di Gianantonio
Tassinari
Era come attraversare
uno specchio
e cadere giù,
sempre più giù,
tra le nuvole bianche
sprofondare pesante
nell’aria
e poi nell’acqua
di un mare blu.
E toccare il fondo,
sempre più in fondo,
per poi risalire
e svegliarsi disteso
su un prato
in un mondo di luce.
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