sabato 13 settembre 2025

Un equilibrio che richiede vigilanza

(Angelo Perrone) Le aule di giustizia erano impregnate dell’eco dei processi farsa del fascismo quando i costituenti iniziarono a scrivere la nostra Carta. Molti avevano visto con i propri occhi come una magistratura asservita al potere potesse trasformare la legge in strumento di paura. Da quelle ferite nacque una scelta: costruire un sistema in cui la giustizia fosse indipendente, “soggetta soltanto alla legge”, come recita l’articolo 101. Fu un equilibrio lento e faticoso, conquistato con dialogo e memoria delle dittature, che oggi rischia di essere incrinato da riforme frettolose: bastano poche decisioni per intaccare ciò che ha richiesto anni di lotte e visione.

La fragilità del tempo nelle istituzioni
Le regole che sorreggono una democrazia non nascono dall’oggi al domani: sono il risultato di processi lunghi, fatti di compromessi, dibattiti e maturazione collettiva. La Costituzione italiana ne è l’esempio più chiaro: frutto di anni di resistenza e consenso faticosamente conquistato. Questo “tempo lungo” è una garanzia: ogni principio è stato ponderato alla luce della storia e delle derive autoritarie già vissute. Ma ciò che richiede decenni per essere edificato può essere eroso in poche mosse. Una legge mal concepita o una riforma affrettata può incrinare in poco tempo equilibri costruiti con cura, perché le istituzioni democratiche non sono scolpite nella pietra: vivono nella pratica quotidiana, e ogni cedimento diventa precedente per altri arretramenti.

Giustizia indipendente, base della democrazia
Democrazia non significa solo votare, ma soprattutto garantire che le regole siano uguali per tutti e che i diritti possano essere difesi anche contro le maggioranze del momento. Questa garanzia la offre un sistema giudiziario autonomo, capace di applicare la legge senza temere pressioni politiche o economiche. Se i giudici non fossero liberi, la maggioranza di governo potrebbe piegare la legge ai propri interessi, svuotando di senso il principio di sovranità popolare. Come ricordava Piero Calamandrei, la magistratura è “la sentinella della libertà”: senza un giudice indipendente, ogni diritto rischia di diventare un privilegio concesso dal potere. In questo senso, la giustizia autonoma non è un dettaglio tecnico ma l’ossatura stessa della democrazia: assicura che il potere resti soggetto alla legge e che ogni cittadino, forte o debole, possa trovare protezione nello Stato di diritto.

Responsabilità civile e vigilanza
La difesa di questi principi non può essere delegata solo alle istituzioni o agli addetti ai lavori. Ogni cittadino ha il dovere di vigilare, informarsi, partecipare al dibattito pubblico, sostenere chi tutela lo Stato di diritto. Come ammoniva Norberto Bobbio, «la democrazia non è mai un fatto compiuto, ma un processo continuo di conquista e difesa dei diritti». Custodire una giustizia indipendente significa proteggere la libertà: è un compito che riguarda tutti, oggi più che mai.

giovedì 11 settembre 2025

Ombre di settembre

(Angelo Perrone) Era lì, abbandonata su una panchina accanto al ponte: una valigia di cuoio logoro, dimenticata o forse lasciata apposta. Giulia la notò subito, in quel pomeriggio di settembre intriso di silenzi.
Nessun passante, solo lei e quell’oggetto che sembrava respirare segreti. Si fermò, sospesa tra il desiderio di ignorarla e un’inquietudine sottile.
Giulia camminava lungo il viale alberato che costeggia il fiume, i passi ovattati dal fruscio delle foglie e dall’acqua che rifletteva ombre.

mercoledì 10 settembre 2025

Il lusso del tempo

di Marina Zinzani

Il vero lusso è sentire di avere tempo per sé stessi” (Giorgio Armani)

La frase di Giorgio Armani, del signor Armani come veniva chiamato, rispecchia molto dello stile essenziale che ha trasposto nelle sue creazioni. Il vero lusso è occuparsi di sé stessi. Una verità in apparenza semplice.
È essere raccolti in una coperta d’inverno, con in mano una tazza di tè, guardando un film che prende ed emoziona.

martedì 9 settembre 2025

La solitudine delle donne

di Marina Zinzani

(Introduzione di Angelo Perrone) Una “class action”: era questa l’iniziativa proposta dall'avvocato Annamaria Bernardini de Pace alle donne colpite dalla vicenda del sito "Mia moglie", le cui foto intime erano state pubblicate senza consenso.
Ma, secondo diverse fonti giornalistiche (Adnkronos, Il Fatto Quotidiano, Il Giorno e Tgcom24), le adesioni non sono state così numerose come si sarebbe aspettata, a riprova della difficoltà delle donne vittime di queste azioni a sporgere denuncia. 

