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sabato 12 gennaio 2019

L'America di Philip Roth? Poco pastorale

di Bianca Mannu
(Introduzione di Angelo Perrone)

(ap) Una ennesima recensione su "Pastorale americana", il romanzo più famoso del maggior autore contemporaneo americano? Non proprio. Piuttosto, una riflessione che certamente investe la struttura narrativa dell’opera, la costruzione dei personaggi, le tesi sottese all’opera, ma che poi si estende ad altro. Come il carattere stesso della società americana del ‘900. E che giunge a mettere in discussione la capacità degli scrittori, non solo Roth, d’esserne interpreti attendibili rispetto alle ragioni della loro complessità, a partire dalle più vistose contraddizioni.

domenica 30 dicembre 2018

Philip Roth, scrittore realistico e visionario

Perché scrivere? (Einaudi, 2018) raccoglie saggi, interviste, riflessioni dello scrittore americano contemporaneo più stimato e premiato. Un’originale lettura di sé da parte dello stesso autore: Philip Roth è scrittore insieme realistico e visionario

(ap *) Difficile mettersi davvero a nudo, per uno scrittore, ma ci si può provare. Quando si tratta poi di Philip Roth, il più noto e premiato scrittore americano (anche se non ha vinto il Nobel), il compito sembra immane se non fosse che proprio lui ha dato un contributo prezioso con Perché scrivere?, una raccolta di testi scritti tra il 1960 e il 2013, ora uscita in Italia con Einaudi (2018), dopo la pubblicazione negli Stati Uniti, l’anno precedente, con l’analogo titolo Why write?