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martedì 16 ottobre 2018

Scrittura al tempo del digitale

(A Silvia, manoscritto 1828)
Nella grafia, le tracce nascoste del nostro io

di Cristina Podestà
(Commento a Allo specchio, PL, 10/10/18)

La comunicazione non verbale è essenziale per conoscere l'individuo nella sua complessa identità.
Ogni movimento diventa parola, ma solo pochi sanno percepire, interpretare, capire il gesto e le sue sfumature.
Il corpo non mente. E la grafia ancor meno. Con i gesti si tradiscono i veri pensieri perché  possiamo controllare le parole ma non la gestualità e la postura, legate all'inconscio e, perciò, difficili da pilotare.

mercoledì 10 ottobre 2018

Allo specchio

Tra tutti i movimenti corporei, la grafia è quella che dà maggiori informazioni sulle emozioni del soggetto

di Paolo Brondi

I gesti del “corpo” possono far pervenire a significati mancanti più che le parole, specie quando lo scambio verbale è reso impossibile o dall’intensità dell’angoscia o in presenza di meccanismi difensivi. Il corpo si prolunga, attraverso l’ampiezza dei suoi movimenti; o, nell’attualità, per opera di strumenti che gli conferiscono un enorme potere (o l‘illusione del potere.) come l’automobile, il computer, i media in genere.

martedì 18 aprile 2017

Un po’ di equilibrio nella scrittura

Qual è il tuo carattere? Basta guardare come scrivi: nella grafia meglio le curve che i tratti angolosi

di Paolo Brondi

Lo stile di vita di ogni individuo risulta da un equilibrio più o meno stabile, tra spinte predominanti e debolezze. La società svolge, spesso, un ruolo alienante accentuandone gli stati d’insoddisfazione. L’individuo reagisce frequentemente isolandosi, con pregiudizio per la sua affettività che sfocia nella depressione o in esplosioni aggressive.