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martedì 26 settembre 2017

Il lupo dietro la porta

Orchi, maghi cattivi e streghe paurose: il popoloso mondo delle fiabe, che ci accompagna anche da adulti

di Gianantonio Tassinari

Il vecchio gobbo deforme, avvolto in un consunto pastrano nero, con il volto semi-nascosto da un lungo cappello a larghe falde e dalla fluente chioma ingrigita che lo incorniciava, procedeva nel buio della notte portando un sacco a tracolla. Solo il fioco chiarore della lucerna gli permetteva di orientarsi mentre si faceva strada impugnando un lungo bastone nodoso.

martedì 20 dicembre 2016

Fiabe nelle notti di luna nascosta

di Paolo Brondi

Sai, Serenella, ci sono momenti
Che si ricorda solo una parte
delle cose delle favole belle
mi ricordo ora che il nonno
narrava in notti di luna nascosta
sotto coltri di nubi colme di neve
Narrava di Anemone, un fiore
di rosso colore
che amava troppo l’amore
e con la faccia al cielo anelava
dal sole il calore oltre il tramonto
oltre il calar della luna
e lungo il quieto dormire
dei suoi dolci fratelli
chiusi nei calici
Anemone ansante a calice aperto
all’alba moriva

lunedì 28 novembre 2016

Rammento i miei vent'anni

di Giovanna Vannini
(Noi, e il dopo: tra ricordi della fanciullezza, malanni del presente, e quel pizzico di nostalgia)

Quando me ne andrò non lascerò un vuoto ma un pieno con diversi vuoti. Quando me ne andrò sentirò la leggerezza dell’assenza del non fatto. Quando me ne andrò sarà presto per dire che avevo finito di fare e tardi per quel tanto da fare che mi restava. Quando me ne andrò sarò il mio intero che va, verso una luce lontana, un camminamento per persona sola, un dove da arrivarci piano, da fermarsi per raggiunta meta. Quando me ne andrò rammenterò stazioni di paesi visti solo in cartolina, binari con vagoni su cui non sono salito, fermate di tram imboscate, biciclette regalate per età in crescita, pattini a rotelle per quella pista della mia fanciullezza.

mercoledì 26 ottobre 2016

Crescendo con le fiabe

di Cristina Podestà
(Le fiabe, nell’immaginario collettivo)

Parlavo qualche tempo fa con gli studenti dell'importanza delle fiabe di un tempo. Esse nascondevano verità assolute, con enormi ed utilissimi significati di carattere antropologico e culturale. Rientrando nell'immaginario collettivo dei popoli antichi che, di generazione in generazione rappresentavano usi e costumi, riti religiosi e pagani, sono sempre state simboli delle organizzazioni sociali e familiari, mezzo fondante di educazione dei bambini, non essendo bugie ma contenendo una educazione morale.

domenica 23 ottobre 2016

I sentieri della fiaba

di Paolo Brondi
(La figura di Maria che ispirò i fratelli Grimm)

Pure l’immaginario fiabesco, come tanti altri valori, non ha più forza e presenza in un sistema culturale razionalista e pragmatico. In altre lontane epoche, la fiaba circolava come prodotto di una tradizione orale, gradita da ogni ceto sociale e in ogni età.

giovedì 21 aprile 2016

Il lombrico curioso di nome Oreste

Sabato 23 Aprile alle ore 16,30 a Maccarese (Fiumicino) presentazione del libro “Oreste. Una storia per conoscere la natura” Pandion Ed. di Riccardo di Giuseppe. Nella Giornata mondiale del Libro, la fiaba del lombrico curioso ambientata nell'Oasi WWF di Macchiagrande.


Oreste è l'unico lombrico al mondo ad avere due grandi occhi. Il suo sogno è quello di diventare un esploratore. Un giorno decide di sfidare i suoi lombricompagni e di avventurarsi, da solo, nel bosco misterioso dell'Oasi WWF di Macchiagrande (Fregene, Roma). Inizia così la sua originalissima avventura. In questo viaggio avventuroso e ricco di sorprese Oreste non è solo, i suoi compagni e amici sono il Bacco il biacco, Becco il gheppio e poi l'istrice, il porcospino, la testuggine, la cinciarella, il pettirosso e tante altre creature vegetali come la quercia e il corbezzolo. Ci sono poi gli animali che impartiscono lezioni di vita al curioso e intraprendente lombrico.
 Oreste si prepara a diventare il nuovo idolo buono dei più piccoli e di chi, come loro, sa guardare la natura con rispetto e curiosità.