di Cristina Podestà
Un sottile dispiacere si insinua e tocca una ad una le corde dell’anima.
Diventa poi pian piano una ferita che pare inferta da uno stiletto, e inizia a sanguinare.
Sono quasi arrivato al capolinea, quando un barlume di gioia mi batte in testa ed io rinsavisco di colpo, il sangue cessa di scorrere, il corpo si riappropria del sé.
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