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Visualizzazione dei post da agosto, 2016

Rubare il fuoco al cielo

di Cristina Podestà Viaggiando su Pagine Letterarie, ho trovato una bellissima riflessione sul male e il dolore che colpiscono i bambini innocenti ( La peste, ai nostri giorni, PL, 5/8/16). Giustamente è citato Baudelaire che tratta temi come la morte, il dolore, l'amore o la religione, in senso estremo compiendo un viaggio, simile ed opposto a Dante, nel tentativo di conoscere fino in fondo quell'inferno che è la nostra vita.

Specchio

di Gianantonio Tassinari Mi specchio nel tramonto come una barca sull’acqua ove riposa.

Ragni, o magari formiche

di Paolo Brondi (Una metafora dei diversi temperamenti umani) Bella e suggestiva è la distinzione baconiana fra studiosi ragni e studiosi formiche. E’ sufficiente enunciare quest’antitesi per capire quanto essa sia fondamentale per la lettura dei nostri accadimenti. Oltre agli studiosi, infatti, molte sono le categorie, cui ciascuno può assegnare il nome, che assumono la veste del ragno o della formica.

Tra le macerie, la speranza oltre il dolore

(I mille perché, dopo il terremoto) (ap) Dopo il terremoto del 24 agosto 2016 nel centro Italia, che ha portato via tante vite, causando danni immani al territorio, si moltiplicano gli interrogativi. Che riguardano non solo le cause naturali delle sciagure, l’incuria nella prevenzione, la mancanza di interventi per la tutela di quella zona così tormentata sul piano sismico.

Notte, senza fine

di Marina Zinzani (Dopo il terremoto del 24 agosto 2016 nel centro Italia, interrogativi sulle sciagure che travolgono tante vite) Se Dio si gira dall'altra parte se Dio non ascolta i lamenti sotto le macerie sotto le macerie della propria vita se Dio non interviene per salvare: è difficile la vita del credente credere di avere qualcuno vicino anche quando ci si sente abbandonati soli, nella solitudine più atroce.

Il bagaglio di Ahmed

(ap) Ahmed, 13 anni, egiziano, ha attraversato il mare da solo ed è arrivato a Lampedusa. Uno dei tanti giunti in quella prima costa italiana nel mezzo del Mediterraneo. Un lungo viaggio per cercare medici disposti a curare Farid, il fratello di 7 anni, rimasto nel suo paese e affetto da una gravissima forma di piastrinopenia, una carenza di piastrine nel sangue. Lo ha accolto una immediata gara di solidarietà. La regione Toscana, con i suoi ospedali Careggi e soprattutto Meyer, specializzato per le malattie dei bambini, si è subito offerta di curare il piccolo.

Figlia

Poesia di Marina Zinzani (Le parole a distanza di una madre alla figlia) Te ne sei andata sbattendo la porta senza voltarti senza guardarmi. Te ne sei andata sbattendo la porta perché cercavi di volare altrove lontano da me per essere diversa.

Sento che mi accade

di Paolo Brondi (L’amore provoca un contrasto di sentimenti) Molte sono le ragazze, appena adolescenti, che, spesso per un sofferto vissuto familiare, cercano il sostegno e l’armonia esistenziale nell’innamorarsi e nel donarsi tutte alla passione. Non hanno avuto il tempo o il modo di essere state sole con se stesse, con la propria interiorità, per conoscersi e imparare ad amare.

L’inizio di un amore

Campocatino, Garfagnana (foto ap) di Marina Zinzani Porte chiuse tutta la vita raramente aperte. Alcune sono socchiuse e si intravede una luce, una stanza, un mondo. È così che inizia un amore.

Quando si urla più forte

di Cristina Podestà (In qualche direzione evolve la società?) Apprezzo molto i "Destini letterari al tramonto delle ideologie" (PL, 8/8/16). Lo scritto è illuminante e pieno di saggezza e verità. Purtroppo il secolo del frivolo e del superficiale ha distrutto il colloquio, la parola, la comunicazione, unico aggancio reale tra gli esseri umani.