lunedì 8 settembre 2025

Campionesse, di cuore

(Angelo Perrone) Un’emozione pura, oltre lo sport. Per il risultato della pallavolo femminile, per il modo sofferto e combattuto in cui è arrivato. Ogni punto, ogni palla, ogni salto a muro è stato un pezzo di questa storia incredibile, costruita momento per momento, sofferenza per sofferenza. Poi la gioia finale, incontenibile. L’esultanza con tutto l’entusiasmo dell’età. Non solo un trofeo. Un messaggio di forza, dedizione. Infine di speranza. Un sogno che si realizza.

domenica 7 settembre 2025

Lo sguardo

(Angelo Perrone) Tra pieghe e silenzi, il linguaggio non chiede parole. Ogni volto, ogni luogo, custodisce un riflesso che si offre solo a chi osa oltrepassare la soglia. La luce accarezza, disegna confini, mentre le ombre narrano segreti. Non è il vedere a svelare, ma il perdersi nei dettagli, nelle trame silenziose, negli abissi quieti. Là, dove il reale sfuma e un'emozione vibra, il mondo si lascia intuire in un istante che non si può trattenere.

venerdì 5 settembre 2025

Giorgio Armani, l'eleganza oltre l'effimero

di Marina Zinzani

Un abito che si riconosce subito. Taglio essenziale, sobrio, senza fronzoli, una linea semplice ma aggraziata da un particolare. Colori poco vistosi, grigio perla, blu notte, beige, nero. Richiami all’Oriente. Il sottolineare sempre la femminilità di una donna, regalare un sogno alla donna.

mercoledì 3 settembre 2025

La sindaca ci spiega la democrazia

(Angelo Perrone) Una nuova, e bizzarra, interpretazione della democrazia: secondo la sindaca di Collepasso (Lecce) Laura Manta (lista civica), «Parlo io, chi perde sta zitto: è la democrazia». Un approccio che fa a pugni con il dialogo e il confronto, dove la minoranza, pur non governando, ha il diritto di esprimersi. Sembra che a Collepasso la dialettica, appunto democratica, sia stata sostituita da un lapidario «chi vince prende tutto, compresa la parola».

martedì 2 settembre 2025

La logica dell'orrore

(Angelo Perrone) Trasformare Gaza in una "Riviera", il piano sul tavolo di Donald Trump: ci sono 5 mila dollari per chi va via.
È inappropriato parlare di superamento del senso del limite e del buon gusto. Perché non esistono parole per dire il disorientamento e lo stupore.

lunedì 1 settembre 2025

Il gruppo "Mia moglie", la violenza nascosta

di Marina Zinzani

Un uomo irreprensibile di fronte agli altri. Un buon marito, i vicini lo vedono andare al supermercato con la moglie, tornare con le borse della spesa, lui l’aiuta la moglie. Hanno due figli, e non si può dire che non sia un buon padre.
Vivono in una casa a schiera con un giardinetto, e più di una volta i vicini hanno visto il padre spingere l’altalena con la bambina.
Con il figlio grande, che ha qualche anno in più, il padre condivide la passione del calcio, e l’accompagna tutti i sabati a giocare con gli altri bambini. Non si può dire davvero che sia un cattivo padre, è un uomo con la testa sulle spalle, ha fatto un mutuo per comprarsi la villetta, lavora sodo tutta la settimana.

domenica 31 agosto 2025

La riforma che riguarda tutti

(Angelo Perrone) La campagna governativa sulla giustizia, aggressiva nei toni, si scontra con le posizioni equilibrate di giuristi ed esperti. Voci autorevoli del mondo giuridico e culturale, tra cui Gianrico Carofiglio, Chiara Salvatori, Stefano Celli e Giuseppe Santalucia (ex presidente dell'ANM), criticano la riforma della separazione delle carriere.
Secondo Carofiglio, la riforma è «surreale e grottesca», in quanto mira a un controllo politico sulla magistratura attraverso la creazione di due Consigli Superiori della Magistratura (CSM).
Chiara Salvatori aggiunge che la riforma «non migliorerà l'efficienza della giustizia né ridurrà i tempi dei processi». Al contrario, la duplicazione del CSM e l'istituzione di un'Alta Corte comporteranno un aumento dei costi e del personale fuori ruolo, con il rischio di una «deriva difensiva» dei magistrati.

venerdì 29 agosto 2025

Meraviglia

(Garfagnana, foto ap)
(Commento a “Sotto il segno dei castagni” di Angelo Perrone)

di Marina Zinzani

“Il privilegio non è il possesso ma la meraviglia.”
È un pensiero che ha del vero, del metafisico. È quel qualcosa di perduto, patrimonio forse dei primi anni di vita, quando tutto, sì, è meraviglia. Una farfalla, uno scoiattolo, un castello di sabbia. I racconti del nonno. I pranzetti della nonna e le sue tradizioni, che danno certezze, che fanno sentire famiglia, protetti.