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venerdì 15 novembre 2019

Dopo di noi

I nostri piccoli passi oggi, quelli degli altri dopo, in un susseguirsi di momenti destinati all’oblio

di Davide Morelli

Dopo di noi ci saranno altri

esattamente come noi,

che cercheranno un senso compiuto

alle cose e si accontenteranno

di vivere l’ordinaria amministrazione

degli eventi e degli orizzonti.


mercoledì 23 ottobre 2019

Un po' di nebbia

Dal caldo dell’estate al freddo dell’inverno. La nebbia segna il cambiamento dei ritmi di vita

di Marina Zinzani

Batte le ali il gabbiano
la nebbia è già scesa sul molo
si ricorda l’estate
animazione vivace
il sole il mare la spiaggia
cocomeri
nebbia invece

venerdì 8 febbraio 2019

S'addensa l'inverno

Sul mare, gli echi dell’inverno

di Paolo Brondi

In questo imbrunire i sogni
infranti dormono e l’inverno
s’addensa fischiando
fra dune e cespugli marini
stride stanco il gabbiano
lungo fronde spumate
di onde agitate

giovedì 24 gennaio 2019

Mia lunga sera

Il tempo vuoto, il gelo dell’esistenza, lo strazio del cuore

di Bianca Mannu

La lunga sera sera sera,
cucendo col dedalo dei fili
un tempo vuoto,
trapassa nel pieno d’uno spazio.
La lunga sera sera sera,
fuggita dai gelidi cortili
– ceduto il moto –
s’accuccia nel cuore dello strazio

martedì 1 gennaio 2019

Scene di vita

Ricordi, che si ricompongono nel presente

di Maria Cristina Capitoni

Quella musica
Sciolse d’improvviso
Il nodo dei ricordi
E le parole
Tornando al loro significato
Ricomposero le scene di quel vissuto
Restituendo un senso compiuto
A quel passato dimenticato.



venerdì 21 dicembre 2018

Folate di freddo

Il sole che fa capolino tra le nubi d'inverno

di Paolo Brondi

Svaniscono sogni sognati
e s’annuncia l’inverno
con nebbia e neve
tutta d’intorno
Fra secchi e tristi cespugli
passeri lenti sfuggono

domenica 25 novembre 2018

Ombre antiche

Il vento che anima i nostri paesaggi

di Paolo Brondi

Mugghia il vento
Pettinando l’aria
su colline invernali
sotto nubi in fuga
che richiamano
il denso dei ricordi
tra passato e presente
e antiche ombre
incuranti di gocce

martedì 20 marzo 2018

La festa della giovinezza

Mille cadute nella vita, la capacità di risollevarsi

di Paolo Brondi 
(Commento a Il sole asciuga il volto, PL, 19/3/18)

Non sono rari gli eventi in cui si dimostra che gli occhi non vedono al di là di quello che sanno. E si cade, si soccombe. Ma è sempre possibile una verità, l’aver fede.

giovedì 15 febbraio 2018

In ascolto

Cuori che attendono il calore di un amore

Poesia
di Paolo Brondi

La luna nonostante il gelo invernale
Sa ancora, nel suo colore antico,
scrivere con la polvere della sua luce
su cuori in ascolto di voci
lontane sempre più lontane

martedì 13 febbraio 2018

A tuo agio

La strada che abbiamo percorso un tempo, e nella quale ci siamo incontrati

Poesia
di Maria Cristina Capitoni

Sento di nuovo quel rumore
E guido in un percorso dimenticato dalla
mente
Ma non dal cuore

sabato 13 gennaio 2018

Momenti da nutrire

Attimi sfuggenti della vita, appunto quel senso di precarietà. In cui tutto si compie

Poesia
di Maria Cristina Capitoni

Curi il senso di precarietà
Fissando il punto
Quasi che il soggetto
Scelto
Non fosse altro che te stesso

giovedì 7 dicembre 2017

Voci perdute

Il vento freddo dell’inverno porta con sé voci che giungono da lontano

di Paolo Brondi

Un vento freddo pettina
i pini del lido
spingendo in danza fugace
nubi gioiose, sul dorso del mare
come folti pensieri
sull’eco di voci lontane
attese da anni
e appena perdute
in questo lungo grigiore di ore

lunedì 2 gennaio 2017

Pioggia che brilla chiara

di Paolo Brondi

Piove, felice è il verde
dei teneri prati, con passeri in grido
e sussurro di recenti memorie
Mi guardi, i tuoi occhi sono laghi
di gioia, hai occhi come luci d’amore
pioggia che brilla chiara sul grigiore
del giorno, percorso da lampi
inebrianti dalle tue labbra di lampone
catene che mi stringono dentro
in un sogno, in nostalgiche
frange d’estate

sabato 2 aprile 2016

Di lei non immaginavo

di Giovanna Vannini

Inverno, schiuma bianca, mare arretrato, sabbia: levigata dalla onde sulla battigia, smossa dove io siedo. Ho camicia lunga, un gilet di lana e i pantaloni arrotolati alle caviglie. Scalzi i piedi. Siedo con le gambe piegate, i palmi delle mani appoggiati sulla sabbia umida.