Una folla di io sono i poeti. Una folla sparsa e persa dentro chiuse stanze su spianate di carte su telecanali a bordo di velieri nominali di virtuali scaffali di doleances di minimali gioie di virtuose paranoie.
(Angelo Perrone) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole.
È quando la finzione pare vera o meglio, la privata visione si fa adulta ed obbediente che la magia si compie l’ambiente circostante risponde a tono vibrando col pensiero nel presente.
L’entusiasmo, il rimpianto, le critiche: il personaggio Diego Maradona
di Marina Zinzani
Le mani che abbracciano il pallone d’oro, il suo avvicinarsi all’Olimpo: essere un semidio, o un dio riconosciuto, in grado di regalare emozioni e felicità da una cornucopia magica.
Questo ha rappresentato Maradona per molti, quelli che oggi, nella sua precoce morte, lo piangono. Quelli che ricordano momenti di entusiasmo mai più provato. Gioia assoluta allora. Gioia velata dalle lacrime ora.
Un solo fermo immagine mi resta di te. Una primavera giovane, un pomeriggio insieme, intenso e unico. Poi altri momenti sempre belli e particolarmente coinvolgenti.
Non so come mai ma, ultimamente, ti ricordo spesso. Sarà l’età che avanza, sarà la nostalgia degli anni più belli, sarà quel che sarà, ma ti penso.
Le tappe, le sorprese, gli ostacoli: il percorso che appassiona
di Cristina Podestà
La vita è un viaggio. Più lungo o più corto, migliore o difficile, semplice o molto complesso. Ma è un viaggio. Incontri tanta gente, alcuna importante, altra di passaggio, che non si ferma ma ti sfiora. Qualcuno lascia un segno indelebile, qualcun altro non lo ricorderai nemmeno.
Guardarsi intorno e scoprire qualcosa di importante: il filo che ci guida
di Marina Zinzani
Sperare, cercare, trovare. In queste tre parole si può riassumere molto della vita, un viaggio proteso verso qualcosa che dia un senso, o un’emozione, o una situazione più stabile.
Stanotte ho sognato un abbraccio. Forte e delicato insieme. Un abbraccio che sa di casa, di profumo di pane caldo, che odora di buono, colorato di rose e di tulipani. Un abbraccio delicato ma travolgente, leggero e morbido, soffice come panna montata, dolce come miele selvatico ma forte come l’eroe magnifico e saldo nella sua armatura e splendente nella sua bellezza.
(Angelo Perrone) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei.
Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole.
La condizione che ci fa temere il contatto con il mondo esterno
di Laura Maria Di Forti
Tempi amari. Visi ritrosi, quasi enigmatici e persino inafferrabili per sfuggire la paura, sguardi furtivi di chi sfida il male che potrebbe colpire, perfido dardo nel buio della sorte e dado buttato a caso, gettato con noncuranza, senza nozioni di cultura, età, beffardo cancellino di sospiri, di vite che avrebbero ancora potuto essere salde, vicine ai cari nei giorni di sempre.
(Angelo Perrone) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei.
Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole.
Nella stagione devastata dalla pandemia, il bisogno di rinascere
di Cristina Podestà
Quando arriva la sera, fai il resoconto delle ore, dei tuoi minuti spesi bene o male. Fai il riassunto delle tue mosse, ripercorri con la mente i tuoi movimenti, vai a ripescare ogni minima azione compiuta.
Anche durante la pandemia, un libro per essere altrove
di Laura Maria Di Forti
Vorrei un libro. Lo vorrei per distrarmi. Un libro mi farebbe evadere come evade un prigioniero dalla sua cella angusta e desolante. Un libro mi aprirebbe le porte di altri mondi, diversi e inconsueti, magnifici anche, e appaganti, mondi fiabeschi e romantici dove mostri e perfidi ingannatori vengono sconfitti e dove la giustizia e l’amore trionfano sempre.
(Angelo Perrone) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei.
Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.
(Angelo Perrone) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei.
