lunedì 23 dicembre 2013

Grazie, Babbo Natale

Racconto di Vespina Fortuna

Ormai eravamo quasi alle porte di dicembre ma Babbo Natale quest’anno non aveva proprio voglia di distribuire i regali. Era troppo triste per tutti i bimbi che aveva visto portar via dalla furia delle acque e del vento nelle Filippine, per quelli affogati nel mare a pochi metri da Lampedusa, ai quattro piccoli travolti dall’alluvione in Sardegna, alle migliaia di bimbi affamati e a tutti quelli cui insegnano ad imbracciare un fucile più alto e più pesante di loro.

domenica 22 dicembre 2013

La casa in collina


Racconto di Paolo Brondi

Il vino, di un bel rosso rubino, gorgogliava scendendo dal fiasco impagliato, e le due grandi coppe titillavano nel riempirsi e Giulio e Irene si scambiarono un brindisi spontaneo e sincero. «Questo vino, Irene è veramente oblio dai mali! Non scalda solo il corpo, ma anche l’animo e ridona entusiasmo. Non le fa questo effetto?». Irene non rispose, ma lo guardò: era lo sguardo di una donna ammirata dall’uomo che aveva dinanzi, un uomo che le appariva affascinante nel portamento, nell’asciuttezza del corpo, e dotato di una muscolatura di cui la stretta di mano faceva presagire elasticità e freschezza; ne ammirava il viso, dalle linee pure, forti e delicate; gli occhi, dorati di verdi pagliuzze e le tempie appena striate di bianco.

mercoledì 11 dicembre 2013

Tango delle rose in Versilia



Racconto di Paolo Brondi

Il festival di Villa Melzi era tutto all’aperto: nel parco, assai esteso e prossimo al mare versiliese. Il buio era sciolto in luminosità diffusa e suadente, arieggiata da numerosissime lanterne e da fiaccole antizanzara, dal dolciastro sapore di geranio, e su tutto scendeva il soffuso chiarore della luna piena.

venerdì 22 novembre 2013

Goccia di pioggia


Poesia di
Vespina Fortuna

(ap) Può diventare una “bomba d’acqua” che provoca morte e distruzione, la pioggia. Come nei giorni scorsi in Sardegna, dove l’uomo non ha avuto cura di sé, né rispetto per gli altri. Eppure se, in tutti, non fosse andata smarrita la percezione della terra come bene comune da salvaguardare senza violarne le regole naturali e giuridiche, forse potremmo tornare a vedere la pioggia nelle piccole meravigliose gocce che la compongono. Non terrificante minaccia per la vita e le case, o irrisolto argomento di polemica politica. Ma spunto di un semplice verso, per una poesia ispirata alla tenerezza e alla struggente malinconia.

mercoledì 13 novembre 2013

La stagione del borgo antico




Racconto di Paolo Brondi

Giulia, il suono delle campane pare giungere più greve ora che il buio s’accampa precoce sull’ultima chiarità e induce al sospeso parlottio della mente ove il pensiero si scioglie, ormai, tra indefinite attribuzioni. Sembra verità la nostra appartenenza se non a ciò che è assenza, tempo perduto per sempre, per cui recuperare il passato non guarisce affatto, ma ci riconsegna al suo dominio, silente, superato, incontrovertibile.

sabato 9 novembre 2013

Emigrazione italiana in America, una storia da raccontare



(ap) Come eravamo, come siamo diventati. Oltre 500 immagini sono raccolte in un libro appena uscito, “Trovare l’America” (Anniversary Books Editore). Un documento che, soprattutto per mezzo di straordinarie fotografie, prova a descrivere la storia dell’emigrazione italiana dall’altra parte dell’oceano per più di un secolo sino ai giorni nostri. 

