Concorsi
pubblici pilotati. Appalti manovrati. Sentenze aggiustate. La corruzione non fa più notizia, ma il silenzio è il miglior alleato dell’ingiustizia
di
Catia Bianchi
Ogni
notizia di corruzione
nella pubblica amministrazione, e di arresti sempre
più numerosi ed in alto, si accompagna ad una sensazione di déjà vu. Fatti che si ripetono uguali,
vicende che sembrano fotocopie di altre già viste. Perché scandalizzarsene?
Perché l’indifferenza è l’amica più preziosa di ogni “cricca”. E’ necessario
coltivare in ogni modo la cultura della legalità, anche mostrandosi indignati.
Nel nostro Paese siamo avvezzi a dire: “fatti gli affari tuoi che campi
cent'anni”. Invece no. Solitamente le persone si limitano ad esternare lagne
sterili fini a se stesse.