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domenica 25 agosto 2019

Scampanellando

In giro, tra case dalle facciate colorate, con i panni stesi a prendere il sole

di Giovanna Vannini

Dovevo sapere, dovevo indagare e allora mi accinsi a scampanellare alle massaie del palazzo, qualcosa mi avrebbero pur risposto! Com'era che quei panni stesi al sole del mezzodì, così ben si fondevano con la facciata?

sabato 23 febbraio 2019

Mare d'inverno

Vicino Portofino (foto ap)
Le onde sugli scogli, il cielo grigio nei mesi d’inverno: il richiamo di un sussurro

di Marina Zinzani

Onde che si infrangono sugli scogli
non c’è sole
solo grigio
visione grigia del mondo e delle cose.

giovedì 30 agosto 2018

Panni al vento

Un’immagine consueta in tanti piccoli paesi

di Giovanna Vannini

Dovevo sapere, dovevo indagare e allora mi accinsi a scampanellare alle massaie del palazzo, qualcosa mi avrebbero pur risposto! Com'era che quei panni, stesi al sole del mezzodì, così ben si fondevano con la facciata?

martedì 22 agosto 2017

Ritorno a casa


Racconto
di Paolo Brondi

Giulia, quando sentì l’impulso di telefonare al suo ex, Giorgio, stava leggendo un’opera di Goethe, ”I dolori del giovane Werther”, ritrovandovi immagini e sentimenti propri: un’anima sensibile, aperta alla bellezza, all’amore, ma anche sofferente perché cosciente di sé.

mercoledì 2 agosto 2017

Maschere di vita

Camogli (foto ap)
Una fuga sul mare, l’ascolto di voci frastagliate: la ricerca di nuove rispondenze

Racconto
di Paolo Brondi

Anna, quando sentì l’impulso di telefonare a Giorgio stava leggendo un’opera di Goethe, ” I dolori del giovane Werther”. Era un’anima sensibile, aperta alla bellezza, all’amore, ma anche sofferente. Nulla poteva contro il sentimento; l’intimo tepore, nel convivere con Giorgio, si era intensificato giorno dopo giorno fino a farle temere di poterlo veramente reggere e gestire.

giovedì 16 marzo 2017

Ricordi senza colore

Un foto che viene dal passato, per ricordare un amore perduto

di Giovanna Vannini *

Inverno, schiuma bianca, mare arretrato, sabbia: levigata dalla onde sulla battigia, smossa dove io siedo. Ho camicia lunga, un gilet di lana e i pantaloni arrotolati alle caviglie. Scalzi i piedi. Siedo con le gambe piegate, i palmi delle mani appoggiati sulla sabbia umida. Il mio sguardo non volge al mare ma a te. A te che mi chiami, mi dici, rido. Bianco e nero, foto di altri tempi. Ma i ricordi hanno colore?