mercoledì 6 novembre 2013

Venezia, la laguna violata

(ap) Stop all’accesso delle grandi navi a Venezia. Gabriele Muccino, regista e sceneggiatore di tanti film (L’ultimo bacio, 2001; Ricordati di me, 2003; La ricerca della felicità, 2008; Sette anime, 2008; Quello che so dell’amore, 2012) è il promotore di una petizione (www.change.org), rivolta agli amministratori pubblici - e a tutta l'opinione pubblica -, per sollecitarne l’attenzione  sulla necessità della salvaguardia di Venezia, una città “costruita su fondamenta in legno millenarie”,  di fronte al rischio enorme che corre in questo momento, l’ennesimo. L’ingresso in laguna delle grandi navi turistiche e il loro attracco ad un palmo dalla terra-ferma minacciano ogni giorno quelle fragili fondamenta. Ecco le sue parole:

mercoledì 30 ottobre 2013

Federico Fellini, il dolce sogno della vita



(ap) Cosa ci manca di Federico Fellini?  “La sua giacchetta, un orecchio, un pezzo di naso?”, si è chiesto ironicamente Roberto Benigni, che aveva lavorato con lui a La voce della luna, e ne era rimasto amico. Non solo queste piccole cose. “Mi manca invece proprio tutto: il fatto di parlargli, il fatto di come ti guardava, tutta la persona intera”, ha osservato commosso il comico, per una volta fuori dei panni del toscanaccio irriguardoso.


sabato 26 ottobre 2013

Wilhelm Brasse, fotografo del male


(Pubblichiamo un estratto dell’articolo di Michele Smargiassi, apparso su Repubblica, 26 ottobre 2013)

Come il Crematorium, anche lo studio fotografico di Auschwitz era organizzato per smaltire con rapidità ed efficienza un numero elevatissimo di corpi. 

giovedì 17 ottobre 2013

Amnistia, o riforme per la giustizia




 (ap) Ancora si parla di amnistia e indulto in questo paese? Sarebbe il 36° provvedimento di questo tipo nel solo dopoguerra. In media, uno ogni due anni, l’ultimo adottato nel 2006. Non esiste altra via di uscita di fronte al disumano sovraffollamento nelle carceri? 

domenica 13 ottobre 2013

Sapori antichi nell'ora del vespro


Racconto di Paolo Brondi

La lasciò ad attenderlo ed entrò in chiesa nell’ora del vespro, mentre un coro di giovani intonava preghiere, sul ritmo di un organo antico e con voci armoniose e incantevoli. Nicola amava respirare quei suoni, quel sapore d’antico che, forse, gli permetteva di recuperare la memoria del suo passato, ogni volta di più e con straordinaria vivezza. 

sabato 12 ottobre 2013

Manifestare per la Costituzione


Una manifestazione per ribadire l’applicazione dei principi stabiliti dalla nostra Costituzione, da troppo tempo disattesi. 

mercoledì 9 ottobre 2013

L'amico, che cammina



Il mio amico cammina
che sembra un pendolo
attraversa la strada
e tutti lo guardano
in questo mondo veloce si muove a fatica
ma tu guarda che razza di scherzi ti fa la vita

lunedì 7 ottobre 2013

Gentilezza in una storia d'amore

di Cristina Podestà

(ap) Il racconto “I falò di San Giovanni” (http://angeloperrone.blogspot.it/2013/10/i-falo-di-san-giovanni.html) ha suscitato l’apprezzamento garbato di una lettrice.

Una bellissima e delicata storia d'amore! Veramente mi complimento per una descrizione gradevole e gentile, per il dolore straziante di un distacco non voluto ma costretto e che, tuttavia, non lascia odio né asprezza di sentimenti, ma fa sgorgare dal cuore una lettera piena di soavità.

martedì 1 ottobre 2013

I falò di San Giovanni


Racconto di Paolo Brondi

Enia, mia piccola, dolce Enia, nemmeno un saluto in quel fatale giorno, dopo il falò di S. Giovanni… neppure un gesto d’affetto, più pudico che mai, testimonianza della purezza del nostro sentire, scambiato invece per colpa insanabile di donna trasmessa alla figlia. 

giovedì 26 settembre 2013

La nostra vera casa



di Ajahn Chah


Chiunque può costruire una casa di legno e mattoni, 
questo tipo di casa non è
 
la nostra vera casa, è soltanto nominalmente nostra.
 
