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venerdì 12 giugno 2020

Speranza ancora

Il respiro e la voce sommessa, gli ultimi di ricordi: prima dell’agonia. Il senso di lontananza


di Serena Biagini

Respiro affannato..
Dietro la porta socchiusa..
Sento..
Silenzio oscuro rotto da nenie sommesse..
Ricordo..
La tua pelle bianca e il sorriso..
Che apriva alla vita..

mercoledì 27 dicembre 2017

Sarai felice, il ricordo di quel tempo

L’amore era destinato a crescere e maturare in un altro momento della vita

di Cristina Podestà 
(Commento a Era un tango delle rose, PL, 26/12/17)

Un racconto di piacevole lettura: l'ambientazione marina è suggestiva e attraente in un'estate assolata e vera, di un tempo che fu e che, trasformata dal ricordo e dalla nostalgia, appare più limpida. I due protagonisti, Giorgio e Silvia, giovani ma non ragazzi, hanno già un trascorso affettivo sofferto, un amore sbagliato e deludente, un fallimento.

martedì 26 dicembre 2017

Era un tango delle rose

Il destino impossibile di chi ama: i drammi e le improvvise speranze

Racconto
di Paolo Brondi

Il festival di Villa Melzi era tutto all’aperto. Nel parco, assai esteso e prossimo al mare versiliese, il buio era sciolto in luminosità diffusa e suadente, arieggiata da numerosissime lanterne e da fiaccole antizanzara, dal dolciastro sapore di geranio, e su tutto si espandeva il soffuso chiarore della luna piena. Più in là, il mare rumoreggiava come un’eco mormorante “ricorda, ricorda, ricorda”.

domenica 10 dicembre 2017

Eri già distante

Ascoltarsi di più: per capire, e sapere cosa fare in futuro

di Giovanna Vannini

Basterebbe lasciarsi andare. Staccare un piede poi l'altro o insieme, portare il busto in avanti, serrare gli occhi, non volare ma tonfare, giù nell'abisso che mi sono scelto, negli inferi in cui come suicida mi metteranno. Arrivasse una raffica di vento più vigorosa deciderebbe per me togliendomi da questo imbarazzo, dalla responsabilità che ora rinnego. 

mercoledì 8 novembre 2017

Lontano

A volte ci sente da un’altra parte, lontano da sé

di Lorenzo Mullon

Io non sono io
non esattamente
sono e non sono
a volte mi vedo da un'altra parte
lontano.

lunedì 24 luglio 2017

Il tempo che cade

Tutto all’improvviso: il fuoco acceso, la lontananza del ricordo, il silenzio

di Maria Cristina Capitoni

Nessuno si accorse
che era già tutto finito 
Chiusi l'uscio sul buio
di quel volto impaurito 
Ti dissi fermati che il nostro tempo è andato
Dicesti fermami, poiché non l'ho capito

giovedì 27 aprile 2017

Spazio così vuoto

Si crea un vuoto quando svanisce una presenza importante ma l’eco dei rintocchi lontani continua a risuonare nel silenzio così ampio

di Maria Cristina Capitoni

Sei svanita
così come, in un secondo, prepotentemente entrasti.
Nel silenzio sei partita,
progressivo attutirsi
di un’eco di rintocchi,
frastuono lontano di un corteo
ormai sfilato.