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mercoledì 27 maggio 2020

Lo spettacolo delle lucciole

Nonostante il Covid-19, torna la lusiroeulaal Parco delle Cave, a Milano, per osservare le lucciole di notte


di Marina Zinzani

Lucciole di notte
la natura e le sue magie
il richiamo ai misteri
lo stupore
piccola meraviglia.

giovedì 4 aprile 2019

Come lucciole

Con la poesia del tramonto, i primi amori

di Paolo Brondi

I giovani di allora, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ballavano all’aperto, alle spalle della collina dove c’era una pista da ballo, al canto e alle musiche di Carnevale di Venezia, Ciribiribin, Gelosia, Tango delle rose, Sul bel Danubio blu, Onde del Danubio, La Cumparsita, Violino tzigano, La Vedova allegra.

lunedì 11 febbraio 2019

La luce ai piedi del faro

Una lettera che riporta al tempo passato e suscita nostalgia, mentre la vita è così cambiata

di Paolo Brondi


Gianna continuava a leggere e rileggere la lettera che le era stata recapitata. Era Roberto che scriveva: "Il tempo se ne va e l'immagine tua è sempre qui, nel mio segreto mondo di rappresentazioni e di sentimenti e nel pensiero di dove sei, di cosa stai facendo, pensando, amando.

mercoledì 14 febbraio 2018

Un sottile mormorio

Canti di giovani attraversavano la campagna

Poesia
di Paolo Brondi

Fu gioia in un tempo remoto
Scartocciare sull’aia il grano vestito
Fino al tepore del crepuscolo
e udire in luna crescente
canti lascivi di giovani agresti

martedì 10 ottobre 2017

Indugiare

Il tempo e lo spazio: la distanza dal bruciore della vita

di Paolo Brondi

Tante cose fan dolore
Tante altre s’appressano
Ma da remoti lidi
Sono solo un miraggio
Il tempo s’allunga

venerdì 1 settembre 2017

Un po’ di stupore

Percorrere sentieri nascosti, tra ricordi e pensieri: in fondo, forse, la luce

di Giananatonio Tassinari

Camminare lungo sentieri oscuri
irti e contorti dell’anima.
Guardare, scrutare, cercare
cosa non so, ma so che c’è.
Vagare qua e là nella coscienza,
provare ad afferrare un ricordo,
un ricordo che sfugge,
pallida idea che sfuma.

lunedì 24 luglio 2017

Timide lucciole

Il ricordo della vita agreste di un tempo

di Paolo Brondi

Fu gioia in tempo remoto
scartocciare sull’aia il grano vestito
fino al tepore del sole calante
e udire in luna crescente
canti lascivi di giovani agresti

venerdì 3 giugno 2016

Alla ricerca delle lucciole

di Paolo Brondi

Non lontano era il podere dello zio, fratello di mio padre, e da lui ero frequentemente ospitato, durante l’estate, a coronamento della promozione da una classe all’altra. Nell’aria quiete e serena della campagna era tutta una festa di voli, di luci, di strilli. Costretto per lunghi mesi a star chiuso in un’aula, non resistevo più alla voglia di correre folleggiando libero per i campi, di fare scorpacciate di frutti e poi quando mi sentivo stanco, di distendermi lungo gli argini di un fiumicello dove l’erba discendeva verde, disseminata di fiori, fino al pelo dell’acqua.