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martedì 7 luglio 2020

New York vista da Woody Allen

New York (foto ap)

La pioggia, il sottofondo ideale per descrivere la magia di New York


di Marina Zinzani

E’ difficile pensare a Woody Allen senza pensare anche a New York. Sembrano un’unica entità spesso, e la città non è semplice sottofondo alle sue storie, è qualcosa che vibra, che respira, un essere vivente che prende il sopravvento sulle persone, che ne condiziona le giornate, gli umori. Anche con il suo traffico, con la vita caotica, con i locali, con i musei, la città diventa parte integrante della storia che lui racconta.

lunedì 22 gennaio 2018

Notizie triturate

Mia e Dylan Farrow - Woody Allen
Nella vicenda Woody Allen – Farrow, rapporti poco chiari tra tutti i protagonisti, ma anche l’informazione non ha aiutato a capire

di Anna Piediscalzi
(Commento a L'ombra del dubbio, PL, 31/1/18)

Troppi lati oscuri nella faccenda Woody Allen - Mia Farrow per essere valutata. I giudici dissero che la ragazzina, Dylan, era stata indottrinata dalla madre nel contenzioso del divorzio. Ma resta il fatto che lui si mise realmente con una delle sue figlie. Rivalità fra “figlie”? Gelosia materna?

domenica 21 gennaio 2018

L'ombra del dubbio

La accuse di Dylan Farrow contro il padre adottivo Woody Allen per i presunti abusi sessuali compiuti anni fa. La colpa così difficile da accertare

di Marina Zinzani

Dylan Farrow è tornata a parlare delle presunte molestie subite da Woody Allen quando aveva sette anni. Chiede di essere creduta, ripete che ha sempre detto la verità. Alcuni attori hanno preso le distanze in questi giorni da Woody Allen, ultimo Colin Firth, che ha detto che non lavorerà mai più con il regista.

giovedì 9 novembre 2017

Senza paura, della nostra storia

Il “Sessantotto”, una stagione tormentata: passione, desiderio di rinnovamento, spirito di rivolta produssero un cambiamento dei costumi e il riconoscimento di nuovi diritti. Eppure da lì ebbero origine gli anni del terrorismo. Il filo conduttore del fondamentalismo ideologico da quella esperienza ai giorni nostri

di Angelo Perrone *

Cosa rimane del ’68? Una mostra dal titolo “E’ solo l’inizio. 1968” (sino al 14/1/18), alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, si propone di raccontare quel periodo storico attraverso i possibili intrecci con il mondo dell’arte, ricordando le “scintille creative” che animarono alcuni movimenti dell’epoca: il minimalismo, il concettuale, l’arte povera.