Definita una malattia della cultura, la stupidità potrebbe essere
soltanto una “brezza ironica”
di
Paolo Brondi
Ennio
Flaiano notava - in un elzeviro apparso sul Corriere
della Sera del 13/3/69 - che la stupidità aveva fatto, grazie ai mezzi di
comunicazione, "progressi enormi", riuscendo a nutrirsi d'altri miti
e persino a ridicolizzare il buon senso.