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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

Una grande nebbia

Il velo che offusca la natura, simbolo di tutto ciò che nella vita ci impedisce di vedere con chiarezza di Marina Zinzani “Una grande nebbia invase la valle non si vedeva più nulla né se qualcuno era vicino o lontano né cosa c’era attorno. Calata misteriosamente la nebbia   sembrò prendere la mia mente e io non capivo più dove fossi, né chi ero.”

Panni al vento

Un’immagine consueta in tanti piccoli paesi di Giovanna Vannini Dovevo sapere, dovevo indagare e allora mi accinsi a scampanellare alle massaie del palazzo, qualcosa mi avrebbero pur risposto! Com'era che quei panni, stesi al sole del mezzodì, così ben si fondevano con la facciata?

Evanescenza

Il vuoto nella vita di tutti i giorni, il desiderio di altro di Marina Zinzani L'inconsistenza dei giorni il nulla a volte percepito i doveri: voce sussurrata soffocata la nostra anima che vorrebbe altro.

Il cielo in una stanza

La fantasia che fa immaginare una volta di stelle di Giovanna Vannini Soffiate sulla fantasia, lasciate che si depositi sulle pareti della stanza. Prendete dieci once di forza del pensiero e penetrare con quelle il soffitto, in modo da aprire una breccia, larga quanto basta perché gli occhi al di là possono guardare.  Distendetevi supini, sospirate con goduria, sorridete con la labbra. Aspettare almeno 60 minuti. 

Giardino segreto

Parole, sguardi, gesti: semi di buona qualità nei rapporti umani di Marina Zinzani Le mani nella terra semi che si piantano idea di una rosa. Come un giardino segreto le parole di un padre ad un figlio, lo sguardo di un innamorato, la fiducia verso qualcuno.

Il vuoto che protegge

La dimensione in cui il cuore può trovare riparo di Maria Cristina Capitoni Poi, una volta rotto Il muro del tempo Tutto procede ad un altro livello Si avverte l’evento Ma non si capisce il senso

Sogno

Raggiunti nella notte da un attimo di felicità di Marina Zinzani Tristezza lieve  che si accompagna alla memoria. Visita nella notte una carezza e un sussurro non esiste più il tempo. Era solo un sogno?

Penna magica

(Foto Il Sussidiario.it) Louis Walker di 8 anni ha scritto a tanti perché il farmaco di cui ha bisogno sia venduto ad un prezzo sostenibile di Marina Zinzani "Cara signora May": un bambino malato prende la penna e scrive al primo ministro inglese. Chiede che anche in Inghilterra si possa avere un certo farmaco che cura la fibrosi cistica, malattia di cui soffre.  

Asia Argento: tante sfumature di grigio

(Foto CronacaSocial.com) Asia Argento, accusatrice del produttore Weinstein, avrebbe trovato un accordo con un giovane attore americano per non essere trascinata in tribunale. Una vittima di violenza sessuale che è stata, a sua volta, carnefice per fatti analoghi. Una scoperta inquietante.  (ap *) Asia Argento , accusatrice intransigente di Harvey Weinstein , e volto di spicco del movimento #Meetoo contro la violenza sulle donne, ancora una volta ha sorpreso tutti. Zitta zitta, dopo aver nuotato nelle acque infide delle polemiche scaturite dalla sua denuncia d’essere stata molestata sessualmente dal produttore di Hollywood, e aver fatto slalom tra le accuse di strumentalizzazione, alla fine ha deciso per se stessa.

Audrey Hepburn

Lo stile nella bellezza di Marina Zinzani Magra, elegante, raffinata. La sensualità non appariva più sotto le forme di una donna piena di curve, soprattutto bionda, come Marilyn Monroe o Brigitte Bardot. Quando apparve Audrey Hepburn questo canone di bellezza veniva improvvisamente cambiato, per far posto ad un’attrice che sarebbe stata un’icona di  eleganza, e con un  carisma che ha lasciato un profondo segno nella storia del cinema.

