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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Nei boschi

Attimi di vita in montagna di Liana Monti Ho camminato in collina, su sentieri in salita ed in discesa, in mezzo ad un bosco, lontano da tutto e da tutti. Ho osservato il verde degli alberi Ho ammirato la loro maestosa altezza Ho ascoltato il canto del vento fra le foglie

La pace è ingovernabile?

Il buon governo (A. Lorenzetti, Siena) La tragica contrapposizione tra guerra e pace (Angelo Perrone) Pace e guerra sono temi possenti ed eterni, ma nei dibattiti odierni è terribilmente lontano l’inquietante orizzonte ideale di Gandhi e Martin Luther King, o per rimanere da noi di don Lorenzo Milani, Aldo Capitini, Gino Strada.

Il colore dei giorni

Il sorriso che accende le giornate di Liana Monti Grazie per le tue parole Sempre belle come il sole Porti un sorriso Che accende il mio viso Spero che anche per te sia una buona giornata

Lo strano filo che lega Covid e Ucraina

La negazione della realtà porta a coltivare fantasmi (Angelo Perrone) La guerra è una fiction? Un set dove non si spara davvero e non si uccide realmente, solo per finta, e si usano attori? Paragone azzardato? Non tanto, ad ascoltare certi osservatori. Del resto, non sarebbe da stupirsene: c’è di mezzo uno come Zelensky, un ex attore che aveva impersonato proprio un presidente nella fiction che lo rese famoso. Ne deriva che ora «la realtà non sappiamo se sia realtà o post-realtà», conclude l’ineffabile Carlo Freccero, già eminente dirigente Rai.

25 aprile 2022 - Il coraggio della Resistenza contro le nuove paure

L’Eurispes - 25 aprile, il ritorno della paura (Angelo Perrone) Quest’anno il 25 aprile non è solo una ricorrenza che si presti a celebrazioni di rito. Oggi quella data è resa drammatica dall’aggressione russa verso l’Ucraina: si manifesta una correlazione inquietante tra la fase storica di 77 anni fa e quanto accade alle porte di casa in Europa.

I baci di Jacques Perrin

La vita semplice del Nuovo Cinema Paradiso di Marina Zinzani Ci sono dei film che rimangono nella memoria collettiva, uno di questi è certamente “Nuovo cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore. E la scena che più rimane nella mente, come una cosa dolce, delicata, struggente, è la scena finale dei baci. Il protagonista, Salvatore, torna al suo paese e rivede la sequenza dei baci che il suo amico proiezionista doveva censurare, sequenze lasciate solo a lui.

La nube che rende tutto fumoso

Ucraina, la gara di ingegni per mettere fine alla guerra  (Angelo Perrone) Nel tempo libero dal frastuono della guerra risuonano tante campane. È il bello della democrazia.  Il guaio è l’opposto: quando non c’è varietà di voci, l’assortimento di tendenze che è il sale delle nostre società.

Coraggio

Lo sguardo più avanti di Marina Zinzani  Quante forme di dolore e di sopraffazione quante urla, anche silenziose quanti sguardi verso il cielo quanti fallimenti quante cose che dovevano andare in un altro modo quanto coraggio ci vuole per vedere altro

Catherine Spaak

Uno stile indimenticabile di Marina Zinzani Quando si pensa a Catherine Spaak, inevitabilmente si va anche al suo programma “Harem”, che ha condotto tanti anni. Erano chiacchiere fra donne, a cui si aggiungeva alla fine un uomo.

Tessuti

Il sillabario dei colori di Giorgia Deidda Da oggi il bianco si riaccende afferra la spina dell’inesistente, il mio sillabario senza condono con abiti uguali tutti gli anni, ci svia mentre parliamo del vulnerabile che formiamo.

Chi vince davvero

A proposito di guerre di Marina Zinzani I soldatini di latta, giochi di bambini, la simulazione della guerra, i maschi amano giocare alla guerra. La troveranno lungo la strada, a partire da un compagno dispettoso, sui banchi di scuola, e poi sul lavoro, nei rapporti con l’altro sesso, non sempre facili e su cui si giocano equilibrismi, guerre silenziose, se necessario.

Ritagli

Il rumore dell’amore di Maria Cristina Capitoni Rimane solo da capire cosa hai fatto intanto nei ritagli di quel tempo che pareva eterno ed è finito quali mezzi adoperasti per spostare l’intento da uno all’altro convincimento

Tessere la tela

Circondàti dalla bellezza di Giovanna Vannini Mi immergo negli incontri che la vita mi consegna. Nulla al caso lascio. Tutto tengo se ne vale la pena. Quando movimento le labbra ho già in bocca un pensiero in consegna. Ho bisogno che qualcuno mi ascolti, replichi se vuole, volendo mi irriti col suo rispondermi.

L'ombra

Dietro di noi di Marina Zinzani  L’ombra le ferite non dette  le parole nascoste  le luci spente. Il fondotinta che copre le rughe  silenzi in mezzo a tanta gente  pagine girate in fretta.  L’ombra  e il fuoco che divora  l’ansia che toglie il respiro.

Fili misteriosi

Quei giorni inquieti di Marina Zinzani Giorni inquieti ad aspettare situazioni da risolvere risposte che non arrivano desideri che non si avverano. Giorni inquieti ad aspettare qualcosa che non aveva volto  forse non era neanche una persona.

