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domenica 14 giugno 2020

Elogio della forza

La forza che proviene dall’essenza della vita, dalle passioni, persino dalle debolezze


di Marina Zinzani

Per quanto la fragilità nasconda fiori profumati
e le sfumature raccontino storie
e i monili siano sobri, di apparente poco valore
per quanto la paura celi lati umani, comprensibili
e la dolcezza si accompagni a voci basse,
per quanto gli abiti non risplendano e neanche i visi
pur raccontando segrete armonie, segrete verità
è da preferire la forza

martedì 26 maggio 2020

Vorrei essere ascoltata

Non dare mai nulla per scontato: essere ascoltati, il pensiero che rimane in noi


di Maria Cristina Capitoni

Vorrei un pensiero che stesse
qualche minuto in più
e poi per tutto il tempo
che ripensi a ciò che ha detto
che ritorni all’infinito
sul passaggio
se non l’ha capito
che mi ascolti quando parlo
senza dare per scontato
un pensiero mai pensato.

lunedì 25 maggio 2020

Fallimenti

I momenti che segnano il fallimento di una vita


di Marina Zinzani

Lo senti questo rumore?
No, non sento niente, dice l’altro.
E’ stato uno sguardo, invece.
Una telefonata mancata.
Una notte insonne.

martedì 21 gennaio 2020

La prigione delle parole

Possono fare male o dare allegria, le parole. Chi sei? Ciò che definisce la persona

di Marina Zinzani

Si resta chiusi
in una definizione
nata da una caratteristica fisica, anche
quello è grasso
quella è anoressica
quella è tirchia
quella è una depressa
quella va con tutti

martedì 29 ottobre 2019

In subbuglio

L’arrivo delle piogge, il cambiamento del clima, le giornate più corte: tanti segnali evocano mutamenti degli stati d’animo

di Giovanna Vannini

Piove forte, rallenta ma poi riprende. E' così da stamattina. Violenti scrosci si alternano al cadere silenzioso della pioggia autunnale. Un vento caldo ma strapazzone, sconquassa uomini e cose. Strade ingombre di rami, di cumuli di foglie, di terra venuta via dai cigli, di melma importata dalle ruote sull'asfalto.

sabato 26 ottobre 2019

Attimi non solo di quiete

Fanno la differenza, possono cambiare ogni cosa: il tempo e il gesto che mutano la nostra vita

di Maria Cristina Capitoni

Un attimo più in là
e sarebbe stato diverso
le premesse di un viver sereno
c’eran tutte
bastava un giorno

mercoledì 5 dicembre 2018

Vizio di vivere

Difficile ritrovare quelle parti di sé andate perdute nel corso della vita

di Bianca Mannu

Da lei qualcosa si staccò
come organo esule - da lei -
in cerca d’un corpo ad hoc …
Lei lo inseguì lo superò
volgendosi a guardarlo … mh?
Un modo di aspettarlo
per fissarselo sul dorso
come si fa con lo zaino
all’inizio di una gita
su terreno in salita

giovedì 15 novembre 2018

Il caso

Silenzi di fronte all’incertezza del vivere

di Paolo Brondi

Si lacera il silenzio
Si è inghiottiti dal silenzio
Ma è debolezza
È terrore della tremenda
Spalancata casualità
Di quel che facciamo
Di quel che vediamo fare

lunedì 25 giugno 2018

Il respiro così tenue

Leggerezza e gravità, il difficile equilibrio per vivere

di Maria Cristina Capitoni

Sempre a pelo d’acqua
Sfruttando quella spinta
Che dal basso verso l’alto
Spinge un corpo
A credersi libero dalla gravità
E al sicuro da ogni turbamento

lunedì 22 gennaio 2018

Le macchine non distinguono il dolore di una madre

Scrivere sul web? Non conta solo la concisione. Dovremmo coltivare una forma diversa di “brevità” che regali densità di parole, e essenzialità di concetti 

di Angelo Perrone *

Non più di 2000-3000 caratteri (spazi inclusi), raccomandano gli esperti del digitale, i maestri della web usability come Jakob Nielsen. Questa, la misura ottimale dei testi da pubblicare on line: brevi, concisi, essenziali. E poi da scrivere secondo regole precise: costruzione a “piramide rovesciata” (prima le conclusioni, poi lo sviluppo del tema, sempre in modo asciutto, si intende) e osservanza di molti accorgimenti.