Un criminologo a Bilbao

Racconto breve (Paolo Brondi)  ▪️ Era giunto a Madrid con la sua agendina informatizzata, ben nutrita di numeri telefonici e indirizzi di suoi colleghi criminologi. Fra questi, una sua compagna di studi e quasi coetanea, la dr.ssa Dolores Vida, che rispose subito alla chiamata e gli fornì alcune notizie sulla calle Huertas. “Caro Giorgio, vedo che non hai cessato di metterti nei guai! Quando avevo 18 anni la calle Huertas era un posto ove si andava a conoscer la gente, a ballare. Era una strada rumorosa, si mischiavano le persone, le macchine, la musica che usciva dai locali, le risa, e l’alcool fino alle 6 di mattina. Adesso le macchine non ci sono perché la via è diventata pedonale e il rumore dei locali non si sente perché sono insonorizzati, ma continuano risa e rumori, gente e alcool. I locali rimangono aperti fino alle 3 o 4 del mattino. Le persone continuano per la strada e questa via comincia vicino alla piazza di Nettuno, bellissima, e finisce vicino alla piazza di Sant...

Le parole, come difficile legno da modellare

di Giovanna Vannini Scrivere nel tempo, rileggersi. Ritrovarsi spesso, far fatica a riconoscere che tutto ciò lo abbiamo scritto noi, in un "fa" andato. Succede, mi accade. Certe volte ritrovo pagine che avevo rimosso, salvo poi rimanere piacevolmente sorpresa di averle scritte io. 

A mezz'asta la fiducia verso lo Stato

(Foto Il Post) Il rifiuto dei funerali di Stato da parte di molti dei familiari delle vittime di Genova è il segnale della gravità della sfiducia nelle istituzioni (ap) Le bandiere a mezz’asta in tutt’Italia, i rintocchi delle campane in città. Genova e il Paese si sono fermati per rendere omaggio alle vittime del ponte Morandi. Funerali di Stato , celebrati nella Fiera del capoluogo ligure alla presenza di Mattarella. Ma in tanti hanno detto no.

Rock Hudson

La vita come maschera di Marina Zinzani Quando si pensa a Rock Hudson si pensa all’Aids, ad una vita di facciata, all’omosessualità nascosta fino a quando è stato possibile. La rivelazione portò i giornali ad andare indietro, a ritrovare la sua storia, l’attore che piaceva alle donne, amato dalle mamme, sognato come compagno ideale.

Elisabeth Taylor

La passione oltre il limite di Marina Zinzani Viso ovale e occhi viola. Un talento naturale, mostrato da bambina in “Torna a casa,  Lassie!”. Una bellezza unica, che incanta lo spettatore in film come “La gatta sul tetto che scotta”, “Il gigante”, “Venere in visone”.

Natalie Wood

Un volto bellissimo, il mistero di una fine improvvisa di Marina Zinzani Natalie Wood è morta troppo presto. Questo si pensa ora, a distanza di tanti anni dalla sua morte misteriosa, e questo si pensava allora, nel lontano 1981, quando il suo corpo fu ripescato in mare. Scivolata, caduta sotto effetto dell’alcol, o altro: non si sa la verità. Si sa solo che aveva il terrore dell’acqua fin da ragazzina, quando cadendo in fiume si era rotta un polso. Non sapeva nuotare.

Grace Kelly

Da Hollywood, alla gabbia dorata di Montecarlo di Marina Zinzani Una strada sulla Costa Azzurra. Un’auto che corre in uno scenario da sogno. Si sta girando un film, “Caccia al ladro”. Cary Grant è affascinante, con la sua recitazione misurata, mai sopra le righe, evoca gentilezza, eleganza. Lei è Grace Kelly, e quella strada segnerà la sua vita.

