Fotografa, amava definirsi. Ma fu attivista politica,
attrice, una viaggiatrice instancabile ai primi del ‘900. Un personaggio
inquieto, controverso, appassionato della vita
di Maria Grazia Passamano *
L’amore per il Messico, la Russia e la Spagna, tre
Stati vissuti intensamente. E poi l’amore per la fotografia che diventa
espressione onirica di una speranza, testimonianza di una realtà che si
desidera intrappolare ed afferrare per personalizzarla, per stigmatizzarla; una
forma di cannibalismo artistico, l’ossessione per la fotografia, che spinge
l’osservatore a voler possedere ciò che il suo sguardo penetra e ad ingurgitare
quel flusso vitale che non si può arrestare, che non si può placare.