di Giovanna
Vannini
Il
tassista non seppe mai quanto amore si consumò sopra il tetto del suo taxi.
Nemmeno i colleghi, tutti in fila, rigorosi sui loro sedili, col finestrino
abbassato e col rumore di scappamento nelle orecchie, alzarono gli occhi al
cielo dell’auto, ebbero l’ardire di immortalare in qualche modo ciò che
succedeva.