Visualizzazione post con etichetta Edward Hopper. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Edward Hopper. Mostra tutti i post

sabato 23 novembre 2019

In incognita a Varsavia

Lettrice in treno di Edward Hopper
La finzione, non solo sul palcoscenico. Nei panni dell’esordiente Erika, si presenta una famosa attrice di teatro, è Rita “la rossa”. Per sfida o curiosità

di Giovanna Vannini

La stazione centrale di Berlino era appena passata. Il convoglio aveva ripreso il suo viaggio attraverso il tramonto. Quando il capotreno avesse annunciato la prossima fermata, sarebbe stato notte fonda. Tra cinque ore Varsavia. Mi persi, mi immersi, feci finta: di leggere, di capire, di memorizzare.

venerdì 25 ottobre 2019

Senza grida

Tavola calda di E. Hopper
Rifugiarsi in sé stessi, àncora di salvezza dall’angoscia

di Florio Frau

Su scogli limacciosi
la nostra carne indifesa
notte dopo notte
con fiati d’angoscia
pugnala la disperazione.
Mai l’alba è certezza.
Unica certezza
la  stretta delle nostre mani.

sabato 1 dicembre 2018

Morning sun

Morning sun, di E. Hopper
In attesa di qualcosa

di Marina Zinzani

Una donna seduta sul letto 
guarda dalla finestra.
Sembra in attesa, 
come se quella giornata là fuori 
potesse portare qualcosa di nuovo.
Il silenzio è diventato roccia.
Succede,
nelle persone che si sentono invisibili.

sabato 6 ottobre 2018

Rosa (La malinconia)

Edward Hopper
di Marina Zinzani
(Introduzione di Angelo Perrone)

(ap) Racconti dedicati alle emozioni. Sono percezioni iniziali, stati d’animo appena avvertiti, sensazioni sfuggenti. Solo dopo diventano eventualmente sentimenti, convincimenti profondi. Hanno comunque la forza per influire sulle nostre scelte, cambiando a volta il destino di una vita.
Nell’insieme, offrono una cornice in cui non sempre è facile orientarsi, capaci come sono di turbarci anche profondamente. Dopo “Sabrina”, dedicato all’invidia, e Ilaria sulla “rabbia”, ecco l’emozione della “malinconia”.

venerdì 8 giugno 2018

Inganni

Edward Hopper
Mille pensieri e un solo silenzio: l’inganno di una sparizione improvvisa

di Maria Cristina Capitoni

Poi il silenzio d’improvviso
E l’equilibrio che vacilla
Mille pensieri contrastanti
Ed una sola ipotesi concreta
Sei sparito
O forse mai esistito

domenica 13 maggio 2018

Il sole che non riscalda

Room in New York, di E. Hopper
Le storie d’amore quando finiscono: il passato che rende così difficile il nuovo inizio

di Marina Zinzani

Come si racconta una storia che finisce? Precarietà, terreno che cede sotto i piedi, lutto. Le parole che si usano in realtà sono altre, ma il senso che si respira è questo.

venerdì 11 maggio 2018

Osare

Automat (Tavola calda), di E. Hopper
Ripensare a se stessi, ritrovare la sicurezza perduta

di Giovanna Vannini

Dovrei ripensarmi un giorno di quelli che si fa silenzio intorno, riascoltarmi nelle pieghe, dirmi quello che non sempre ho il coraggio di dire, riconoscermi convinta la mia sicurezza, e non perdermi a controbattere con chi sbandiera le sue assolute verità. Con me osare, sentirmi migliore, con immensa umiltà.

venerdì 4 maggio 2018

Il riverbero del sole

Morning sun, di Edward Hopper
Lui più anziano, lei molto più giovane: la cronaca offre mille casi di amori difficili. Che a volte finiscono tra pettegolezzi e inganni

di Marina Zinzani

Ci sono storie d’amore non a lieto fine, che diventano terra di commenti, pettegolezzi, giudizi. Lui, lei, lui doveva, anche lei però. Diventano anche terra di silenzi, se sono storie segrete, consumate in camere nascoste, senza potere raccontare a nessuno dell’inizio, e della fine.

lunedì 16 aprile 2018

Il presente così eterno

Cladigger, di Edward Hopper
Un senso di estraneità, l’attrazione verso un altro mondo

Poesia
di Maria Cristina Capitoni

Vivo più di là 
Che di qua
Dormo otto ore al giorno 
La notte 
Quando qui è buio
E di là si accende l’esistenza 

sabato 9 settembre 2017

Altrove

Automat di Edward Hopper
Quel sentirsi straniato, lontano dalle cose e dalle persone, in solitudine

di Marina Zinzani

Le mie mani toccano la tazza calda
è freddo il mondo attorno a me
è sera
è buio
caffè riscaldami
parlami di un posto magico
di piantagioni, di persone