Liberare la mente dalle tensioni. Creare piccoli capolavori, cose magnifiche o semplicemente cose utili. Regalare, con quello che di benefico comporta. Il donare dà benessere, è un gesto d’amore, di affetto, qualcosa che riscalda il cuore.
L’ordito della vita nelle mani del più acuto degli osservatori
di Bianca Mannu
Marcel Proust! Niente si può raccontare oggi, senza averlo almeno un po' accolto, insieme con D'Annunzio, Svevo, dentro la nostra ambita intelligenza e coscienza letteraria.
A molti lettori impazienti, innamorati della velocità cinematografica, Proust risulta noioso e ampolloso, oltre che snob.
Il sistema americano ha mostrato fragilità e forza: la “resistenza” rispetto all’anomalia Trump e a svolte autoritarie dipende dai “contrappesi” costituzionali, in politica e nella società civile
(Angelo Perrone) Il rito laico delle elezioni, alla base della democrazia, è contestato in America dallo stesso presidente in carica nella sua legittimità, con un flusso incalzante di accuse: brogli, soppressione di schede, irregolarità varie. Nonostante questo, l’America sembra farcela a superare una delle prove più difficili della sua storia: evitare il precipizio verso il quale è stata sospinta dalla spregiudicatezza di Donald Trump. La transizione sino al 20 gennaio, data dell’insediamento del nuovo presidente eletto Joe Biden, sarà incandescente, e potrebbe esserci una sequenza di manovre destabilizzanti.
(Angelo Perrone) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei.
Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.
C’è nel mezzo del paese una processione sfatta di volti umani senza occhi, e camminano come dei lumini accesi senza essere accesi, figure stolte in ombra al cui passaggio mi sembra di tremare tutta, assenza di empatia.
(Angelo Perrone) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.
Come nascono i desideri? Stimoli esterni e capacità di risposta individuale
di Luigi Campagner
Il paradigma al cospetto del quale si trova l’uomo contemporaneo è presente nella Parabola dei talenti (Matteo 25,14-30) che si conclude con una frase famosa: “A chi ha, sarà dato”. Possiamo riproporla in questo modo: “A chi ha fatto esperienza di soddisfazione, sarà dato di farne di nuove”.
Il sole filtra tra gli alberi, mi ferisce la vista a sinistra. È un sole di novembre, non bollente ma rassicurante. È un sole che porta speranza, una fiducia un po’ forzata, ma alla quale voglio lasciarmi andare. In questo mondo che ha preso una brutta piega, che non avremmo mai immaginato, che ha fatto affiorare il peggio di sé, io voglio vedere una volta tanto il buono! Non potrà andar male per sempre, non dovrà vincere tutto il brutto che adesso impera.
(Angelo Perrone) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.
Essere donna, la capacità di rialzarsi e sorridere alla vita
di Cristina Podestà
Essere una donna, nei secoli e millenni, è sempre stata una sventura. Sottomessa al padre o ai fratelli prima, al marito poi, la donna non ha mai goduto di alcun diritto o privilegio. Si è abituata a mettersi da parte anche se non dovrebbe, perché ricca di virtù.
La foschia, la bruma, il crepuscolo; appartenevo segretamente a loro, fitta e piatta. L'oscurità mi costrinse ad andare via, ma il grano continuava ad ondeggiare.
Fare della propria esistenza un miracolo ambulante, una separazione, una prigionia, una rottura una gravidanza e riconciliazione che vengono assorbite e concentrate, circoscritte. Tutti gli interessi di vita, più che i miei stessi interessi, erano un'unione di miserie - non siete forse per me più che i miei stessi interessi, e anche più della vita -
(Angelo Perrone) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei.
Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.
Proteste, perché la seconda ondata Covid era prevedibile. I sussidi sono indispensabili, ma serve un futuro più sostenibile
(Angelo Perrone) La crescita dei contagi Covid ha imposto misure che pensavamo d’esserci lasciati alle spalle. Era inevitabile dopo gli errori e i ritardi dei mesi scorsi. Così siamo al lockdown parziale e chissà se servirà a breve una terapia d’urto come quella del marzo scorso. Non siamo ad un piano di rilancio dell’economia, come ci auguravamo dopo la fine d’estate. Ancora una volta il governo, in affanno ed a tentoni di fronte all’emergenza, è costretto a interventi tampone per limitare i danni, e far fronte al disagio delle categorie costrette a chiudere le attività.
