(ap) Alla fine è morto, prematuramente, e
ingloriosamente. Non è arrivato neppure a Natale. Ha perso subito gli aghi dei
suoi rami appena giunto dalla val di Fiemme. E’ rimasto così a svettare, sconsolato
e triste, con le poche palline colorate e le scarse luci, che l’amministrazione
cittadina gli aveva messo addosso. I romani, sarcastici, lo hanno subito
soprannominato “spelacchio”.
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domenica 24 dicembre 2017
lunedì 20 febbraio 2017
In incognito
di
Pietro Pancamo
Dormo
in incognito
per
non farmi riconoscere dagli incubi.
Scavano
per l’aria come talpe;
hanno
un paio d’occhi
larghi
e fotofobici.
Sul
comodino
il
lume acceso mi nasconde.
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