domenica 10 luglio 2016

La scala di Giacobbe, simbolo nella storia

di Marina Zinzani

“Una scala poggiava sulla terra, mentre la cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa» (Genesi 28,12). La simbologia della scala di Giacobbe, nata da un sogno riportato nella Genesi, ha affascinato da sempre gli artisti. Ha ispirato Raffaello, Chagall, William Blake, e tanti altri.
L’unione fra la terra e il cielo, fra l’umano e il divino, ha sempre segnato la storia dell’uomo. E l’uomo, quando credeva di essersi liberato da questo legame, ha perduto la rotta. Difficile discernere la propria vita dalla spiritualità. La preghiera è una scala?
Il raccoglimento, sotto varie, molteplici forme anche apparentemente laiche, è una scala?
Quella scala che gli angeli usavano per andare su e giù sulla terra ogni tanto la invochiamo. Che scenda un angelo ad aiutarci. Magari qualche angelo è rimasto, non è ripartito per il cielo, e la scala vista da Giacobbe in sogno c’è ancora, vicino a noi, nascosta da qualche parte.

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