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giovedì 22 settembre 2022

Mozart, il volo degli angeli

di Marina Zinzani

Mi piace Mozart
lo ascolto ogni tanto
troppo poco
perché il tempo è così…
ci si dimentica del bello,
nella giostra dei giorni.
Mi piace Mozart
anche se non sento sempre
la bellezza delle sue note
anche se non riesce
ad aprire le mie mani chiuse

sabato 27 novembre 2021

Fiore che sboccia

L'attesa del domani


di Marina Zinzani

L’attesa di un fiore
l’attesa di un gesto
di una parola che illumini
che riscaldi
che aiuti.
L’attesa di un altro giorno
di un’altra vita
sogni confusi
domani, se, forse, in quel modo…
sarò felice.
L’attesa che qualcosa cambi
l’attesa di un evento straordinario
l’attesa della pensione.

mercoledì 5 maggio 2021

Foglia sull'acqua

L'inquietudine, come una foglia caduta


di Marina Zinzani

Una foglia scivola sull’acqua
scorre nel fiume,
lentamente.

venerdì 31 luglio 2020

Poetare liberamente

La poesia moderna alla ricerca di nuovi linguaggi


di Davide Morelli

Chi cerca di dare una definizione di poesia si trova nella situazione paradossale del protagonista del racconto "Dialogo dei massimi sistemi" di Tommaso Landolfi, in cui si cerca di stabilire se possa essere veramente considerata poesia un componimento scritto in una lingua sconosciuta.

martedì 14 luglio 2020

Quale poesia è ancora possibile?

Dalla tradizione alle avanguardie: come è cambiato il linguaggio della poesia


di Davide Morelli

Tutto è già stato scritto e quello che non è stato scritto non meritava di esserlo? La neoavanguardia già nel dopoguerra sembrava aver divorato tutte le poetiche. Il '900 letterario è stato artefice di grandi stravolgimenti. Il panorama poetico è mutato completamente.

giovedì 11 giugno 2020

L'esuberanza di allora

Tutto è cambiato da allora: i sogni interrotti


di Davide Morelli


Mi difendevo dalle tue offese
con silenzi eloquenti e ostinati.
Tu mi attaccavi a più riprese;
gli strali a me erano sempre destinati.
Entrambi eravamo parti lese.
Eravamo sogni procrastinati,
ascese intervallate dalle attese.
Ora calcoli e elabori i dati.

Cambiare ruolo

Volti, ruoli, destini diversi


di Mirella Santamato

Ora uomo                  
ora donna,
ora sordido padrone
ora lurido schiavo,
ora stupratore
ora stuprato,

giovedì 4 giugno 2020

Sentire la solitudine, come un poeta

Avvertiamo il senso di solitudine, certe volte: come i poeti?


di Marina Zinzani

Bere fino a stordirsi
tirare a tardi fino a che gli occhi cadono
vagare nel nulla
essere nulla.
Il poeta e i suoi affanni
le lacerazioni nascoste
i simili che non somigliano

venerdì 29 maggio 2020

La poesia al femminile

Versi rabberciati, sghembi, sussulti di vita. Troppo grande la poesia al femminile?

di Bianca Mannu

Non v’indignate se spesso l’impuntura
d’un mio verso
conserva i segni dell’imbastitura
Se, doppiando l’apice d’una cesura,
incalzo maldestra oltre la costura
per traverso

sabato 9 maggio 2020

La chioma di Berenice

La bellezza che muta e si trasforma, così diversa così lontana

di Davide Morelli

Io non sono Callimaco
e la tua chioma
non è quella di Berenice.
Potrai donarla ad Afrodite,
ma nessun soffio, nessun prodigio
la tramuterà mai in una costellazione.
Un tempo era sufficiente una chioma,
un poeta e un astronomo
per creare un mito.

