New York (foto ap) |
La pioggia, il sottofondo ideale per descrivere la magia di New York
di Marina Zinzani
E’
difficile pensare a Woody Allen senza pensare anche a New York. Sembrano
un’unica entità spesso, e la città non è semplice sottofondo alle sue storie, è
qualcosa che vibra, che respira, un essere vivente che prende il sopravvento
sulle persone, che ne condiziona le giornate, gli umori. Anche con il suo
traffico, con la vita caotica, con i locali, con i musei, la città diventa
parte integrante della storia che lui racconta.
Nel
suo ultimo film, “Un giorno di pioggia a New York”, si è espresso così bene il
suo amore verso la città, un amore incondizionato. La pioggia diventa
sottofondo alla malinconia, alla ricerca del tempo perduto, alle atmosfere di
una città che forse quelle atmosfere le ha perdute, ma restano nella memoria, e
sembrano qualcosa a cui il protagonista, Gatsby, guarda per alimentarsi, per un
nutrimento dell’anima.
Gatsby
ricerca le suggestioni di una New York lontana, ideale, ambienti soffusi, buona
musica, la città che ha affascinato artisti, e diventa ricerca di qualcosa che
è vicino alla propria identità. Un’identità anche lontana dai ragazzi del suo
tempo.
La
pioggia fa da sottofondo al film, è una pioggia malinconica ma che porta
pathos, un senso di struggimento, l’amore per ciò che vi è attorno, le
suggestioni di una metropoli e il senso che la vita, tutte le cose interessanti
della vita, avvengano proprio lì.
E’
un’illusione forse, anzi, certamente. Ma
la vita sembra sempre altrove, e si passa la propria di vita a fare cose molto
meno interessanti. E il tempo sembra un viaggio in classe economica, come dice
Gatsby.
Woody
Allen ha descritto i chiaroscuri di una città, le sue nevrosi, ma ha lasciato una
traccia in ogni spettatore. Qualcosa che fa sognare. Si è desiderato essere lì,
per un attimo, a conversare in un bar con un amico, parlare dell’ultima mostra
di un artista del Greenwich Village, sentendosi parte di qualcosa, con la
sensazione di vivere veramente, di esserci, in quel momento.
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