Ventotene, isola dimenticata

(ap) Conosciuto ancora oggi come il Manifesto di Ventotene, l’appello “ad una Europa libera e unita” fu scritto tra il 1941 e il 1944, da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Ursula Hirschmann durante il periodo di confino imposto dal regime fascista nell’isola. Il testo fu poi pubblicato da Eugenio Colorni che ne scrisse la prefazione. Spinelli raccontò che tra i libri che ne ispirarono il manifesto ci fu Lettere politiche , una raccolta di articoli a firma di Junius, lo pseudonimo con il quale pubblicava i suoi scritti sotto il fascismo Luigi Einaudi, futuro primo presidente della Repubblica italiana.

Il fruscio della marea

(Gallura, Sardegna) di Paolo Brondi Mentre trascolora   il mare e rosa si tinge il cielo nel tempo che fugge il lido deserto indugia l’emozione di te sospesa nel frullo marino di danzanti gabbiani su schegge di sole cadente

Omran, il lato umano della guerra

(ap) Omran Daqneesh, 5 anni, siriano, tutto l’orrore in una foto, la tragedia racchiusa in uno scatto. Seduto sul sedile di un’ambulanza, è stato estratto vivo dalla macerie di un palazzo dopo un bombardamento ad Aleppo. Il viso sporco di sangue, il corpo ricoperto di polvere. Le gambe bianche ciondoloni. Soprattutto gli occhi vitrei, immobili, lo sguardo perso nel vuoto, e solo la percezione di un riflesso, quello di un racconto impossibile, la guerra come massacro, le azioni umane che provocano lo strazio infinito di vite innocenti, le atrocità che non incontrano limiti. Oltre l’indifferenza e il silenzio di troppi. Il miracolo di quel bimbo rimasto comunque illeso rammenta che solo dalla vita può nascere la speranza. Persino il sedile fresco e pulito di un’ambulanza rappresenta un rifugio rassicurante in un mondo che ha smarrito se stesso.

Romy Schneider, crudeltà degli dei?

di Marina Zinzani Romy Schneider, una figura tragica, a suo modo. Di una bellezza impressionante, e qui, in questo video si vede bene. Certamente una delle attrici più belle, e più sfortunate. Lasciata da Alain Delon (si poteva?), la felicità in amore mai raggiunta, e il figlio morto in quel modo, cercando di scavalcare un cancello e morendo infilzato. La sua fine misteriosa, per troppo dolore. Bellezza fuori dal comune e la crudeltà degli dei.

I perché dell’assenza di Dio

di Francesco Gozzi Quello del dolore (e dunque del male) è il più grande dei misteri e a me riesce difficile vedere il dolore stesso come una prova attraverso la quale guadagniamo o perdiamo il bene eterno perché esso colpisce a casaccio, colpisce anche (o soprattutto) gli innocenti. La pensava così pure Shakespeare, scrittore assolutamente laico, che nelle sue grandi tragedie s'interroga soprattutto sul perché dell'esistenza del male e della sua prevalenza sul bene, sull’assenza di Dio.

Domenica sera

di Marina Zinzani (Essere padri nella separazione. Commento di Angelo Perrone) (ap) Padri separati che riportano i loro figli alla madre alla fine del tempo loro concesso. È storia quotidiana, non fa notizia. La lontananza tra padre e figlio è dolorosa per entrambi e crea un vuoto che richiede di essere colmato. Con la mancanza di frequentazione quotidiana si aprono nuove ferite nell’uomo oltre quelle percepite con la separazione dal coniuge e nutrite di sensi di colpa e malesseri sottili. Ma anche per i figli, il padre assente è un fantasma inquietante che preannuncia, nella crescita, un futuro difficile se non tragico. Per questo l’idea, resa possibile ed imminente dalla biotecnologia, di una “nascita senza padre” lascia intravedere un’ombra grande sul destino di quei figli. Si è padri, fino in fondo, e per sempre.

