Il diverso modo di intendere il rapporto tra arte e natura:
il significato della modernità in due grandi musicisti
di Paolo Brondi
Negli anni in cui Johann Sebastian Bach (1685-1750),
raggiungeva l’apice della sua attività artistica e professionale, si
addensarono amarezze nella sua vita quotidiana e una profonda crisi nella
visione dell’arte. Gravoso fu per lui il momento in cui la contestazione dei
tempi nuovi venne ad assalirlo, soprattutto a causa di un suo ex allievo,
Johann Scheibe, nato a Lipsia nel 1708, interprete appassionato di una
concezione della musica del tutto antitetica a quella del maestro.