Fremiti

Dal sogno alla realtà di Giorgia Deidda Ero entrata in una specie di sogno; le ossa molli e la fronte imperlata di sudore che scendeva come degli insetti lenti, e poi il cuore come pesca acerba  che si rimpiccioliva ed ingrandiva  ad ogni sussulto.

Orto

Identificarsi nella natura di Giorgia Deidda Non sono un albero con foglie piene; mi manca la linfa vitale.  Assomiglio più a certi alberi smagriti e dimenticati che traggono nutrimento dalla terra asciutta,  cercando di guardare lontano verso le stelle

Quali domande

Lo sguardo verso di sé di Marina Zinzani Ci si chiede se esiste ancora quella parte di noi. Ci si chiede se il vento, la pioggia, la tempesta hanno cambiato qualcosa. Ci si chiede quale volto è il nostro volto, e se può essere migliore.

Niente risveglia il desiderio di libertà quanto l’ingiustizia

Eurispes.it - Una riflessione sul conflitto in Ucraina e su come la società sta partecipando a questa tragedia (Angelo Perrone) A oltre un mese dal conflitto, l’Ucraina conta già oltre 4 milioni di profughi, ovvero il 10% della popolazione. Si tratta spesso di famiglie disgregate, in cui si è cercato di portare in salvo i bambini mentre gli adulti sono rimasti a combattere in patria.

Cercare e chiedere

Prima che venga la sera di Marina Zinzani Il cammino tortuoso diventa interrogativo, ci si chiede se ci siano strade migliori. Difficili trovarle, e si fa quasi sera, sta calando il buio. Da qualche parte forse c’è energia, bellezza, il canto di un’anima bella. Chiudere gli occhi, cercare, chiedere.

Bucha

Ucraina, il massacro tra noi di Marina Zinzani Gli angeli del male erano scesi sulla terra, non erano angeli come quelli buoni, avevano brutti volti, brutte armature, erano semplicemente orrendi. E facevano paura.

Ma che freddo fa

di Laura Maria Di Forti (Introduzione di Angelo Perrone) (Angelo Perrone) Quante volte l’abbiamo sentito, e ancora lo proviamo, quel freddo là. Diverso da tutti gli altri, che pure non scherzano, se non si è coperti abbastanza. Ma poi basta una tazza di caffè caldo, un caminetto, per stare meglio. Piccole cose, direte.

L'amore è nell'aria

di Laura Maria Di Forti (Introduzione di Angelo Perrone) (Angelo Perrone) Bastò quel gesto nel parco e d’improvviso cambiò tutto. L’aria, i suoni, le voci non erano più quelle di prima. Avevano mutato aspetto e significato. Anche i pensieri avevano un’altra direzione, sembravano ora concreti, il pessimismo cedette il passo ad altro.

Il dio della trascendenza

di Marina Zinzani (Introduzione di Angelo Perrone) (Angelo Perrone) Perché “altri dei”? Secondo il mito greco, tante divinità abitavano sulla vetta del monte Olimpo. Un luogo coperto di neve, tra dense nuvole, nascosto agli occhi degli umani, perciò misterioso e sfuggente. Governavano il mondo a piacimento. Il loro volere era mutevole, misericordioso e irascibile. Difficile intuirne il senso. Andavano blanditi, per averne aiuto o minor danno.

Il dio della ribellione

di Marina Zinzani (Introduzione di Angelo Perrone) (Angelo Perrone) Perché “altri dei”? Secondo il mito greco, tante divinità abitavano sulla vetta del monte Olimpo. Un luogo coperto di neve, tra dense nuvole, nascosto agli occhi degli umani, perciò misterioso e sfuggente. Governavano il mondo a piacimento. Il loro volere era mutevole, misericordioso e irascibile. Difficile intuirne il senso. Andavano blanditi, per averne aiuto o minor danno.

Due madri

Ragazzi in guerra di Marina Zinzani Cala la sera, e il cuore è inquieto. Lo è inquieto dalla mattina, veramente, lo è sempre. Anzi, è un cuore disperato che non sa trovare una via di fuga, non c’è via di fuga. È tutto devastato, distrutto, un barlume resta, di forza e speranza, e si prega perché tutto questo finisca.

Luci e ombre, all'opera

Il balletto, Parigi, la vita che attende di Marina Zinzani Il corpo come mezzo per esprimersi. Il corpo come mezzo per arrivare in alto, verso una vibrazione magica. Il corpo per arrivare al palcoscenico, alle luci del palcoscenico, agli applausi, alla fama. Il corpo per raccontare, arrivare al sogno, per cercare una rivincita. Il corpo perché quello che sembra impossibile non lo sia più.

Dietro le ombre

Prospettive che ingannano di Maria Cristina Capitoni Un’ombra simula presenze in lontananza ingannando l’occhio con giochi di prospettiva è il codice di tutta la vita impalpabili ologrammi che da sempre spaventano il mondo

Senza filtri

Ritorno alla vita di Laura Maria Di Forti Lo confesso: ho voglia di ridere, oggi. Ridere senza ritegno e camminare per strada con un bell’abito colorato, il sorriso aperto e gli occhi che sprigionano un sano amore per ogni persona e ogni cosa.