Il Pantheon (foto ap) |
L’omaggio all’architettura e alla cultura
(Angelo Perrone) Il Pantheon di Roma è uno dei monumenti più emblematici della città. La sua storia affonda le radici nell'epoca dell'Impero romano, ed è associata alla figura dell'imperatore Adriano, noto per l’impegno nel promuovere l'arte e l'architettura.
Adriano, che regnò tra l'anno 117 e il 138 d.C., fu un grande amante della cultura. Promosse la costruzione di numerosi edifici di grande rilevanza, tra cui appunto il Pantheon. Decise di erigerlo come mausoleo per sé stesso e la sua famiglia. La struttura originale fu costruita su un sito che ospitava due edifici di culto, uno dedicato a Marte e l'altro a Venere. Il Pantheon fu progettato dall'architetto Apollodoro di Damasco e completato intorno al 125 d.C.
L'architettura è considerata una delle realizzazioni più straordinarie dell'antichità, grazie alla sua cupola monumentale e alla sua forma circolare.
La cupola, con un diametro di 43,3 metri, ha richiesto un uso innovativo del calcestruzzo e delle strutture a sostegno. È sorretta infatti da un anello di otto pilastri di marmo. Presenta un oculo, una grande apertura circolare al centro, che permette l'ingresso di luce naturale e crea un suggestivo effetto di luce e ombra all'interno del Pantheon. È rimasta la più grande del mondo per oltre 1.300 anni ed è ancora considerata un'impresa architettonica notevole.
L'interno è caratterizzato da una spaziosa aula circolare con nicchie che ospitavano le statue degli dei dell'antica Roma. Oggi sono qui raccolte le spoglie di Re Vittorio Emanuele II, Re Umberto I e della Regina Margherita di Savoia.
All’interno dell’edificio è ospitata la tomba di Raffaello Sanzio. Sormontata dalla Madonna del Sasso, scolpita dall'allievo di Raffaello, Lorenzetto, presenta un epitaffio di Pietro Bembo che dice «Qui giace Raffaello, dal quale la natura temette mentre era vivo di esser vinta; ma ora che è morto teme di morire».
Il significato del Pantheon è stato oggetto di molte interpretazioni nel corso dei secoli. Per alcuni, rappresenta la grandezza e la potenza dell'Impero romano, con la sua architettura maestosa e la sua ingegneria avanzata. Altri vedono il Pantheon come un simbolo dell'equilibrio tra il mondo terreno e quello celeste, con la sua cupola che si apre al cielo.
Un'esplorazione approfondita della storia e del significato del Pantheon viene offerta anche nelle “Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar, un romanzo in cui l'autrice immagina di essere l'imperatore Adriano e racconta la sua vita e le sue esperienze. Yourcenar descrive Adriano come un uomo di grande intelligenza e cultura, profondamente interessato all'arte e alla filosofia. Attraverso il personaggio di Adriano, l'autrice riflette sul significato della vita, sulla caducità dell'esistenza umana e sulla ricerca di un senso più profondo nella nostra esistenza.
Il Pantheon, nel contesto delle “Memorie di Adriano”, rappresenta un simbolo della grandezza dell'Impero romano e della sua eredità culturale. Yourcenar scrive: “Ecco il valore di un mausoleo: far tacere gli uomini che lo contemplano, non per terrorizzarli, ma per compiacere i loro sensi”. Queste parole sottolineano il potere dell'architettura nel creare un'esperienza emozionale e spirituale per coloro che visitano il Pantheon.
Il mausoleo, inizialmente destinato ad ospitare le spoglie di Adriano e dei suoi successori, divenne col tempo un luogo di culto dedicato agli dei dell'Olimpo. Il significato nella storia della cultura e della romanità risiede nella sua capacità di coniugare armoniosamente la grandiosità architettonica con un senso di equilibrio e simmetria. Il tempio è un tributo alla grandezza dell'Impero Romano e alla visione di Adriano di unire il mondo attraverso l'arte e la cultura.
Oggi, il Pantheon continua ad essere un'icona di Roma e una testimonianza tangibile della grandezza e della maestosità dell'antica Roma. Attraverso i secoli, è stato oggetto di ammirazione e ispirazione per artisti, architetti e visitatori provenienti da tutto il mondo, che vengono affascinati dalla sua bellezza e dal suo significato storico-culturale.
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