di Cristina Podestà
Sotto i piedi le foglie morte, cadute col vento e la pioggia, rendono l’asfalto meravigliosamente colorato di giallo, arancio e marrone. I miei passi risuonano mentre mi aggrappo all’ombrello per non cadere.
Passeggio in una città, la mia, piuttosto triste, piuttosto solitaria, abbastanza deludente adesso. E rimugino tra me tempi migliori, quando era viva e frizzante di giovani desiderosi di raggiungere mete, dove i negozi pullulavano di persone che facevano acquisti, mentre per strada ci si incontrava e ci si fermava ad ore a chiacchierare.