lunedì 20 aprile 2020

Pensieri nuovi

Oltre il buio ed il silenzio; quando il tempo riempie di senso le nostre ore

di Maria Cristina Capitoni

Se fosse della sera
l’unico sguardo
non avrei visto oltre
qualche ora appena
un’esistenza breve e tormentata
popolata d’ansia e
distorte previsioni

domenica 19 aprile 2020

Nuvole bianche

Garfagnana (foto ap)
Il richiamo di una voce, la spinta ad andare via, in sogno

di Maria Turtura

Nel silenzio della campagna
a un tratto
chiamava una voce.
Veniva da una siepe oscura
presso gli alberi di confine,
mi gridava di ritornare.

sabato 18 aprile 2020

Paesaggio

Lo sfondo dell’esistenza in cui tutto avviene, realtà e illusione

di Davide Morelli

Paesaggio,
gorgo della visione,
elogio dell’inconscio,
abluzione per purificazione.
Paesaggio,
che rimani
immobile e indifferente
sullo sfondo
di tutte le esistenze.

venerdì 17 aprile 2020

Poeta

Il mistero della profondità e lo scompiglio privo di echi: l’ardore di ritrovare il filo della voce

di Bianca Mannu

A scavare a scavare
nel sottosuolo tuo mal combinato!
Con le materne tue falangi scava
alacremente scava
dove il tuo essere gatto
ara la terra con gli artigli del bisogno
dove modula sull’istanza della specie
il suo richiamo

giovedì 16 aprile 2020

Cose dimenticate

Il senso fugace del tempo, che cancella i ricordi più intensi

di Davide Morelli

Rose fiorite
e baci non dati
avvolti in un sudario
di polvere e cenere,
inchiodati a una croce
di terra e pietra.

lunedì 13 aprile 2020

Era il mio modo di parlare

Se fossi stata diversa, mi avresti amato. Forse credendomi un’altra

di Maria Turtura

Se avessi avuto un cappotto
con un colletto di pelliccia
forse non mi avresti lasciato.
Se un fischio arguto
avesse accompagnato i miei discorsi
ti saresti così confuso
da ritenermi importante.
Invece non sapevo fischiare
e avendo mal di gola
parlavo piano, per via di quel colletto
di pelliccia che non possedevo.

domenica 12 aprile 2020

Foresta di segni

La vita delle nostre parole, tra contorsioni e respiri

di Paolo Brondi

Traccio su pagina bianca foreste di segni,
Sembra che l’anima voglia appieno svelarsi,
Attraverso scritti contorti e nervosi.
S’alzano, si ritraggono, si attorcigliano,
Riposano, respirano, si adagiano
Quasi a raggiungere una duna sabbiosa,

lunedì 6 aprile 2020

Fortunati quei poeti

Torre Campatelli, San Gimignano (foto ap)
Per chi scrive poesia, tempi difficili. Complicato farsi conoscere ed il web non è generoso con i poeti. Non se la cavano meglio i narratori

di Davide Morelli

La fortuna critica dei poeti. Chi l'avrebbe detto che Dino Campana sarebbe diventato un immortale della poesia ad esempio? E che dire di Sergio Corazzini, morto giovane, diventato un caposcuola dei crepuscolari? Ma i più sono destinati a scomparire. La gloria postuma è determinata da una concomitanza di fattori.

domenica 5 aprile 2020

L'usignolo


La primavera? Un po’ è anche uno stato d’animo

di Marina Zinzani

“Usignolo amabile voce/messaggero di primavera” (Saffo). Bisogna immaginarla la primavera, sentirla, costruirla nella propria mente, ancorarci non al ricordo, che si accomuna alla nostalgia, ma a quello che verrà, alla promessa che si vivranno a fondo i suoi giorni, le sue ore, quando tutto sarà finito.

venerdì 3 aprile 2020

Più di un fiore

Frammenti di vita che tornano alla mente, mentre ci guardiamo intorno

di Lettori di Pagine Letterarie
(Commento a Il mazzolino per la maestra,  PL, 29/3/20)

Frammenti e pensieri di vita vissuta, richiamati alla coscienza di un oggi cosi tormentato, con stile pulito, svincolato da patetiche ridondanze anche quando il dolore grida o la dolcezza di alcuni momenti affiora. Per questo lo scritto appare essenziale ed efficace.
Anna Rosa Vatteroni