Il destino di un
giovane frate, alle prese con il più terribile dei demoni
di Paolo Brondi
Giulio
Corsi, commissario di polizia in pensione, stava riponendo su una scodellina di
latta tantissime briciole di pane per poi installarla tra i rami del pesco che
giungevano fino all’altezza della finestra del suo studio: sugli stessi, ogni
giorno, si posavano passerotti, pettirossi, merli, cinciallegre, fringuelli, e
il loro cinguettio risuonava come un'invocazione a non abbandonarli al destino
del freddo, o della voracità dei gatti del quartiere, se le briciole fossero
state sparse solo nell’erba del giardino.