Verso il futuro

Il domani così incerto per una figlia di Maria Cristina Capitoni Era l’estate del diploma Tu a metà tra il mio futuro E tuo marito In un copione più volte ripetuto Ognuno la sua parte collaudata

S. Anna di Stazzema 12 agosto 1944: il ricordo

(ap) A Sant’Anna di Stazzema, la mattina del 12 agosto 1944, una furia violenta travolse ogni cosa: intere famiglie distrutte, i nonni, i genitori, i figli; centinaia di corpi rimasero senza vita, trucidati, uccisi, straziati. Anna era l’ultima nata nel paese ed aveva appena 20 giorni. Evelina quel mattino aveva le doglie del parto. Genny, prima di morire, scagliò una scarpa per difendere il suo piccolo. Il prete del paese, Innocenzo, si offrì inutilmente alla furia impazzita per risparmiare i suoi parrocchiani. La famiglia Tucci ebbe otto fratellini uccisi.

Montgomery Clift

Il tormento di una generazione, il segreto del proprio malessere di Marina Zinzani Un uomo gira nella notte, barcolla, è ubriaco. Si sofferma davanti ad un locale equivoco, dove entrano ed escono degli uomini. Si alza il bavero del cappotto, e lentamente torna verso casa. Una casa vuota. Alcol e solitudine, il volto che porterà per sempre i segni di un terribile incidente stradale. Un’inquietudine che non passa con niente, tenuta a bada solo con il lavoro e qualche preziosa amica.

Come una favola?

La felicità e la tristezza, così diverso l’eco nel vivere quotidiano di Giovanna Vannini Come nelle favole, dice il testo di una canzone di Vasco Rossi. La vita non è una favola, nemmeno quando si ha la prosopopea di crederla tale. C’è una falsità di fondo. La felicità, ammesso che di questa parola se ne faccia un uso non improprio o se ne abusi, è fatta solo di attimi, di momenti, che magari nel momento stesso in cui si vivono, nemmeno ce ne rendiamo conto.

James Dean

L’avventura di una vita, diventata leggenda di Marina Zinzani Una chiesa, un matrimonio. Un uomo aspetta fuori, cammina nervosamente.  Ad un certo punto gli sposi escono, sorridono, si baciano. E’ felicità per tutti. Non per lui, che si allontana in motocicletta, quando li vede. E’ fuori di sé, esce due volte di strada.

Marlon Brando

Non solo storie romantiche nel cinema, uomini anche duri e violenti, il sapore dell’inquietudine di Marina Zinzani Può una canottiera cambiare il cinema? Sì, può. E’ accaduto con Marlon Brando, quando la sua canottiera, nel film  “Un tram che si chiama desiderio”, sconvolse i benpensanti e gli standard dell’epoca. Quella canottiera fu una linea di demarcazione fra i personaggi precedenti, attori che interpretavano uomini forti, virili, ma anche gentili,   e il personaggio di Marlon Brando, duro, sgradevole, inquieto.

Ingrid Bergman

Una vita di passioni e di scoperte, il cinema di Ingrid Bergman. E la sua vita così ricca di Marina Zinzani La passione, l’eleganza, il coraggio: forse in queste parole si condensa la vita di Ingrid Bergman. Ha rappresentato un appuntamento con personaggi inquieti, forti, veri, personaggi dei suoi film che sono rimasti nella memoria.

Tempo fa

Ritrovare il proprio cammino di Maria Cristina Capitoni No non avevo capito  Procedevo a passi svelti  
 Seguendo l’intuito 
 Nulla di prestabilito 
 Sentivo solo che il mio tempo Era cambiato 

Un nido di candide piume

Henriette Blondel, moglie di Alessandro Manzoni: la storia di una donna, sposa e madre, accanto ad un uomo e scrittore irrequieto. Tra fantasia e ricostruzione storica, sul filo dei sentimenti e degli ideali Libro (editore L’erudita-Giulio Perrone, Roma, 2018) di Chiara Pini Brusuglio, luglio 1821. L’armonia della famiglia Manzoni in villeggiatura in campagna viene spezzata bruscamente: Napoleone è morto. Lo sgomento di Alessandro è tangibile, ma Henriette, moglie attenta, cerca di risollevarlo, scoprendo via via i segreti di famiglia: davanti ai suoi occhi si rivelano le vicende di affetti disordinati e antiche relazioni spezzate dall’incomprensione e dall’assenza di valori condivisi.

