di Valeria Giovannini
Molto toccanti le pagine
autobiografiche di Ezio Raimondi, filologo, saggista e critico letterario
italiano, nel suo Le voci dei libri.
L'autore racconta di essere nato in
una casa dove non c'erano libri. Un giorno ne trovò uno, uno soltanto, nascosto
tra le anticaglie di un comò: l'edizione Nerbini de I miserabili. Era il libro del capezzale della madre di Raimondi,
una donna del popolo che lavorava a servizio.