È una casa nel mondo e segue le regole del mondo.
 

lunedì 23 settembre 2013

domenica 22 settembre 2013

Fiumi della vita



Racconto di Paolo Brondi

Al professor Pruni, ordinario di psichiatria, di età vicino alla cinquantina ma con fisico giovanile e atletico , dopo la morte della madre, la malinconia sempre più ombreggiò i giorni, vinto da un dolore che tutto oscurava.

venerdì 20 settembre 2013

Al di sopra della legge, il ritorno di Andrej Vishinsky


Interventi di
Rodolfo M. Sabelli, Presidente dell’Associazione nazionale magistrati, 18/9/13, e di
Massimo Giannini, su Repubblica 19/9/13

mercoledì 18 settembre 2013

Benigni: Innamoratevi!... A lezione di poesia ed amore

di Roberto Benigni
(Commento di Angelo Perrone)

(ap) Attilio De Giovanni è lo stralunato docente di letteratura italiana, impersonato da Roberto Benigni, che in una celebre sequenza del film La tigre e la neve (2005) si lancia, davanti ad una platea di alunni prima sorpresi e poi entusiasti, in un sorprendente elogio della poesia, dell’amore, del coraggio. 
Con immagini visionarie e intuizioni comiche, il docente cerca di trasmettere ai ragazzi la sua passione per la poesia. Come gioia dell’animo e persino come progetto di vita in un mondo dilaniato da conflitti ed odi.

Eppure, questa insolita lezione dai toni ironici e affabulatori non contiene solo una appassionata descrizione della potenza dell’amore (nei rapporti individuali) e della durevole forza dell’ottimismo (in quelli sociali e politici).
Essa racconta l’incredibile inseguimento di un sogno a più volti, animato dalla passione per l’arte poetica (sono evocati Montale, Ungaretti, Yourcenar, Borges), e nello stesso tempo dalla ricerca della donna della propria vita, rappresentata da Vittoria, una critica letteraria, insieme oggetto di desiderio e fonte di ispirazione intellettuale, continuamente presente nel proprio immaginario notturno.

Una passione umana destinata a rimanere nella dimensione dell’impossibile e incrociare una cocente delusione? Forse proprio no. Non si deve dubitare troppo della potenza della poesia e di quella dell’amore neanche di fronte a difficoltà insormontabili.
Vittoria aveva promesso di sposare il docente innamorato quando avesse visto una tigre camminare nelle vie di Roma sotto la neve? Nulla alla fine è davvero impossibile e mille sono le risorse della realtà ispirata dall’amore.
Allora, non è solo una coincidenza fortunosa se degli animali feroci, scappando dallo zoo, fuggono per le strade affollate di Roma e se, contemporaneamente, il polline cade dai gelsomini lungo i viali alberati della città dando l’impressione che formi dei silenziosi fiocchi di neve.
(Roberto Benigni) Su, su, svelti, veloci, piano, con calma, non vi affrettate.
 Non scrivete subito poesie d’amore che sono le più difficili, aspettate almeno un’ottantina di anni.
Scrivete su un altro argomento, che ne so… sul mare, vento, un termosifone, un tram in ritardo.
 Non esiste una cosa più poetica di un’altra. La poesia non è fuori, è dentro.
Cos’è la poesia? Non chiedermelo più, guardati allo specchio, la poesia sei tu.
Vestitele bene le poesie.
 Cercate bene le parole, dovete sceglierle.
 A volte ci vogliono otto mesi per trovare una parola.
 Scegliete, perché la bellezza è cominciata quando qualcuno ha cominciato a scegliere, da Adamo ed Eva. Lo sapete quanto c’ha messo Eva prima di scegliere la foglia di fico giusta? Ha sfogliato tutti i fichi del paradiso terrestre.
Innamoratevi.
 Se non vi innamorate è tutto morto.
Vi dovete innamorare e diventa tutto vivo, si muove tutto.
 Dilapidate la gioia, sperperate l’allegria.
 Siate tristi e taciturni con l’esuberanza.

Fate soffiare in faccia alla gente la felicità. Per trasmettere la felicità, bisogna essere felici e per trasmettere il dolore bisogna essere felici.
Siate felici.
 Dovete patire, stare male, soffrire.
 Non abbiate paura a soffrire. Tutto il mondo soffre.
 E se non vi riesce, non avete i mezzi, non vi preoccupate, tanto per fare poesia una sola cosa è necessaria: tutto.

E non cercate la novità. La novità è la cosa più vecchia che ci sia.

