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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

Stupore

(Angelo Perrone) Assentiva da fermo, l'aria compresa, facile, sì, la loro presenza, promessa di un quieto scorrere, senza pretesa. Ma nell'intimo, improvviso, un calore sbocciò, un affetto, un ignoto stupore. Sentimento sbaragliato, che irrompeva, svelando un inatteso e dolce fervore.

«Pronto a uccidere», la frase shock

(Angelo Perrone) La dichiarazione "Sono pronto a uccidere per lei, signore", attribuita da Donald Trump a Dan Caine, Capo degli Stati Maggiori Riuniti USA, solleva serie questioni etiche e giuridiche. Se interpretata alla lettera, la frase implica una disponibilità a ignorare i principi fondamentali del diritto internazionale che regolano l'uso della forza. I militari sono strettamente vincolati dalle leggi di guerra e dal diritto umanitario. Devono distinguere tra civili e combattenti, usare forza proporzionata, evitare danni collaterali e rifiutare attacchi indiscriminati o mezzi proibiti come la tortura.

Fotografie

di Marina Zinzani Le foto parlano di persone, famiglie, tempi che furono. Parlano della gioia di stare insieme, di una condivisione. È il fissare quello che non è possibile fissare, il tentativo di trattenere un'emozione. Tutto passa, le foto, con le loro storie, si ripongono nei cassetti. Quando si ha voglia di rivederle, ci si abbandona ad un dolce sorriso: la gioia di un amore, i viaggi assieme, un pranzo nuziale, la nascita di un figlio, i suoi primi passi, il piccolo che cresce.

L'urgenza come sistema

(Adnkronos) (Altre riflessioni in " 100 Meloni " , Critica liberale, 25.6.25) (Angelo Perrone) Il Governo Meloni ha superato i cento decreti legge , mantenendo una media mensile di 3,03, in linea con i governi precedenti. Questo dato, puramente numerico, evidenzia una tendenza che va ben oltre la statistica: l'uso del decreto legge, strumento costituzionale per "casi straordinari di necessità e urgenza", si è trasformato in una modalità ordinaria di legiferare . La vasta gamma di materie affrontate, dall'Anti-Rave all'ex Ilva, ne è la prova. A questa rapidità si contrappone però un'alta percentuale di decreti decaduti (12 su 100), rendendo inefficaci molte iniziative. Espropriazione parlamentare e qualità normativa Questa prassi non è nuova, ma si accentua, come rivelano i dati di Openpolis che mostrano una produzione normativa largamente di origine governativa dal 1996. I decreti legge, sebbene soggetti a conversione parlamentare, ricevono un'at...

Il selficidio dell'arte

(La Nazione) (Angelo Perrone) È sconcertante assistere a un episodio come quello accaduto agli Uffizi. Un dipinto del '700, testimone di secoli di storia e bellezza, danneggiato non da un atto vandalico consapevole, ma dall'assurdità di un selfie. Questo evento, grottesco nella sua genesi, è un sintomo del declino della responsabilità individuale di fronte al culto dell'immagine.

Overtourism

(Fontana di Trevi) di Marina Zinzani Overtourism è una parola che si sente spesso ultimamente. Un fenomeno che c’era già prima, ma ora si evidenzia di più, soprattutto quando ci sono dei ponti, dei giorni di festa, e in estate. Un turismo fatto di così tante persone che invadono un luogo, per cui diventa difficile camminare, trovare un parcheggio, ammirare in santa pace un panorama, per non parlare di file interminabili ai musei e nei ristoranti.

La bellezza e il bene

(Vincent Van Gogh) di Marina Zinzani “Penso sempre che il modo migliore per conoscere Dio sia amare tante cose: ama un amico, una moglie, una cosa, quello che vuoi, ma con una nobile e profonda empatia interiore, con forza, intelligenza, e cercando costantemente di apprendere di più, meglio e più intensamente. È questo che conduce a Dio: questo che dona una fede incrollabile.”  (Vincent Van Gogh) Van Gogh scrive anche “Se qualcuno ama Rembrandt, e lo ama profondamente, saprà che Dio esiste e crederà in Lui.”

Donne e codici, oltre la propaganda

(Angelo Perrone) Ottanta docenti giuriste si sono opposte all'introduzione di un reato autonomo di femminicidio. Il loro appello , apparentemente controintuitivo per la provenienza dal genere femminile, evidenzia che un simile provvedimento non ha ridotto gli omicidi di donne dove già applicato. Le esperte sottolineano i diversi aspetti critici della proposta . Superando schematismi di genere, sottolineano l'inutilità sanzionatoria della norma, poiché il codice penale già prevede pene massime tramite aggravanti esistenti. Temono inoltre problemi di determinatezza e coerenza con il principio di uguaglianza.

La crisi della partecipazione, il caso referendum

(Altre riflessioni in Disaffezione e referendum , Critica liberale, 16.6.25) (Angelo Perrone)  La bassa affluenza ai referendum rivela una crisi profonda nella partecipazione politica in Italia, sintomo di una disaffezione popolare che si estende a molte democrazie occidentali. Questa assenza di voto non è semplice pigrizia, ma un eloquente segnale di sfiducia nella politica e nella sua capacità di rappresentanza, come dimostrano i recenti referendum con affluenze spesso sotto le soglie di validità.

10 giugno, un principio di Giustizia

(Altre riflessioni in Il pericolo per l'imparzialità della giustizia , Critica liberale, 18.6.25) (Angelo Perrone)   La riforma sulla separazione delle carriere dei magistrati voluta da governo Meloni-Nordio mina l'unitarietà della giurisdizione e l'imparzialità delle decisioni giudiziarie. Non è una mera riorganizzazione, ma un intervento che intacca il cuore dell'amministrazione della giustizia italiana, La recente protesta delle toghe, anche a Roma, Milano e Bari lo scorso 10 giugno, evidenzia il rischio per la capacità di amministrare la giustizia nell'esclusivo interesse della collettività.

