di Marina Zinzani
(Pensando alla strage
di Monaco, 23 luglio 2016)
Chissà
se la strage di Monaco si sarebbe potuta evitare, se il giovane folle non fosse stato vittima
di bullismo. Chissà se la sua vita sarebbe stata diversa, se fosse stato bene accolto a scuola, accettato dai compagni, o
semplicemente lasciato in pace. Chissà se quella depressione diventata follia
si sarebbe potuta evitare.
Il bullismo cambia le persone, le trasforma in altro: in vittime silenziose, e, dato il fatto di Monaco, anche in carnefici.
Il bullismo cambia le persone, le trasforma in altro: in vittime silenziose, e, dato il fatto di Monaco, anche in carnefici.
Certo
può esserci altro, e perché uno decida di fare una strage ad un Mc Donald
rimarrà sempre un mistero. Se non ci fosse stato il bullismo, forse, tante
famiglie vivrebbero giorni uguali a tanti altri oggi: pranzo al ristorante, trovarsi
con gli amici, una partita di calcio, uscire, divertirsi. Non è così ora. E
chissà se qualcuno, di quei bulli, ha pensato che ha contribuito, forse, a
deviare una mente già precaria e malata. Con un’infinita, colpevole, stupidità.
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