E se il verso non vi viene da questa posizione, da questa, da così, buttatevi in terra, mettetevi così.
 E’ da distesi che si vede il cielo. Guarda che bellezza, perchè non mi ci sono messo prima?!
 Cosa guardate? I poeti non guardano, vedono.

Fatevi obbedire dalle parole.
 Se la parola è “muro” e “muro” non vi dà retta, non usatela più per otto anni, così impara!
 Questa è la bellezza come quei versi là che voglio che rimangano scritti lì per sempre..
 Forza, cancellate.

giovedì 12 settembre 2013

Riformando la geografia giudiziaria





(Le foto di Pontedera sono di Franco Silvi)




(ap) Nessun colpo di scena all’ultimo momento. Si chiude davvero. Il 13 settembre è la data ormai segnata per la chiusura di molti uffici giudiziari, tra cui tutte le 220 sezioni distaccate, compresa quella di Pontedera, cui, un anno fa, fu dedicato il “pezzo” Lavorando in una sezione distaccata di Tribunale, pubblicato in questo Blog.

venerdì 6 settembre 2013

La signora Adele al civico 28 di via Grenet



Racconto di Vespina Fortuna


Al civico 28 di Via Francesco Grenet, interno 16/A, accadde un fatto davvero curioso. Mi sovviene solo adesso, dopo tanti anni, chissà perché? La memoria fa scherzi strani, ti cela un avvenimento e poi, basta un niente per riportarti a galla ricordi tenuti sommersi per anni.


mercoledì 4 settembre 2013

500 mila firme in difesa della Costituzione



di Antonio Padellaro, Direttore de "Il Fatto Quotidiano" 


Abbiamo bisogno di almeno 500mila firme entro settembre. 
Una valanga da scaricare sul Parlamento italiano a settembre quando la tagliola per modificare l'articolo 138 della Costituzione e quindi la Costituzione stessa (che sarebbe esposta ai colpi di mano di qualunque maggioranza) potrebbe scattare con il consenso di senatori e deputati nominati dalle segreterie di partito.


lunedì 12 agosto 2013

Sant'Anna di Stazzema, una ferita ancora aperta


(ap) Al ricordo di una umanità violentata dalla furia omicida e al pensiero dell’innocenza offesa, monito entrambi per tutte le generazioni e per tutti i tempi della storia, fu dedicata, su questo blog, la nota del giugno 2012: “Un ricordo, a Sant’Anna di Stazzema”, http://angeloperrone.blogspot.it/2012/06/ricordo-s-anna-di-stazzema-lu.html.
Ora, la Repubblica dedica all’occasione il seguente pezzo pubblicato il 12 agosto 2013.

domenica 11 agosto 2013

Maschere femminili nel Teatro romano di Volterra


(Immagini di Franco Silvi)

(ap) Una sera d’estate, quando la calura offre una breve tregua e sembrano più allettanti il divertimento, la buona cucina, la visione di una manifestazione teatrale all’aperto, può accadere che, a Volterra, un evento insolito attragga l’attenzione e susciti curiosità.

martedì 6 agosto 2013

La riforma silenziosa della Costituzione


(ap) La discussione  pubblica sul tema del cambiamento della Costituzione, sempre più frequente e diffusa,  si è spostata drasticamente dall’esame di alcuni aspetti particolari che attengono all’assetto istituzionale dello Stato e al suo funzionamento (dal doppio passaggio delle leggi nelle due Camere alla natura di ciascuna di esse, al ruolo del premier) alle proposte di questi ultimi tempi,  assai più radicali, che riguardano le modalità stesse di riforma della carta costituzionale, ovvero il meccanismo attraverso il quale possa giungersi a introdurre delle modifiche.

giovedì 1 agosto 2013

Afterhours, un festival per la cultura






(ap) “Hai paura del buio?” Il titolo del più famoso brano, anno 1997, del gruppo rock italiano Afterhours diventa addirittura “manifesto per la cultura” e dà origine ad un festival itinerante che, tra agosto, settembre e ottobre di quest’anno, a Torino, Roma e Milano, vedrà la partecipazione di moltissimi artisti di discipline diverse, dalla musica al cinema, dalla danza alla letteratura, ai fumetti.