di Marina Zinzani
Soli con sé stessi
in una voragine
gli affetti parlano
ma sono echi in lontananza
il grigio ovunque
sentirsi come scesi da un treno
in una città sconosciuta
i giorni e il tempo
diventano cose vuote
quel tempo che tanti
avrebbero anelato di avere
figure sbiadite