(Angelo Perrone) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei.
(Angelo Perrone) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei.
Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.
Le figure che hanno lasciato un segno in noi: la nostalgia di oggi
di Cristina Podestà
Mi manca ogni giorno di più. Il mio professore di un tempo. Paolo Brondi. In questa ripresa del virus, sento un vuoto “scritturale”, una carenza di condivisione di pensieri e riflessioni, l’assenza di uno sprazzo di fiducia che sempre sapeva infondere con la sua analisi critica e saggia delle circostanze e del momento storico, senza alcuna pretesa di sapere ma con il realismo di chi conosce e sa.
Un solitario pensiero fa capolino, si insinua pian piano poi, più forte, si fa strada nella mente, si fa largo a gomitate nella testa, e arriva a far da padrone appropriandosi di tutta me stessa.
(Angelo Perrone) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei.
Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole.
Non c'è amore se non chiudo gli occhi, ché le cose più belle avvengono quando non si scorge la bruttura delle cose elastiche, deformate, rinsecchite perché queste catene sono le più molli, più stringono forte più sprofondi nel rigagnolo,
Come neve cade la tristezza in fondo al cuore in questa giornata uggiosa di novembre. Qua e là saltella un uccellino, forse non ancora partito nei rossi tramonti dei giorni passati. Le foglie a terra hanno stupendi colori che vanno dal giallo intenso a quello più chiaro, striato di verde, oppure ad un arancio molto forte che digrada in varie sfumature di marrone.
(Angelo Perrone) Cosa rimane degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo era spesso coperta di neve e nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei. Lì essi governavano le cose del mondo. Il loro volere era mutevole ed incostante, bizzoso e magnanime, scontroso e amorevole. Ciascuno incarnava un sentimento o un’idea, un vizio oppure una nobile speranza. Qualcosa ben conosciuto nel mondo umano sottostante, ma espresso in altro modo con un valore simbolico.
Oltre l’apparenza, il fascino seducente di ciò che manca
di Bianca Mannu
Non l'agile piedino dentro il suo stivaletto mi stupì. Non la sua figura di fanciullo invecchiato mi sedusse. Nego che la svelta eleganza del suo passo abbia nutrito la mia ansia.
Sono gli occhi, quelli da cui traspare l'infinito, la vastità degli astri, l'impalpabile, ignoto etere. Da ogni cosa nasce un'apertura, un paralume verde di vetro mi osserva quando dormo.
(Angelo Perrone) Cosa rimane oggi degli “altri dei”? La vetta del monte Olimpo, il più alto tra Tessaglia e Macedonia, era spesso coperta di neve, e sotto crescevano cupe foreste, e poi verso valle grandi distese di macchia mediterranea.
Nuvole spesse coprivano la punta, rendendola invisibile e misteriosa agli umani. Il luogo ideale dove, secondo la mitologia greca, collocare la dimora degli dei, vasto spazio con preziosi porticati e ricchi giardini.
Libagione di corpi, la mano tende verso il cielo. Non è di ruggine che mi interessa parlare, ma di terreno, bagnato d'acqua sporca e nera di edere che s'inerpicano nel mio ventre, scudo di parole infette e i miei occhi che parlano, acquosi, con una nebbiolina che sfoca il tuo viso, perdutamente ed amaramente mio.
E così resto in attesa, in ascolto, in cerca di una buona notizia. Questo gioco non mi piace, non apprezzo la strana atmosfera di guerra. Tutti contro tutto, tutto contro tutti. Un incubo, pare!
Affidare è un donare una parte di noi. Affidare un segreto a qualcuno, che deve ben custodirlo, non rivelarlo a nessuno. E’ una parte importante che si mette nelle mani di un altro, una parte di noi stessi. E’ pericoloso, anche consolante a volte.