Profumo di caffé

di Paolo Brondi Un caffè nell’alba di   un giorno di sempre Il tuo profumo d’intorno E tu nei miei occhi Dolce memoria dell’oggi Luce… nel mistero….. della mia vita

Mimì, come un diamante

di Marina Zinzani (Ascoltando Mia Martini, commento di Angelo Perrone) (ap) Sola, con in testa le cuffie del walkman, così veniva trovata sul letto di casa Mimì, quella mattina di maggio, oltre vent’anni fa. Una voce dolce e scura, emozionante e sincera, che l’Italia non ha mai smesso di amare. Nessuno l’ha dimenticata. Ascoltarla era farsi lambire da un sogno, un lume intenso proveniva da distanze infinite, non ci si sentiva più profughi di sé. Il disegno dell’orizzonte si ravvicinava improvviso, la tristezza svaniva mentre ciascuno pensava alle sue cose.

Volerà l'uccellino

di Gianantonio Tassinari Una sera d’estate ho trovato un uccellino che guardava intorno smarrito, quasi spaurito. Forse era un uccellino ferito. L’ho preso tra le mani l’ho tenuto per poco tempo stringendolo troppo forte. Ma l’uccellino muove le ali. Non posso schiacciargli il capo non posso spezzargli le ali: devo aprire le mani. E l’uccellino volerà via.

Baciarla, quasi un sogno

di Giovanna Vannini Fu luce, fu gioia, di quella che pensavo aver dimenticato, riposta in un cassetto dell'anima chiuso a chiave. Dovevo farmela bastare, per un tempo che ancora non potevo definire ma che immaginavo, pianificavo, essere a mio favore. Luana sorrise dandogli suono, dandogli vita. Mi sentii appagato da quel procedere in positivo e allora rimisi insieme parole: " Ero in buio stamattina, una nottata passata a rimuginare. Succede, a te capita mai?...” 

Oltre l’ombra lunga delle ideologie

di Paolo Brondi (Destini letterari al tramonto delle ideologie) Il nostro paese è teatro di tante storie su cui frequentemente aleggia l’ombra che, in questi ultimi anni e oggi ancor più, si è pure confusa con il corpo del vivere sociale, culturale, politico. Ma forse è l’ombra, più che il sole, a far meglio risaltare il nascosto. Quando il sole che abbaglia invade le cose e le persone anche le nasconde sotto il suo chiarore. Migliore l’ombra dunque che aguzza la vista e fa percepire anche l’opposto al vero. Vere e solari erano, infatti, le parole di Italo Calvino, tese a difendere i valori della letteratura, insegnati a mo’ di categorie perenni, nelle sue Lezioni americane (1988) con il nome di “leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità, coerenza”.

Giulia compie sei anni

di Marina Zinzani Tratto da I racconti della pioggia (ap) La pioggia è il tema ricorrente di questi racconti che sanno scavare nel profondo, toccando qui, al maschile, il tema doloroso della separazione, e del ruolo, a metà e a tempo, di genitore. Di fronte alla crisi, il dialogo nella coppia non serve sempre. Non più, quando la vita è tutta sfilacciata, ed è troppo tardi per parlare, per intendersi, per ricucire la storia, per una svolta decisiva magari. E allora, in chi rimane senza più nulla, subentra, a parte lo sconforto, quel brivido improvviso di freddo, come sotto una gran pioggia; quella sensazione di esclusione dalle cose care. Non solo rispetto a chi, come la moglie, si è amata e ora è terribilmente distante, rivolta altrove, ma persino verso chi si ama ancora e sempre, più di ogni altra cosa al mondo, un figlio. Giulia ha un anno. Soffia su una candelina, c’è una festicciola, la casa piena di gente. Siamo felici. Giulia ha due anni. Mia moglie Emma ha dimentica...