” (DelosDigital, 2019) il nuovo romanzo di Marina Zinzani, collaboratrice di Pagine Letterarie. Un viaggio a Venezia, città meravigliosa e piena di fascino: tre amiche decidono di concedersi qualche giorno di vacanza per festeggiare la guarigione di una di loro, Linda, che aveva combattuto contro una grave malattia. Sarà un periodo breve ma intenso, di felicità ed allegria, a contatto con l’arte e tanta bellezza, quasi senza pensieri negativi.

Ciottolo grigio

Dalle venature, i segni che portano alla luce

di Florio Frau

Vive ancora il ciottolo grigio
che s’è levigato nel cavo della mano.
Si fa mano e occhio
e il tempo indiscriminato delle presenze
senza radici nel mondo,
ciò che resta del volo dei passeri
nell’instabilità della luce solare.

giovedì 14 marzo 2019

Buon giorno

In cima alla montagna, tra ceppi trasformati in cenere e cocci di terracotta, un incontro

di Giovanna Vannini

Erano ore che camminavo. Il sentiero si era mostrato impervio fin dall'inizio della mia avventura ma giunto in cima alla collina vidi le sagome di alcuni tetti. Un piccolo abitato rurale; il camino che fuma all'orizzonte, il sole nascente del primo mattino, che aveva iniziato a risplendere sulle cime marcate e spoglie del massiccio Pratomagno casentinese. Cosi, decisi di scendere.

mercoledì 13 marzo 2019

Dialogo sulla mimosa

Un dialogo insolito sulla vita delle donne, prendendo spunto dal fiore a cui è più legata l’immagine femminile

di Marina Zinzani

“Senti il profumo di questa mimosa…E’ un fiore bellissimo, che richiama il giallo del sole, la luce.”
“Ricorda anche il dolore delle donne, la fatica, il loro sacrificio quotidiano. E sfiorisce…”
“Sfiorisce come le donne, dici? Ma non c’è un tempo per sfiorire. Se tu hai interessi e vitalità, non sfiorirai di certo.”

martedì 12 marzo 2019

Perché ci attrae la mancanza di confini

Come ricorda Giacomo Leopardi, l’immaginazione ci spinge verso l’infinito. E' motivo di felicità oppure di angoscia?

di Catia Bianchi

La convinzione leopardiana che l’inclinazione umana verso l’infinito sia istintiva e che dunque tutto quello che è indefinito (lo spazio senza confini) produca piacere deriva dal concepire la vita come un qualcosa di circoscritto nello spazio e nel tempo, qualcosa che ha una fine. Una tale rappresentazione dell’infinito attiva l’immaginazione, fonte di piacere e serenità.

Ore del pomeriggio

Pensieri e sensazioni ad una certa ora del giorno

di Giovanna Vannini

Ci son certe ore del pomeriggio così malinconiche. Il sole sta per tramontare, tu ti perdi nei meandri della mente, anche se il sorriso alberga sulle labbra, anche se il giorno ti ha soddisfatto.

L'assenza così devastante

La difficoltà di rimettere insieme i pezzi, dopo il trauma della rottura

di Cristina Podestà
(Commento a Le voci di dentro, PL, 9/3/19)

L'introspezione psicologica resta una caratteristica fondamentale per conoscere meglio se stessi e il mondo. Federica diventa donna forte ed autonoma attraverso la sofferenza, lo struggimento del ricordo, e la difficoltà di reinventarsi una vita da single in cui la privazione di Luca è talmente forte da tramutarsi in una presenza invasiva con la sua assenza.

lunedì 11 marzo 2019

Il profumo di te


La mattina al risveglio, un gesto. Di affetto e paura

di Maria Cristina Capitoni

Del vento dietro te
Di questo hai paura
Mi dicesti
T’ho sognato la mattina presto
Aggrapparti a me
E a tutto il resto
Per poi piangere in silenzio

Ad un figlio

Scarpe robuste, zaino capiente. E ciò che può orientarti nel cammino

di Marina Zinzani

Se devi andare lontano, devi avere scarpe robuste, che ti proteggano dal freddo, dai pericoli. Se devi andare lontano devi avere uno zaino capiente sulle spalle, con dentro cose preziose che  ti aiutino a sopravvivere se manca il cibo, l’acqua, e non solo. Anche libri devono esserci, anche istruzioni per creare lampade magiche, perché provare ad accenderne una, in un certo momento, potrebbe salvarti.

sabato 9 marzo 2019

Le voci di dentro

Affrontare l’abbandono: i ricordi, le domande, lo sguardo verso il futuro

di Paolo Brondi

Federica non attraversava un bel periodo, ma in quel giorno sentiva un presagio di cose nuove. Uscita dalla doccia, apprezzava il conforto della sua casetta, pensando e ripensando che da quando aveva scelto di vivere sola, non si era rinchiusa a riccio, ma aveva ritrovato in sé i sentimenti più reconditi, riprendendo a godere di ogni attimo della vita: il rumore del mare, la pioggia, la rugiada, il canto degli uccelli, il profumo dei fiori.

venerdì 8 marzo 2019

Naufragare

Sardegna (foto ap)
Ogni tanto abbiamo bisogno di lasciarci andare ai sogni, di spaziare con la mente, come suggerisce Leopardi

di Marina Zinzani

L’orizzonte limitato è una sciagura, a volte. Si preserva l’animo da delusioni, da salti nel vuoto, e si pensa che sia un bene avere i piedi ben saldi a terra. Ma l’uomo ha anche bisogno di sogni, di andare oltre quel muro che tanto ci condiziona, il muro quotidiano dei limiti, delle fragilità, delle paure, delle ossa rotte, ha bisogno di immaginare che ci sia altro.