Misteri della città

(Vincent Van Gogh) (Angelo Perrone) Dolcezza urbana, un soffio gentile ci avvolge, tra muri antichi l'anima si scioglie. Sui picchi, il cuor non sa di quest'arte, là, dove il sasso insegna un'altra parte. Qui, illusioni e lievi carezze ci sfiorano, sentimenti effimeri che l'aria celebra.

La follia della guerra

di Marina Zinzani ( Prefazione di Angelo Perrone ) Questa poesia è un abbraccio in versi, un soffio di speranza dedicato al piccolo Adam e a sua madre, giunti a Milano da Gaza. Adam, unico superstite di una strage che ha spezzato un'intera famiglia, porta sul corpo e nell'anima le ferite di un conflitto indicibile. La poesia è un tentativo di dare voce al dolore muto di chi fugge da un orrore troppo grande, ma anche alla forza indomita di una madre che, pur nel lutto, cerca la guarigione e un nuovo inizio per il suo bambino. È un invito a riflettere sulle ferite invisibili e visibili che la violenza lascia, e sulla necessità di accogliere chi cerca rifugio e cura.

Il gigante e i nidi

(Angelo Perrone) Varcando il prato, una lunga linea grigia si stagliava, bocca scura spalancata. Attorno, piccole case, salde, antiche, con scudi scuri e fiamme colorate. Le tegole pesanti, dal monte prese, custodivano sogni di dimore. Un contrasto quieto, senza pretese, tra l'ampio abbraccio e i focolari. Qui la natura e il tempo si uniscono.

Referendum, la retorica e la sfiducia nella partecipazione

(Angelo Perrone) Il linguaggio dei politici, spesso, sembra aver perso ogni freno, scivolando in una retorica che avvelena il dibattito pubblico. Quando definisce gli elettori "schifati" per la bassa affluenza a un referendum senza quorum , il presidente del Senato, Ignazio La Russa, non fa un semplice scivolone di linguaggio, ma di sostanza. Nell’esternazione, non c’è analisi, difettano il commento, la riflessione. 

Addio alla luce

(Angelo Perrone) All'orlo estremo, dove il sole muore, guidava il passo un'ultima promessa. Là, dove il verde, tenace e traditore, resisteva alla notte, in fuga, in fretta. Un colle scosceso, nido di silenzio, attendemmo la fine del chiarore. La luce, un velo tenue, senza offesa, sfumava lenta nel profondo orrore. Ancora un soffio di speranza acerba, sull'erba tenera, sul muschio antico. Poi la montagna, come bestia serba, inghiottiva il colore, il flebile amico.

Brusca, la libertà che stride con il dolore

(Altre riflessioni in Brusca, la collaborazione e le ferite della Giustizia , Critica liberale 5.6.25) (Angelo Perrone) La notizia della definitiva libertà di Giovanni Brusca, ex boss mafioso e "pentito" coinvolto nella strage di Capaci (azionò il telecomando), riaccende il dibattito sulla finalità della pena.

La Meloni sul referendum, tra indifferenza e disimpegno

(Altre riflessioni in Il diritto al "non senso" della democrazia , Critica liberale, 6.6.25) (Angelo Perrone) L'affermazione della presidente Meloni (il “non voto” al referendum su lavoro e cittadinanza come un suo diritto) è una posizione inquietante in tempi di crisi democratica.

La fortuna e il compromesso

di Marina Zinzani (“Reservatet – La riserva” è una serie danese ambientata a Copenaghen, trasmessa su Netflix.) In un quartiere altolocato, una giovane filippina, Ruby, che lavora alla pari nella famiglia di un uomo facoltoso, scompare. La vicina di casa di questa famiglia, Cecilie, che ha anche lei una giovane filippina, Angel, amica della ragazza scomparsa, cerca la verità, e riferisce alla polizia che aveva visto la giovane buttare nell’immondizia qualcosa, che si rivelerà poco dopo un test di gravidanza.

Guardiano

(Angelo Perrone) L'eco del mare smise di chiamare, le spirali di pietra, mute, si quietarono. Allora l'uomo volse il capo indietro, cercando tracce, un tempo mai vissuto. Ricordi antichi, un velo di rimpianto, parlava d'ore spese, un compito fedele. Custode di silenzi, giorno dopo giorno, poiché i sogni, si sa, non danno pane. Solo la realtà, solida e amara, nutriva un'anima ormai senza voli.

Respiro

di Maria Cristina Capitoni Prendi fiato per non cadere non interrompere il respiro tra un pensiero e l’altro perché nel mezzo non c’è riposo ma solo un buio che galleggia silenzioso tra il pieno e il vuoto.  

Un piccolo spazio

di Marina Zinzani Si impara presto a subire critiche controllo delle emozioni voglia di ribattere scoppiare in silenzio l’autorità che si impone la fragilità della nostra posizione tutta così la vita avere una persona davanti che parla che giudica che dice cosa sarebbe meglio fare si parte da un genitore

Gaza, la vita offesa

(Altre riflessioni in L'agonia di Gaza , Critica liberale 3.6.25) ( Angelo Perrone) A Gaza, il fragore delle bombe non è solo l'eco assordante della guerra. La cronaca ci restituisce immagini di una brutalità inaudita: corpi straziati, volti impietriti dal dolore, e soprattutto, bambini con gli occhi vuoti, spettri in cerca di cibo, in un paesaggio di macerie. Come non risentire, là dove le vittime si contano a migliaia, le parole dolenti di Giuseppe Ungaretti in Veglia, sui «centomila cadaveri» nel fango?