Marilyn Monroe

Il 5 agosto di 56 anni fa,  a 36 anni, moriva la Monroe, icona del cinema, della bellezza, ma anche simbolo di una vita sfortunata di Marina Zinzani Parlare di Marilyn Monroe oggi, a distanza di 56 anni dalla sua morte, avvenuta il 5 agosto 1962, appare quasi doveroso. Ogni anno quel giorno è ricordato dai giornali, dalla tv. Si ricorda la sua morte precoce a 36 anni, in uno scenario ancora avvolto dal mistero. Fu suicidio? Fu uccisa? Quali erano in quel momento i rapporti con John e Robert Kennedy?

La virtù del silenzio

Non solo necessità o umiliazione, tacere può essere persino eleganza di Marina Zinzani Il tacere ed intervenire nella vita degli altri: su questi due concetti si sono cambiate vite. L’osservare la vita di chi è vicino ed intervenire, in modo blando o deciso, insinuando dubbi, insicurezze, dando consigli non richiesti.

Danza sfumata

Il ritornello che riempie il giorno di Paolo Brondi Un’armonia nel cielo Terra luna e sole un poco congiunti e di luce sfumata adornati Un’armonia illusoria su questa terra ove danzano uomini vuoti su un desolato ritornello riempito giorno dopo giorno dal nulla

Lo stile a Parigi

(Foto Margherita.net) Alla portata di tutte, il fascino delle donne francesi? di Marina Zinzani La donna parigina ha una marcia in più, si sa. Si parla di uno stile parigino, una cosa ben definita e a suo modo affascinante. La massaia legge un articolo dal parrucchiere, e in effetti ricorda un suo lontano viaggio a Parigi e sì, le donne francesi erano magre, curate, eleganti, di un’eleganza in apparenza semplice.

Lasciare un segno

I ricordi di un’ex studentessa e l’esperienza dell’insegnamento di Cristina Podestà (Commento a Il ricordo di un maestro , PL, 23/7/18) Un maestro segna la vita e crea le personalità dei suoi studenti, emozionando. Il grande maestro lascia dentro una traccia incancellabile, avvia alla vita ragazzi implumi e disorientati rendendoli uomini forti e, a loro volta, degni di insegnare.

Pregiudizi

Liberare le vie dall’ipocrisia di Paolo Brondi Più scuri sono, più sembrano percossi da avverse forze e forse qualcuno ci sguazza qui dentro, ma certo non tu povero, negro e colpevole che sembri un insulto al generale percorrere liberi le vie della ipocrisia e della presunta civiltà

2 agosto 1980, il sabato dell'orrore

(ap) Bologna, il giorno della strage, il 2 agosto del 1980: il più grave atto di terrorismo compiuto nel dopoguerra, 85 morti e oltre 200 feriti, quel sabato d’estate, per lo scoppio di un ordigno a tempo lasciato in una valigia nella sala d’aspetto di seconda classe, nella stazione della città. Tra gli esecutori materiali, individuati alcuni esponenti dei NAR, un’organizzazione terroristica di estrema destra. Senza esito finora le indagini sugli eventuali mandanti, e per questo non sono mancate aspre polemiche dei familiari contro le istituzioni dello Stato, sono emersi degli elementi sui rapporti tra ambienti della criminalità organizzata e servizi segreti deviati.

Come reagire dopo il crimine commesso?

Foto Vanityfair.it L'attore Marco Paolini in un incidente ha provocato la morte di una donna. Don Paolo Glaentzer è accusato di violenza sessuale ai danni di una bambina di 11 anni. Diverse le loro reazioni. La forza di fermarsi a riflettere (ap *) La rinuncia ad un premio è cosa che di per sé fa notizia, perché accade raramente. Come pensare di rinuncia all’ebrezza del palcoscenico, al brivido della notorietà, a quella intrigante gratificazione del proprio io che un qualsiasi riconoscimento, anche il più modesto, è comunque in grado di regalarci?

Tra le rocce

Sembrava una richiesta di aiuto, era incomprensione di Maria Cristina Capitoni Scavai talmente tanto Che mi trovai Non ero quel che cercavo Però mi fermai Mi chiesi un istante Se avessi bisogno di aiuto  Sul volto un sorriso stranito