martedì 7 luglio 2020

New York vista da Woody Allen

New York (foto ap)

La pioggia, il sottofondo ideale per descrivere la magia di New York


di Marina Zinzani

E’ difficile pensare a Woody Allen senza pensare anche a New York. Sembrano un’unica entità spesso, e la città non è semplice sottofondo alle sue storie, è qualcosa che vibra, che respira, un essere vivente che prende il sopravvento sulle persone, che ne condiziona le giornate, gli umori. Anche con il suo traffico, con la vita caotica, con i locali, con i musei, la città diventa parte integrante della storia che lui racconta.

Nel suo ultimo film, “Un giorno di pioggia a New York”, si è espresso così bene il suo amore verso la città, un amore incondizionato. La pioggia diventa sottofondo alla malinconia, alla ricerca del tempo perduto, alle atmosfere di una città che forse quelle atmosfere le ha perdute, ma restano nella memoria, e sembrano qualcosa a cui il protagonista, Gatsby, guarda per alimentarsi, per un nutrimento dell’anima.
Gatsby ricerca le suggestioni di una New York lontana, ideale, ambienti soffusi, buona musica, la città che ha affascinato artisti, e diventa ricerca di qualcosa che è vicino alla propria identità. Un’identità anche lontana dai ragazzi del suo tempo.
La pioggia fa da sottofondo al film, è una pioggia malinconica ma che porta pathos, un senso di struggimento, l’amore per ciò che vi è attorno, le suggestioni di una metropoli e il senso che la vita, tutte le cose interessanti della vita, avvengano proprio lì.
E’ un’illusione forse, anzi, certamente.  Ma la vita sembra sempre altrove, e si passa la propria di vita a fare cose molto meno interessanti. E il tempo sembra un viaggio in classe economica, come dice Gatsby.
Woody Allen ha descritto i chiaroscuri di una città, le sue nevrosi, ma ha lasciato una traccia in ogni spettatore. Qualcosa che fa sognare. Si è desiderato essere lì, per un attimo, a conversare in un bar con un amico, parlare dell’ultima mostra di un artista del Greenwich Village, sentendosi parte di qualcosa, con la sensazione di vivere veramente, di esserci, in quel momento.

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