di
Paolo Brondi
(Destini
letterari al tramonto delle ideologie)
Il
nostro paese è teatro di tante storie su cui frequentemente aleggia l’ombra che,
in questi ultimi anni e oggi ancor più, si è pure confusa con il corpo del
vivere sociale, culturale, politico. Ma forse è l’ombra, più che il sole, a far
meglio risaltare il nascosto. Quando il sole che abbaglia invade le cose e le
persone anche le nasconde sotto il suo chiarore. Migliore l’ombra dunque che
aguzza la vista e fa percepire anche l’opposto al vero. Vere e solari erano,
infatti, le parole di Italo Calvino, tese a difendere i valori della
letteratura, insegnati a mo’ di categorie perenni, nelle sue Lezioni americane (1988) con il nome di “leggerezza,
rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità, coerenza”.