Castelli che cadono

E’ facile ferire l’altro nei sentimenti più intimi: la carezza di cui abbiamo bisogno

di Marina Zinzani

Castelli che cadono all’improvviso, uno sfacelo, la costruzione di una vita, cade tutto, cade tutto. Non sanno gli altri dell’amore ferito, non sanno del dolore segreto. Risollevati, piccolo cuore, non ascoltare nessuno.

Eroi perduti

Tempio degli eroi, di A. Dell'Ira
Nel pubblico, ma anche nel privato, a volte perdiamo il momento giusto per agire

di Marina Zinzani

Dirlo dopo, quando la tempesta è passata.
Far finta di niente.
Girarsi dall’altra parte.
Non dire quello che si pensa.
I volti del dubbio, della paura, dell’impotenza. Dell’opportunismo.
Strade impervie, quelle del coraggio.

giovedì 7 marzo 2019

Rinascere

Poter ritornare sui propri passi, e scoprirne eccessi e infedeltà

di Bianca Mannu

Ri - nascere
in un battito di ciglia
per il lancio d’un quasi niente
composto di carbonio e d’acqua
a sdrucciolare nelle gole
delle parole liquide  
a indietreggiare verso il domani
senza un dove’ cogliere
presagi postumi
come cuscini di fiori preventivi
per finalmente annusare -
da vivi - la fine della storia 

Dalla sofferenza alla libertà

La casa di Leopardi a Recanati
La poesia di Giacomo Leopardi, cammino di vita

di Maria Cristina Capitoni

Solo una profonda sofferenza e conseguente ricerca di sollievo poteva produrre una tale sublimazione, libera dagli schemi ma così musicale, un mantra, la cui recitazione inaspettatamente spalanca la porta delle stelle. O almeno questo successe a me, che intenta a mandar a memoria i versi, fui sopraffatta dalla dimensione espressa dal contenuto, compresa solo in quel preciso momento.

mercoledì 6 marzo 2019

Duecento anni insieme: L'Infinito di Leopardi, poesia senza tempo

Giacomo Leopardi
“L’infinito” di Giacomo Leopardi compie duecento anni: conserva la magia di saper raccontare l’inquietudine eterna dell’uomo, tra bisogno di infinito e consapevolezza dei propri limiti

(ap*) In Italia e all’estero, è previsto un fitto programma di manifestazioni nel 2019 per il bicentenario de L’infinito, la più nota delle poesie di Giacomo Leopardi. Dal Centro studi leopardiani di Recanati all’Accademia mondiale della poesia, una moltitudine di iniziative. Letture e riflessioni, ma anche musica, mostre, rappresentazioni teatrali, persino sperimentazioni culturali, ritrovi amicali e percorsi sportivi: uno sciame di occasioni eterogenee per festeggiare l’idillio che dopo due secoli continua a smuovere emozioni.

Riconoscersi dentro


Quando lo scrittore sa raccontarci qualcosa di noi

di Catia Bianchi
(Commento a La donna della spiaggia, PL, 5/3/19)


Leggere dà la possibilità di sognare, ma anche di immedesimarsi nel protagonista della narrazione, in una specie di distacco dalla realtà. Capita spesso di leggere un libro o di guardare un film ed essere travolti dal racconto. “La donna della spiaggia”, invece, ha il potere di sconvolgere: le parole dello scrittore si affacciano nella mente come fossero diagnosi di uno stato d'animo, che il lettore riconosce come proprio.

Oltre le onde

Sardegna (foto ap)
Quella sensazione di inquietudine, in riva al mare

di Marina Zinzani

Vento fra i capelli
solitudine e mare
cani che abbaiano sulla spiaggia
chiudi gli occhi e vedi
dimmi
cosa c’è oltre quelle onde

martedì 5 marzo 2019

La donna della spiaggia

Un sibilo, una pallottola, nella periferia della città: una donna e la paura

di Paolo Brondi

La giovane donna della spiaggia, Cristina, nel suo monolocale a Siena, continuava a fumare sigarette e a consumare l’ennesimo caffè, attendendo. Doveva risolvere il suo problema. Lui, di sicuro, l’avrebbe seguita. Non aveva scampo! Decise infine di uscire. Indossò camicetta con sopra una maglia pari collo ed un paio di jeans e così si presentò al bar Nannini per una breve consumazione.

lunedì 4 marzo 2019

Due valigie

La ragazza con la valigia, con C. Cardinale
Una giornata come le altre, come troppe altre, senza luce

di Giovanna Vannini

C’è odore di pranzo, la finestra è aperta a libro, la cappa aspirante sopra ai fornelli gira al massimo. Fa rumore, disturba il silenzio prima del rientro. Marzo porta luce, le giornate allungano e il giardino di casa esposto a nord, s’illumina dei primi raggi di sole. Celeste in cucina si muove piano, cadenza i passi. Conosce a memoria quanti ce ne sono dal piano cottura al frigo, dal frigo alla dispensa, dalla dispensa al lavello.